Il psi spara su Regione e Comune

Il psi spara su Regione e Comune Beppe Garesio, segretario del psi piemontese, lancia un ultimatum agli alleati Il psi spara su Regione e Comune «O si parte con il metrò o facciamo la crisi» Il psi spara su Comune e Regione. A Valerio Zanone dice: «Il metrò entro aprile o la crisi». Al presidente Gian Paolo Brizio annuncia: «Alla giunta mancano respiro e decisioni; troppi ritardi su questioni fondamentali». Ad accendere la miccia è Beppe Garesio, 36 anni, giornalista, segretario regionale, capogruppo in Sala Rossa. «In Regione la giunta, soprattutto nella persona del suo presidente, corre il rischio di cadere in un'illusione ottica». Cosa vuol dire? «Non vorrei che una sorta di presunto decisionismo nella ordinaria amministrazione, venisse scambiato con una effettiva azione politica strategica. Non vorremmo che si rinunciasse ad una prospettiva di programmazione, di governo del territorio, alla possibilità di fare del Piemonte il perno di una nuova cultura amministrativa». Accuse gravi. L'inizio di una verifica? «No, però constatiamo che alcune tra le più significative operazioni nelle quali la giunta dovrebbe sentirsi impegnata mancano di direzione politica». Quali? «Il lavoro di indagine e riflessione per definire i confini dell'area metropolitana è considerata un'inutile seccatura. A Roma il Piemonte è uno dei più arretrati nei progetti per l'immigrazione extracomunitaria. L'agenzia per l'innovazione è ferma. Sulla politica del personale si addensano nubi pesanti. Aspettiamo da mesi il programma operativo che avevano promesso». Ma volete la crisi? «Ripeto di no. Ma non possiamo tacere. Ci sono tensioni gravi anche nei rapporti tra giunta e Consiglio; c'è disagio tra tutti i consiglieri; un atteggiamento qualche volta sprezzante nei confronti dell'assemblea e dell'opposizione, un rapporto burocratico con i gruppi che provoca irritazione e disinformazione. Non è poco». E allora? «Noi siamo soddisfatti, per ora, della nostra squadra che è di prim'ordine. Ma vogliamo che la credibilità di tutta la Regione cresca. Perciò preferiamo mettere le mani avanti. Abbiamo avuto un confronto di verifica, ce ne saranno altri e a metà marzo faremo un grande meeting sul regionalismo piemontese». Psi nervoso, dunque, nella stagione dei congressi, mentre il nuovo pds muove i primi passi e in tutti i partiti le correnti sono in movimento. In questo contesto Beppe Garesio (che ha appena visto l'onorevole Giusy La Ganga) lancia messaggi. «Sulla giunta Zanone - precisa - il nostro giudizio è chiaro. Abbiamo sostenuto con lealtà e trasparenza la maggioranza. L'abbiamo fatto anche con gli assessori e tutti i consiglieri. Ma con un preciso obiettivo (già alla base tra l'altro del sacrificio che il psi ha fatto perdendo un sindaco come la Magnani Noya che amiamo e stimiamo), quello di creare un mix di condizioni per realizzare le grandi scelte: metrò, piano regolatore, parcheggi, qualità della vita». Ma questo sta avvenendo. «In parte deve essere chiaro che questo è il mandato che abbiamo dato a Zanone e alla maggioranza. Noi crediamo che a marzo e aprile possano essere prese le decisioni sulla metropolitana, per un sistema innovativo, con il coinvolgimento delle più importanti forze finanziarie e industriali torinesi, a cominciare dalla Fiat e dalle banche. Riteniamo che l'iter possa essere rapidamente avviato senza nulla togliere alla correttezza e alla trasparenza». Ecco l'ultimatum. «Se ciò non avverrà - annuncia Garesio vuol dire che sono prevalsi metodi, stili, forze coi quali il psi non avrà più nulla da spartire». Il che significa una cosa sola, la crisi? «Vuol dire che preferiamo la chiarezza alla decomposizione. Del resto, se non ci guidasse questo riferimento politico mi spiega perché il psi, unico partito cresciuto in voti alle ultime elezioni, avrebbe dovuto rinunciare al sindaco?». Dietro l'angolo, dunque, il rischio di ima rottura? «Questo sì. Un intelligente manager torinese mi diceva che la giunta gli pare ancora ai blocchi di partenza nell'attesa che qualcuno spari il colpo d'inizio. Gli ho detto che è la partenza di una gara velica dove l'allineamento è complesso, lento, pericoloso. Poi dipende dal vento che soffia sulle vele e Zanone è molto fortunato». [g. m. r.] Beppe Garesio, segretario regionale del psi e capogruppo a palazzo di città dà voce al «nervosismo» del suo partito Beppe Garesio, segretario regionale del psi e capogruppo a palazzo di città dà voce al «nervosismo» del suo partito

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