Dizionario del festival

Dizionario del festival Dizionario del festival Tutto ciò che ha fatto spettacolo Dizionario postumo del festival di Sanremo. A, come alberi: la Scavolini, munifico sponsor, ha messo a disposizione di Italia Nostra 123 mila piantine. B, come baci. Tanti, troppi, esagerati, giudaici. Labbra protese e abbracci dappertutto, non si sfugge. Neanche alle coltellate, con baci. C, come coreane. Il festival è stato seguito anche da due graziose giornaliste della Corea del Sud per la KBS Radio (Korean Broadcasting System). Sarà più semplice tradurre Mazza o Zero? D, come dischi. Se ne venderanno? L'Afi se l'augura a nome delle industrie: intanto il gruppo «Innovazione», sconosciuto ai più, ha annunciato che venderà in farmacia i suoi dischi che inneggiano alla natura. Perché sono un toccasana per l'umanità tutta. Dicono. E, come ecologia. Tema obbligato. Con la Scavolini per gli alberi e Sabrina Salerno che devolverà gli incassi del 45 giri con Jo Squillo a un'ente di protezione degli animali. Ma non certo da pelliccia: lei ne sfoggia di continuo, lunghe e tante. F, come Facio Giannina. Splendida apparizione fra giornalisti telematici, in body nero e sorrisi e baci. G, come giochi. Quelli di Leo Sayer che alle prove, nella lunga pausa della regia, ha mimato una partita di tennis con il percussionista della grande orchestra. H, come hotels. Diventati tanti conventi per la clausura dei cantanti. I, come inviti. Ma quanti erano? L, come libri. Tanti sul festival (come il book di Gremese) ma l'editore Del Vecchio ne ha annunciato uno su Sabrina Salerno. M, come mani. Baciate, anch'esse, alle signore. Soprattutto dal galante Adriano Aragozzini nell'incontrare le giornaliste e cantanti e discografiche. N, come nasi. Rifatti: è il segno immediato dei tanti lifting d'obbligo che si sono visti all'Ariston. Ovunque. O, come orchestra. Grandiosa. P, co¬ me pagelle. La stampa ne ha distribuite a tutti, come per gli incontri di calcio. Q, come quante cose vedremo in tivù. Aldilà dei programmi della Rai molto ancora si vedrà sul festival. R, come radio. Tante anch'esse. Molte messe in vetrina nella centrale piazza Colombo trasformata così in una grande sagra campagnola per il Patrono. S, come scultore. Ai vincitori sono andate preziose sculture del veneziano Walter Pugni. T, come tecnici. Molti. Bravi. Soprattutto della Rai e del centro di produzione di Torino. U, come ufficio stampa. Triplo: della Rai, dell'organizzazione OAI, del Comune. Un nome per tutti: Dalia Gaberscik, figlia di Giorgio Gaber e Ombretta Colli. Simpatica e puntuale. V, come vetrine. Tutte gialle e blu in omaggio a «Sorrisi e Canzoni Tv». Z, come Zanotti Fio. Uno dei direttori d'orchestra. al. ge.

Luoghi citati: Corea Del Sud, Italia, Sanremo, Torino