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ONU ONU Spiazzato il Consiglio di Sicurezza NEW YORK. L'inizio dell'offensiva terrestre contro l'Iraq ha definitivamente spiazzato le Nazioni Unite, il cui Consiglio di Sicurezza si è trovato senza più nulla da fare e ha aggiornato a tempo indeterminato i suoi lavori. «Ci sono mille altri modi per trascorrere meglio un fine settimana», ha commentato acidamente un delegato lasciando il Palazzo di Vetro di New York. Sabato, su richiesta dell'Urss, i 15 Paesi membri del massimo organo deliberante dell'Onu avevano messo in programma un'ulteriore riunione notturna che avrebbe dovuto cominciare alle 22,00 locali (le 4 del mattino in Italia) per un tentativo in extremis di evitare la guerra terrestre. Prima che la seduta avesse inizio, sono però giunte da Washington le notizie sull'apertura del fronte terrestre e tutto quello che i delegati hanno potuto fare è stato prenderne atto prima di sciogliere la riunione (durata in totale una ventina di minuti). I rappresentanti degli Usa e dei loro alleati sono stati concordi nel dire che l'Onu non ha per il momento alcuna funzione da svolgere. Il sovietico Yuli Vorontsov ha lasciato le Nazioni Unite dopo aver detto di non esser stato sorpreso dall' inizio dell'offensiva anche se «sarebbe stato preferibile riuscire ad evitarla». Le vere voci di protesta sono venute dal delegato di Cuba e da quello dello Yemen. «E' un giorno nero per l'Onu - ha detto lo yemenita -, e la prima vittima della guerra terrestre è proprio il Consiglio di Sicurezza che è stato tagliato fuori dagli eventi». Un prigioniero iracheno, stremato e ferito, viene raccolto nel deserto kuwaitiano da due soldati della forza multinazionale

Persone citate: Yuli Vorontsov

Luoghi citati: Cuba, Iraq, Italia, New York, Urss, Usa, Washington, Yemen