Drupi, cuore on the road di Alberto Gedda

Drupi, cuore on the road Non canterà al festival di Sanremo con la Muti: si consolerà con la pesca e le passeggiate a cavallo Drupi, cuore on the road «Lascio agli altri tutta la nevrosi» Drupi, personaggio anomalo nel mondo della canzone, non ama festival ed esibizioni: «Concerti pochi ma belli», sostiene Drupi nonparteciperà al festival di Sanremo in coppia con l'attrice Ornella Muti e con una canzone scritta su misura da Pino Daniele: «Era un progetto, una bella idea - spiega il cantante nel suo grande negozio di articoli sportivi in Pavia - ma non se ne farà nulla poiché Ornella non è riuscita a trovare uno spazio "musicale" tra i suoi tanti impegni cinematografici di questi ultimi tempi, né io conoscevo a fondo tutta l'operazione anche perché la canzone di Daniele non era ancora pronta. E' rimasta un'idea che prima o poi, magari, riprenderemo». Ti dispiace non partecipare al festival? «Devo essere onesto? Non ne sento la mancanza: ho preso parte a sei edizioni di Sanremo che è certamente una grande vetrina e quindi mi ha dato molto. Ma anch'io ho dato molto alla rassegna per cui credo che i conti siano perlomeno pari... e poi è impagabile la serenità che non avrò compromessa nelle prossime settimane, potendo andarmene a pesca, a passeggio e a cavallo. Vuoi mettere?». Giampiero Anelli ha 44 anni: ex idraulico (il primo a impiantare riscaldamenti a gas nella sua città) si è ribattezzato Drupi durante una recita nell'oratorio di Pavia rifacendosi a Droopy, cagnolino di un cartoon americano, égià questo la dice lunga sulla simpatica diversità del cantante che è sempre rimasto fuori dallo showbiz pur segnando grossi successi discografici in Italia e all'estero e notevoli tournée internazionali. «Non voglio farmi un monumento ma vorrei ricordare che, dopo il Modugno di "Volare", ho riportato la nostra musica in giro per il mondo con concerti veri e non spettacoli per gli emigrati: nel '73 a Sanremo arrivai ultimo con "Vado via" che però è finito nelle hits francesi e inglesi tant'è che partecipai a una trasmissione della Bbc con Paul McCartney e Tom Jones... poi l'Europa, il Canada, la Russia. Ma non facciamo i nostalgici perché ho ancora un sacco di voglia di cantare e suonare». Una voglia che l'ha portato in casa Five con un primo disco di canzoni già note e riarrangiate che ha venduto quasi duecentomila copie, buon trampolino per l'album che è stato recentemente pubblicato, «Avanti», in cui Drupi interpreta brani di cantautori come Paoli, Guccini, Ron, Gianco. «Tutto è nato dal fatto che qui, nel Pavese, abita Ron: siamo amici da tempo e così gli ho chiesto se mi scriveva delle canzoni per il nuovo album e lui ha subito accettato coinvolgendo anche Dalla. Poi però è scoppiato il disco di Lucio e loro sono stati travolti dagli eventi: intanto ho conosciuto Francesco Guccini, personaggio splendido, che mi ha dato "Canzone per Anna" poi inserita anche nel suo disco... Insomma è stata un'esperienza molto bella anche perché ho constatato il piacere, da parte di questi incredibili autori, di darmi una loro canzone e questo non può che farti piacere. Ci doveva essere anche un brano di Pino Daniele che però non l'ha terminato e così sarà un pezzo del prossimo album. In particolare mi ha gratificato l'incontro con Guccini, che non conoscevo e ho scoperto di grande umanità e con un forte sentimento "provinciale" giusto che condivido perché anch'io vivo, per scelta, in provincia». «Avanti» può suonare anche come un programma... «Certo, o nagari una minaccia perché a me questo lavoro piace, senza ossessioni però. Mi piace soprattutto fare i concerti dal vivo, sempre con i miei musicisti che sono poi gli amici concittadini o comun¬ que della provincia, divertendomi a suonare e cantare davanti al pubblico, insomma essere "on the road" è una carica fortissima che molti dei giovani cantanti, però, non conoscono perché preferiscono i passaggi televisivi, i festival in playback e altre banalità del genere. No, questo lavoro devi averlo nel sangue sennò tanto vale fare l'impiegato». Persentato come «la più bella voce nera italiana» dai testi di critica in cui è definito «in possesso di uno stile scarno ma immediatamente riconoscibile, professionalmente rigoroso», Drupi lo si immagina facilmente con la sua canna da pesca immerso in qualche fiume a veder scorrere le acque della nostra canzone. «E di acqua ne ho davvero vista tanta: dall'entusiasmo del rock e del beat alla paranoia distruttiva della discomusic per arrivare alla rivalutazione dei nostri cantautori e della nostra creatività. Io penso di continuare su questa strada, con serenità: non voglio scadenze, contratti, imposizioni. Concerti, pochi ma belli, al momento giusto e dischi quando ci sono le idee per farli. Tutta la nevrosi la lascio volentieri agli altri, a quelli che "devono" esserci ad ogni costo». Alberto Gedda Drupi con il suo cavallo: «Non voglio contratti, scadenze, imposizioni. I dischi? Quando ci sono le idee per farli»

Luoghi citati: Canada, Europa, Italia, Pavia, Russia, Sanremo