San Filippo San Carlo Break protagonista il pianoforte di 1. O.

San Filippo, San Carlo, Break protagonista il pianoforte STAGIONI San Filippo, San Carlo, Break protagonista il pianoforte OUANTO pianoforte in questi giorni! In ordine cronologico. Venerdì 8, per i concerti di San Filippo, alle 21 in via Maria Vittoria 5 suona Giacomo Pellegrino, diplomato a Cosenza e allievo nei corsi di perfezionamento di Lonquich e Perticaroli. Dopo la «Ciaccona» di Bach trascritta da Busoni, esegue le «Quattro ballate op. 10» di Brahms e la «Fantasia in do op. 17» di Schumann. Martedì 12 i pianisti diventano due e donne. Si tratta di Liliana Flora e Cristina Orvieto che, dopo studi separati (con diploma rispettivamente a Genova e a Milano), hanno messo in comune le forze. Il duo a quattro mani ha già tenuto una considerevole serie di concerti e propone abitualmente un repertorio «minore», ma soltanto in apparenza: vale la pena di ascoltarlo, perché è incredibile la quantità di buona musica che il pubblico ignora per mera pigrizia. Liliana Flora e Cristina Orvieto si esibiranno alle 21,15 al Caffè San Carlo. Hanno in programma brani originali e trascrizioni: «Conte bleu et or» di Champion, «Souvenirs: Ballet Suite op. 28» di Samuel Barber, «Marche un peu tragique» di Hengeveld e il divertentissimo «Le boeuf sur le toit» di Darius Milhaud, sottotitolato «Cinema - Symphonie sur des airs su- daméricains» e più noto nella sapida versione orchestrale. Pianoforte anche nel prossimo appuntamento di «Break Concerto», il cartellone che intrattiene gli appassionati di musica nell'ora dell'intervallo tra il pranzo (veloce) e la ripresa del lavoro o dello studio. Mercoledì 12 alle 13,30, con ingresso libero, sarà di scena al Teatro Carignano il pianista azerbagiano Vadùn Sakharov. Nonostante la sua bravura e l'appoggio di musicisti illustri come Neuhaus, Richter, Kremer, Gilels e Rodzesvenskij, per quindici anni gli è stato impedito di esibirsi all'estero e persino nelle maggiori città sovietiche. Dal 1989 si è trasferito a Parigi e ora sta ottenendo ovunque meritati successi. Comincerà il suo concerto con la «Sonata in la maggiore K. 331» di Mozart, nota soprattutto per la celeberrima conclusione «alla turca» che imita caricaturalmente le bande dei giannizzeri. Complessivamente più meditativa è la pagina successiva, sempre di Mozart, la «Fantasia in re minore K. 397». Seguirà un altro brano conosciutissimo e trascinante, «Andante spianato e Grande polacca brillante in mi bemolle maggiore» di Chopin. Sakharov chiuderà con un omaggio ad Alexandr Skriabin, eseguendo la «Sonata n. 4 in fa diesis maggiore». [1. o.]

Luoghi citati: Cosenza, Genova, Grande, Marche, Milano, Parigi