Duecento miliardi per i parcheggi

Duecento miliardi per i parcheggi La Regione ha inviato le richieste sulla legge Tognoli per le nuove aree di sosta Duecento miliardi per i parcheggi Nel pacchetto posti-auto per Torino e la periferia Il Piemonte chiede a Roma centoquaranta miliardi per i parcheggi. Li avrà in pochi mesi. «Non è una speranza, ma una certezza». Lo dice l'assessore regionale Luciano Panella, socialista di Novara, che ha spedito la domanda dopo aver ottenuto l'ok del commissario di governo. Il «dossier» aveva avuto il «nulla osta» della giunta regionale il 28 dicembre. E' un plico piuttosto voluminoso che racchiude i più importanti progetti per creare parchi-auto nei capoluoghi di provincia, nelle cittadine dove lo sviluppo è stato, per mille ragioni, congestionato, nei paesoni della cintura di Torino «esplosi», negli ultimi anni, per la fuga della gente dalla «grande città» e per la scelta delle giovani coppie di cercar casa lontano dai percorsi obbligati e spesso caotici dei centri storici. Sarà il ministro Carlo Tognoli, responsabile dei problemi delle aree urbane, a rispondere. I soldi ci sono. Quasi tutti. Per l'89-'90 al Piemonte spettano 63 miliardi cui andrà aggiunta una considerevole fetta di una torta di millecinquecento miliardi il cui 25 per cento è stato a suo tempo messo da parte. Al di là di questa cascata di numeri, leggi, decreti e delibere che, sicuramente, non fanno la gioia di nessuno, se non dei burocrati, c'è, comu- que, una buona disponibilità di fondi. Vale a dire che, dopo lustri di parole e di polemiche, di rinvìi e di convegni, si è finalmente giunti alla fase dei progetti. Torino è, nel librone dei parcheggi, un capitolo a parte. Ha già fatto i suoi studi, qualche scelta e, ora, aspetta i soldi per realizzarli. Ma i 134 miliardi che la Regione chiede al governo (cui se ne aggiungeranno altri 70 entro il '92) serviranno soprattutto per la «periferia» e i centri strategici attorno ai quali ruoterà lo sviluppo dei trasporti del Duemila. Quando, qualche tempo fa, comincia¬ rono a circolare le voci che la legge Tognoli garantiva le somme per i parcheggi, come sempre, quasi tutti gli amministratori si sono scatenati. Così sul tavolo dell'assessore regionale sono arrivati mucchi di modellini, schizzi, plastici, progetti di massina ed esecutivi. E i soldi in cassa hanno rischiato di disperdersi in mille rivoli inutili. Allora si sono stabilite delle regole. Da queste sono emersi gli elenchi A, B e C: i primi hanno la precedenza perché servono a creare aree-sfogo tali da decongestionare le città, i secondi permettono parcheggi a ridosso dei centri storici, i terzi vi¬ cino alle zone museali e alle isole pedonali. Si tratta in realtà di un sistema che permetterà di finanziare, prima di tutti, i posti-auto più urgenti e per i quali si tratta soltanto di dar l'avvio ai lavori o di favorire i lotti di realizzazione o la loro ultimazione. Quindici le città del primo gruppo nelle quali si potranno eseguire lavori per oltre 45 miliardi. A Settimo Torinese li aspettano per il poliambulatorio, a Ivrea per piazza Bretella, a Chivasso per Ceresa, a Carmagnola per via Valfrè, a Borgaro per la stazione, a Valenza per piazza Gramsci, a Domodossola per via Piave, ad Ovada per la stazione, a Rivarolo per la piazza dei pullman, a Susa per piazza della Repubblica, a Chieri per piazza Dante, ad Asti per piazza Palio, a Vercelli per piazza Camana, a Venaria Reale per via Roma, ad Avigliana per la stazione. A questi s'aggiungono Cuneo, Novara e Borgosesia per complessivi sedici miliardi. Tutto questo si riferisce al piano parcheggi'89. Ecco il '90. Cuneo aspetta i soldi (oltre sei miliardi) per il secondo lotto del maxi silos di piazza Martiri della Libertà, Nichelino ne vuole tre e mezzo per la zona attorno al municipio, a Mondovì servono quasi quattro miliardi per creare posteggi nei quartieri, Nizza Monferrato vorrebbe sistemare via Cirio, Caluso via Torino, Ciriè piazza Castello, Dronero Prabunet, Santhià la stazione e Gattinara via Gorizia. Ma a sperare c'è anche un terzo cospicuo drappello di cittadine con i progetti pronti e le carte in regola. Per partire dovranno attendere i soldi da Roma. Sono: Collegno che vuol costruire un parcheggio nella strada antica di Rivoli, Alba in piazza Marconi, Macugnaga in regione Borea, Acqui Terme in via Malacarne, Arona e Galliate in alcune aree centrali, Caselle nelle vicinanze dell'aeroporto, Garessio in via Volti, Venaria nel parco della Mandria, Verbania in via Crocetta e Bardonecchia in via Grattoni. Arriveranno i fondi? Sicuramente sì, dicono da Roma: saranno distribuiti secondo precisi criteri di urgenza e di precedenza che non è facile spiegare ma che, comunque, dovrebbero garantire di intervenire subito là dove il dente duole di più ed evitare quelle distribuzioni a pioggia che, tante volte, hanno creato cantieri poi mai chiusi. Importantissimo il piano per il '91. Metterlo insieme non è stato facile perché bisognava conciliare mille interessi ed esigenze. Ora però c'e e prevede, nell'ordine, possi¬ bili finanziamenti per Rivoli, Grugliasco, Novi Ligure, Fossano, Savigliano, Casale Monferrato, Limone Piemonte, Salice d'Oulzio, Biella, Asti, Saluzzo, Vinovo, Ceva, Volpiano, Pianezza, Castelletto Ticino, Dormelletto, Frabosa Sottana, Belgirate, Sestriere, Orbassano, Frabosa Soprana, Omegna, Varallo, Viverone, Premeno, Borgo San Dalmazzo e Torre Pellice. Il solito «libro dei sogni»? In Regione assicurano di no. «I soldi arriveranno, bisogna essere pronti a spenderli in fretta e bene». Gian Mario Ricciardi Luciano Panella, assessore ai trasporti della Regione ha appena inviato a Roma le richieste di fondi per i parcheggi