LA RACCHETTA D'ORO

Sei tornei sui campi del Cral «La Stampa» TENNIS LA RACCHETTA D'ORO Sei tornei sui campi del Cral «La Stampa» SONO iniziati in questi giorni sui campi del Crai La Stampa di piazza Muzio Scevola 2 a Torino gli incontri dei sei tornei previsti nel programma della 31a edizione della «Racchetta d'oro». La maratona tennistica, coordinata dal giudice arbitro Carlotta Muratore e dalla sua assistente Giovanna Dolza, si concluderà di lunedì, come tradizione del torneo, il 1° luglio. I tornei di singolare sono quattro, tre maschili (per classificati di terza categoria, per i non classificati e per i veterani) ed uno femminile per giocataci di categoria C e non classificate; sono due i tornei di doppio, quello maschile libero e quello misto. Quest'ultima competizione è la principale novità dell'edizione 1991 : un torneo nuovamente inserito nel ricco carnet di gara dopo ben venticinque anni di assenza, a grande richiesta dei partecipanti, tra i quali non sono pochi quelli che hanno preso parte alle prime edizioni della simpatica rassegna tennistica. La «Racchetta d'oro», che quest'anno si avvale della Fiat Sava come sponsor principale e di un'altra serie di aziende che danno il loro contributo e forniscono i ricchi premi finali, è nata nel 1961, anno in cui a Torino si disputarono i campionati internazionali d'Italia, con Nicola Pietrangeli e l'australiano Rod Laver grandi protagonisti. In quel momento di grande interesse per il tennis nacque l'iniziativa che ora ha superato i trent'anni. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, alcuni circoli torinesi sono cresciuti prepotentemente, tesserando alcuni tra i «big» ed organizzali- do tornei di notevole importanza. Valga l'esempio del Le Pleiadi, che oggi annovera tra i suoi giocatori il fior fiore del tennis azzurro (Camporese, Caratti, Furlan) e che da un paio di anni é entrato a far parte dei circuiti internazionali. Non molto da meno sono il Monviso, il Circolo della stampa/Sporting e l'Olivetti di Ivrea, sedi di appuntamenti di livello interna- zionale. Ma la «Racchetta d'oro» ha conservato intatto tutto il suo fascino. E' a questo torneo che molti giocatori di medio e buon livello, ma anche giovani emergenti e veterani in grande forma, guardano come al classico appuntamento da non fallire. L'anno scorso il successo nel torneo di terza categoria, quello più importante, senza nulla togliere agli altri protagonisti, ha portato fortuna a Graziano Silingardi, che poche settimane dopo aver sconfitto Paolo Sarroglia sul campo centrale di piazza Muzio Scevola, si è fregiato del titolo nazionale di terza categoria. La «Racchetta d'oro» regala anche grandi sorprese: sempre l'anno scorso, tanto per restare alle edizioni più recenti, nel singolare femminile si è imposta Maria Rosa Bruno, una giocatrice che da quattro anni era scomparsa dalla scena dei tornei individuah limitandosi a qualche sporadica apparizione nelle gare a squadre. Non è affatto una sorpresa invece Giuly Gitti, la simpatica signora che è una delle veterane del torneo. Sportivissima, la signora si vanta di mettere ogni anno in difficoltà avversarie che potrebbero essere sue nipoti, vantando una eccellente tenuta fisica oltre ad una tattica quasi sfrontata di gioco a rete. Sempre sulle rive del Po, ma nel circolo comunale di corso Moncalieri 18, si è frattanto concluso un altro torneo, di eco indubbiamente minore, ma non certo inferiore in quanto all'importanza delle finalità, il trofeo organizzato dall'associazione Toni Politi, in memoria di un ragazzo ucciso due anni fa da un tumore. Alla manifestazione hanno partecipato 96 giocatori N.C. che hanno versato l'intera quota di iscrizione ed altre offerte all'Associazione italiana per la ricerca sul cancro. Il torneo tennistico è una delle tante iniziative promosse dal gruppo per raccogliere fondi destinati al comitato PiemonteValle d'Aosta dell'associazione. Renato Botto Graziano Silingardi. vincitore Racchetta d'oro 1990 e campione d'Italia della categoria C

Luoghi citati: Aosta, Italia, Ivrea, Torino