Troppi tesori d'arte dimenticati di Luisella Re

Troppi tesori d'arte dimenticati Mercoledì al Romano il Fondo Ambiente Italiano festeggia 5 anni di lavoro Troppi tesori d'arte dimenticati 7/ Fai rilancia con un nutritissimo programma Mercoledì 6 marzo al cinema Bomano, su invito del presidente regionale Lorenzo Vallarino Gancia, la sezione piemontese del Fai (Fondo Ambiente Italiano) festeggerà il primo lustro di attività con il film «Volere volare», presente il regista-interprete Maurizio Nichetti. La serata sarà riservata ai soci del Fai, inaugurato in Italia nel '75 sulla prestigiosa scia del National Trust allo scopo di «sottrarre all'abbandono o alla speculazione» ville, castelli, coste e boschi millenari, tenute di campagna e monasteri. «Preservati» per le generazioni che verranno in base ad una prassi statutaria che implica la loro acquisizione «per donazione, eredità, acquisto o comodato», seguita da eventuali restauri sponsorizzati e dalla definitiva destinazione ad uso pubblico. Ai precedenti proprietari, sollevati da spese fiscali e manutentive, la possibilità di conservare parte della dimora donata. Oltre 2800 gli attuali soci del Piemonte tra cui 2000 torinesi, mentre su scala nazionale il Fondo per l'Ambiente raccoglie 12 mila aderenti grazie ad un'impennata di iscrizioni che nell'88 è globalmente raddoppiata e nell'89 è ulteriormente aumentata del 39 per cento. In un crescendo che in Piemonte si preannuncia davvero in stretta sintonia con il prossimo «Volere volare» di Nichetti: storia d'amore dove la realtà diventa fantasia animata proprio come, sotto l'egida del Fai, si pone finalmente a portata di tutti il miraggio di beni culturali e ambientali per secoli rigorosamente privati. Una generosità poco italiana, un pragmatismo di respiro europeo. E un curioso contrasto, nei bollettini del Fondo, tra gli incanti di un mondo da fiaba e tanti aridi bilanci fitti di cifre. Perché la civiltà di «mantenere tutti i beni del Fai come se i proprietari li avessero lasciati poche ore prima», come spiega Emanuela Vallarino Gancia, costa moltissimo. Mentre è assai difficile «gestire in equilibrio tra conservazione e fruizione pubblica» proprietà cariche di storia e d'arte che, «non più ibernate, punta¬ no ad una totale autosufficienza puntellata da meeting, visite, hook-shop ed altre iniziative di richiamo». E' così che il Comitato regionale del Fai (cui fan capo con Emanuela Vallarino Gancia, Marella Agnelli e Umberto Allemandi, Romilda Bollati e Gianluigi Gabetti, Clara Palmas e Paolo Pejrone, Marida Recchi e Mario F, Roggero) punta su un sempre più ampio numero di adesioni, giovani in prima linea. Di qui il suo invito a prender contatto con la propria sede che a metà di marzo lascerà via Cesare Battisti 5 e sarà ospitata dalla Toro Assicurazioni di via Arcivescovado 16, mantenendo comunque l'attuale numero telefonico 53.09.79. Quota-base di iscrizione: 40 mila lire ridotte a 20 mila per i giovani fino a 25 anni ed a 60 mila per ogni copia di coniugi. Ai soci, oltre al piacere di «sentirsi di casa» in posti tra i più preziosi ed esclusivi del Paese, la possibilità di partecipare ad una fitta serie di iniziative tra cui una prossima serie di visite guidate in Torino, escursioni in Piemonte, viaggi a lungo raggio. Riservata ai giovani una visita alla Sacra di San Michele e Sant'Antonio di Ranverso (il 6 aprile) e all'Abbazia di San Fruttuoso (il 25 maggio), restaurata grazie all'Istituto San Paolo. Una delle due sedi Fai già completamente autosufficiente, quest'ultima, insieme alla villa di Balbianello sul lago di Como, acquisita ultimamente con la villa Bozzolo di Casalzuigno e lo splendido castello piemontese di Masino, acquistato e in corso di restauro su sponsorizzazione di Crt, Fiat, Calzificio Torinese, Boselli Sistemi e molti privati. Con il risultato che anch'esso è già aperto al pubblico e costituisce oggi, con il castello di Manta, uno dei massimi gioielli del Fai piemontese. Riassume Emanuela Gancia: «Con le sue 22 proprietà, dopo Stato e Chiesa, il Fai risulta il massimo proprietario italiano di beni vincolati. E'un traguardo appassionante, una enorme scommessa». Luisella Re

Luoghi citati: Casalzuigno, Como, Italia, Manta, Piemonte, San Michele, Sant'antonio, Torino