RACCOLTE

RACCOLTE RACCOLTE Espressioni di identità SCEGLIERE tre musei a rappresentarne sessanta comporta rinunce e anche qualche inevitabile parzialità. Ma in qualche modo questi tre musei - nati tutti e tre negli Anni Settanta in terre di minoranze religiose, etniche, linguistiche sono in realtà rappresentativi se non altro di quel tipo di museo che potremmo definire d'identità: un museo chiamato a rappresentare, più che la storia e la società di un tempo, l'immagine e la memoria che la comunità ne conserva. E allora si capisce bene perché i valdesi scelgano una scatoletta quartierale in disuso, i walser una tipica casa in legno e gli occitani gli oggetti della «civiltà alpina». Sono assenti da questa scelta i musei e le collezioni - naturalistiche, ma anche «esotiche» - del secolo scorso e dei primi del Novecento, situati nei centri di bassa valle o di pianura - e da segnalare sarebbero allora i musei di Cuneo, di Susa ed Ivrea o il Museo Nazionale della Montagna di Torino. E mancano anche alcuni musei - deliziosi nella loro particolarità - come quelli di Rimella, Fobello e soprattutto di Civiasco in Valsesia. Ma i tre proposti restano comunque dei modelli di diversi approcci alla rappresentazione dell'identità comunitaria. Per valutarla appieno basta del resto inserire la visita in un percorso extramuseale che ne costituisce un necessario com¬ plemento. [d.j.l

Luoghi citati: Civiasco, Cuneo, Fobello, Ivrea, Rimella, Susa, Torino