MONCALIERI

La compagnia del Sabato al Matteotti con «La nonna» MONCAUERI La compagnia del Sabato al Matteotti con «La nonna» Etf tempo ormai di chiusu" ra per le stagioni di prosa e anche U Teatro Matteotti di Moncalieri propone, a partire da giovedì 2 maggio, il suo ultimo spettacolo in cartellone: «La nonna». A presentarlo è la compagnia di casa, quella che circa 12 anni fa nacque con il nome di Teatro Stabile di Moncalieri e che oggi è invece conosciuta come «Teatro del Sabato». «Può sembrare un nome curioso - dicono i componenti della Compagnia - ma il nostro gruppo è nato come amatoriale, composto da non professionisti, e lo è tuttora. Così, quando fondammo la compagnia, l'unico giorno in cui si era tutti liberi e ci si poteva trovare per provare e fare gli spettacoli era proprio il sabato. Per questo poco dopo prendemmo questo nome». Negli anni la Compagnia (che è anche associazione culturale) si è a poco a poco trasformata, ampliata, sino a giungere agli attuali 40 soci, contati tra gli attori, i tecnici e i simpatizzanti. «Anche il pubblico è mutato aggiunge il gruppo non senza una certa comprensibile soddisfazione -: agli affezionati residenti in Moncalieri, negli ultimi anni si è unito un buon numero di spettatori provenienti da Torino e dai paesi vicini, tanto da permetterci di registrare ben 1500 presenze al nostro penultimo spettacolo». Quattro ?"ini fa, inoltre, è stata anche aperta una scuola di recitazione e danza, «Teatranza», che serve da vivaio per futuri componenti del «Teatro del sabato». Del nucleo storico sono rimasti sostanzialmente in due: Fabrizio Scarpa, presidente dell'associazione, e Luigi Giusto, il protagonista della commedia che andrà in scena in questi giorni. Scritta dal drammaturgo argentino Roberto Cossa, «La nonna» ebbe una prima edizione italiana tre anni fa, curata dalla «Cooperativa Attori & Tecnici» di Attilio Corsini. Incentrata sulla figura di una vecchia centenaria dalla fame implacabile che manda in rovina la sua famiglia sopravvivendo a tutti i componenti di essa, è in realtà un'inquietante e grottesta metafora sulla forza devastante della dittatura. [m.b.]

Persone citate: Attilio Corsini, Fabrizio Scarpa, Luigi Giusto, Matteotti, Roberto Cossa

Luoghi citati: Moncalieri, Torino