Tutti i colori dell'Alba nel nuovo varietà

Tutti i colori dell'Alba nel nuovo varietà INTERVISTA/La Parietti racconta il suo fresco successo e spara a zero sul Festival della canzone Tutti i colori dell'Alba nel nuovo varietà «Sanremo? Come guardare all'interno di un frigorifero» «Sanremo? Come guardare l'interno d'un frigorifero». E' Alba Parietti, la donna tutta intera di Telemontecarlo che giudica il festival. Sicura, precisa, tagliente. Per il suo modo d'essere in tv invidiosi colleghi mezzibusti hanno ironizzato: «Sotto quel suo reggiseno batte di sicuro un cuore d'atleta», per dire, che il muscolo cardiaco di Alba Parietti forse è anomalo, come ingrossato a furia di pompare per aumentare il successo in un programma interamente dedicato allo sport, e in una rete poi, che prima dell'Alba, era sì apprezzata, ma non così tanto. Per spiegare i motivi del successo della Parietti si soìio scomodati in molti: esperai di comunicazione di massa, avanguardisti del palinsesto, critici della tv, psicologi dell'audience. ' Più semplicemente i sani ami_ci del bar dello sport dicono che una donna così mancava alla televisione: bella e intera, di coscia lunga, che dice le cose come le sente e non è finta. Noi aggiungeremmo che conta anche la sua voce: toni perentori e suadenti insieme, che appartengono soltanto alle donne che sanno far felici gli uomini. Per carità, nessun bieco maschilismo, ma in un panorama televi1 sivo generale, caramellato, patinato, battagliero (Raiuno, Raidue, Raitre), proprio non se ne vedono di figure femminili che sanno bucare il video anche con la voce per raggiungere le sopite emozioni dei telespettatori. Adesso tutti la cercano e la vogliono: meetings e conventions (come si usa dire adesso), per sentire che cosa ha da rivelare sui più disparati argomenti. Fa notizia insomma la Parietti. E lei ci sta. Mica è ingenua. «E pensare che sono la stessa Alba di qualche anno fa. Non sono cambiata. Faccio le stesse cose che sapevo fare prima». E come spiega il successo? «Che ne so. E' una formula chimica, un'alchimia misteriosa...». E se finisce? «Macché. Non può finire da un momento all'altro. Diciamo che non è facile da gestire il successo, ma ci riesco. Qualche anno fa mi avrebbe destabilizato. Non ero psicologicamente preparata. Adesso faccio notizia perfino con Sanremo...». Ecco, Sanremo. Ma che cosa è successo davvero? «Una specie di farsa. I giornali hanno buttato là: Alba presenta Sanremo. L'idea mi sarebbe piaciuta e ho lasciato dire. Dio ci scampi. Aragozzini per smontarla ha usato un metodo, un metodo... mi lasci trovare un termine che vada bene, diciamo un metodo poco signorile?». Che cosa ha detto? «Per togliersi dall'imbarazzo mi ha offesa». In modo grave? «Dire che uno non ha classe per presentare Sanremo è un'offesa. Se in più si pensa che il festival non ha sempre avuto delle Capucine in scena, no? E' stata un'affermazione volgare...». Che cosa è la volgarità? «Volgarità è anche la moralità. Quando non si sa capire dove finisce la tua libertà e comincia quella degli altri. Volgarità è qualcosa di sottile e profondo insieme...». E l'intelligenza che cos'è? «E' un dono». Che lei possiede? «Spero di sì. So d'avere un grande intuito, anzi, ho un intuito spaventoso. Forse può sembrare non vero, ma ho una profonda conoscenza dell'essere umano. Da quando sono riuscita a conoscermi, conosco meglio anche gli altri e il mio intuito ci ha guadagnato». Alba avvolge con sguardi e parole come davanti là telecamera. Una specie d'arma