Presto altre 10 «case protette»

Presto altre 10 «case protette» Presto altre 10 «case protette» // pds: ci vuole più assistenza domiciliare Oltre i blitz dei carabinieri e la polemica politica la città deve risolvere il problema delle residenze per gli anziani. Che cosa ha fatto e farà il Comune? L'assessore all'Assistenza Beppe Bracco spiega le iniziative dell'amministrazione: «Due anni fa abbiamo aperto una nuova ala dell'Irv in via San Marino. Attualmente sono in fase di studio i progetti per la ristrutturazione del vecchio Carlo Alberto e di Casa Serena». Poi c'è il discorso delle «case protette». «Entro due-tre mesi - dice l'assesssore - sarà aperta la casa ex Tonolli in via Valgioie, mancano solo i mobili. Potrà ospitare 44 anziani. In costruzione sarà consegnata entro l'anno chiavi in mano - c'è la residenza di via Braccini per 80 posti per anziani non autosufficienti e 10 per autosufficienti. Entrambe le strutture hanno gli spazi per la permanenza diurna. Poi ci sono i progetti per al¬ tre 8 case. Abbiamo già individuato i terreni ed è pronto un progetto modulare valido per tutte. Sono strutture capaci di ospitare mediamente 80 persone. Aspettiamo solo i finanziamenti statali. Ho chiesto di iniziare a finanziare una parte delle opere con fondi comunali». Ma anche sotto questo aspetto il pds è deciso a dare battaglia. Dice il capogruppo Domenico Carpanini: «Abbiamo presentato una delibera che prevedeva che le rette degli istituti di ricovero per anziani malati cronici fossero a carico del Servizio sanitario nazionale ma la maggioranza l'ha bocciata. Occorre puntare sull'assistenza domiciliare aumentando gli organici. L'anno scorso il Consiglio approvò un ordine del giorno che impegnava la giunta a proporre entro 6 mesi un progetto anziani. Come mai non lo ha ancora fatto?». [m. tr.] Domenico Carpanini