BULGAKOV MIO di Sergio Trombetta

BULGAKOV MIO BULGAKOV MIO A 100 anni dalla nascita, escono i diari della vedova E. MOSCA il 19 ottobre del / 1956. Squilla il ■ telefono a casa di Elena Sergheevna Bulgakova, la vedova dello scrittore che in quegli anni è ancora conosciuto solamente come l'autore di «I giorni dei Turbin» (adattamento per il palcoscenico di «La Guardia Bianca») e altri lavori teatrali. Al telefono c'è il poeta Aleksandr Tvardovskij, cui la donna ha affidato il manoscritto di «Il Maestro e Margherita» perché lo pubblichi. Dopo pochi minuti Tvardovskij è a casa di Elena Sergheevna. Ha letto il manoscritto e dice di essere rimasto sconvolto dalla lettura, di avere finalmente capito la grandezza di Bulgakov: «Nessuno fra i suoi contemporanei può essere paragonato a lui. Ma devo dirle apertamente, Elena Sergheevna, che per ora non si può pensare a pubblicarlo. Spero che potremo tornare su questo argomento quando ce ne sarà la reale possibilità». Sarebbero dovuti passare ancora dieci anni prima che il capolavoro di Michail Afanasevic Bulgakov, di cui il 15 maggio ricorrono i cento anni dalla nascita, potesse finalmente vedere la luce sulla rivista «Moskva» proprio grazie alla forza d'animo e alla cocciutaggine della moglie. Una donna che visse con Bulgakov gli ultimi dieci anni; durante quegli anni tenne un diario: dal 1933 sino alla morte del marito nel 1940. E' una cronaca della vita dello scrittore (citato come Misha o M. A.), ma è anche la testimonianza appassionante della vita di buona parte dell'intelligencija moscovita negli Anni 30. Emerge, involontariamente, la figura di una donna dall'intelligenza straordinaria che fa ogni possibile sacrificio per tenere l'uomo lontano dai problemi di tutti i giorni, perché possa dedicarsi alla sua missione: la scrittura. Ampiamente conosciuto e utilizzato dagli studiosi, questo diario è stato pubblicato per la prima volta in Urss dalla casa editrice «Knizhnaja Palata» alla fine del '90. Oltre al testo del diario il volume contiene ricordi, memorie, lettere successive alla morte del marito. Per esempio la reazione di Tvardovskij, citata sopra, alla lettura del romanzo. Per gentile concessione dell'editore Knizhnaja Palata, pubblichiamo qui alcuni estratti dei diari di Elena Bulgakova: dalle prime righe scritte nel settembre '33, per rispettare la volontà del marito, fino al quel fatidico 10 marzo 1940, il giorno della morte di Misha. Sergio Trombetta

Luoghi citati: Mosca, Urss