umana. Poche esitazioni. Nessun intoppo. E le sue imperfezioni? «Sono imperfetta fisicamente. Le mie non sono belle gambe, l'ho detto, si vedono. Sono gambe così. L'essere perfetto dice poco». Lei sa che come essere imperfetto invece va proprio bene? «Piaccio per quanto ammetto di esserlo. Sono più intuitiva che intelligente. Più spiritosa che ironica. Guardi, sono una specie di camionista...». Dice parolacce? «Parolacce? Non mi pongo il problema. Il vero problema è quello di dare. So mettere a proprio agio gli altri. Riporto quello che sono. Unisco alla professionalità la capacità d'essere quello che sono. Non temo di mostrarmi nuda. Io, le gambe non le copro». Vero. E' più importante essere che apparire... «Puoi anche apparire, se sei...». E' un'esibizionista? «Un'irriducibile esibizionista. L'altra sera mi sono messa a raccontare barzellette. Tre ore continue di barzellette, ma quelle da caserma...». Ce ne racconti una... «Non è il caso. Sono di quelle laide...». Guardi che abbiamo fatto il militare, apprezziamo... «Non me la faccia raccontare per favore. Poi restano scritte, non si può». Che cosa la fa ridere? «Non so. Tante cose. L'intelligenza folgorante mi fa ridere». Il festival di Sanremo ha fatto ridere? «Avrei voluto andare giù per l'ultima serata. Ma lavoro troppo. Però ho letto tutto e su tutti i protagonisti». E l'ha guardato in tv? «Sì. E' come l'interno d'un frigorifero...». Ci parli di qualcuno... «Lasci stare...». Renato Zero? «Sembra la Berte». Chi le dà fastidio in tv? «Sono purtroppo tanti». Faccia dei nomi... «Non è carino. Ma m'infastidisce chi fa la tv finta. La tv è un'elettrodomestico un po' volgarotto. Ma vai in casa degli altri. Sei un ospite, un amico, non un protagonista. I finti amici la tv li rivela». E'vero che è stata corteggiata dalla Rai e da Berlusconi? «Sì. E mi offrivano anche cifre più alte...». Ma lei ha scelto Telemontecarlo. «Sì. Ho firmato l'esclusiva di "Galagoal" per altri tre anni». Tanti soldi? «Una somma soddisfacente». Quale? «Non quella che hanno scritto i giornali, che va bene per Biagi ma troppo per mé. Comunque, me l'avessero detto un anno fa non ci avrei creduto». Solo «Galagoal»? «No. Anche un varietà da decidere entro maggio. Sono contenta. Penso che se Telemontecarlo cresce, ebbene, un po' è anche merito mio». Lei è nata alla tv privata Gip di Torino. Che cosa ricorda? «Una scenografia in testa durante una diretta. Erano bei tempi di grande entusiasmo e d'improvvisazione. .. ». Che adesso mancano? «No. L'entusiasmo è quello di prima». Baudo, che se ne intende, ha detto che il successo lo si deve inseguire con tigna. E' vero? «E' così. Il successo difficilmente insegue te. Quando lo raggiungi però stai bene». Una terapia? «Un parto riuscito». Ha dell'invidia adesso intorno a sé? «E' naturale. Però anche molta generosità». Tante calunnie? «Quelle non si contano». E' vero che ha avuto parecchi amanti? «Più che amanti parecchie storie, ma non con potenti». Qualcuno afferma che qualche potente c'è stato... «Assolutamente no. Scommettiamo il miliardo che non ho avuto. Chi me lo trova, pago. Non sono una che si nasconde. Ho fatto tutto con piacere». Perché si vuole bene... «Molto. Vivo con passionalità e sono appassionata». Il sesso conta? «Eccome!». Facciamo un discorsino alla Marzullo: se non fosse la Parietti chi vorrebbe essere? «Marzullo». Nevio Boni Alba Parietti. «Sono più intuitiva che intelligente, più spiritosa che ironica. Sono una specie di camionista»

Luoghi citati: Sanremo, Torino