«Mia madre ha fatto tutto da sola»

«Mia madre ha fatto tutto da sola» Il giallo della mummia di Avigliana: Valter adesso si difende accusando senza paura «Mia madre ha fatto tutto da sola» Dopo il delitto hanno comprato una Mercedes Cronaca di una follia annunciata. E' quella di Angela e Valter Ferilli, madre e figlio della «mummia» di Avigliana. Valter in particolare sta cercando di prendere le distanze dall'omicidio del genitore, Raffaele Pelletto, narcotizzato e buttato ancora vivo nelle acque del lago grande di Avigliana con testa, mani e piedi incerottati. Un atteggiamento comprensibile: 30 gli anni di carcere che potrebbero infliggergli. Finora solo la madre avrebbe confessato, affermando di avere intontito il marito con del sonnifero nel caffè. Valter sarebbe arrivato in via Monte Cimone 28, a cose fatte, limitandosi a portare il corpo del padre, già morto, fino al lago. Lui innocente, la madre unica e sola colpevole. Ecco il colpo di scena, l'ultimo, scaturito venerdì dopo l'interrogatorio di madre e figlio fatto dal magistrato Ugo De Crescienzo. Questa dunque l'ultima verità uscita dalla «casa degli orrori». Possibili altre sorprese? Forse. Qualcuno aveva intuito... Il 7 dicembre sui quotidiani compare la foto della «mummia» appena tirata fuori dall'acqua e adagiata sulla barca. Un parente di Angela la vede ed ha un tuffo al cuore. «E' Raffaele». «Non dire pazzie», è la risposta dei familiari. Comincia un pellegrinaggio di questo e altri parenti a casa di Angela, alla ricerca di una verità mai ammessa fino all'altro giorno (ed è anche per timore di diffamare che nessuno di questi fa¬ miliari si è presentato a medicina legale per un riconoscimento ufficiale della salma). Doveva «sparire» all'estero? Ed è un po' giocare come il gatto con il topo. «Raffaele? E' in montagna. A sciare... E' rimasto bloccato a Cervinia dalla neve... Raffaele? Si è spostato. E' a Cortina: segue la Coppa del Mondo di sci». «Si diverte eh?». «Ah, sarà proprio così», risponde una volta, con freddezza, il figlio. Facile ipotizzare che Raffaele, seguendo il «circo bianco», sarebbe sparito all'estero, per sempre. Una donna misteriosa. Perché la fuga e l'allontanamento? Raffaele aveva un'altra, «Una vicina... Scavalcava il balcone per andarla a trovare». Assurda per un uomo di quella stazza e quell'età la serie di incontri amorosi all'insegna del brivido. Ma tant'è. C'era effettivamente una vicina a cui la vittima andava anche a cogliere i cachi dalle piante. Ma si trattava di una vicina e basta. Eppure certe gentilezze sono state equivocate dalla moglie. Il segnale di una malattia di mente già in atto? Angela malata da tempo. Che Angela stesse male non era certo una novità, almeno per i parenti. Da tempo era in cura per dei tic nervosi e per una sospetta epilessia. Il suo medico curante (lo stesso del marito) le aveva prescritto dei calmanti. Gli stessi medicinali usati per «addormentare» il marito? Probabilissimo. Ma chi ha avuto l'idea del sonnifero nel caffè? Ulteriore partico- lare: a settembre un familiare andando a trovare i Pelletto aveva trovato Raffaele, steso sul divano, in stato di amnesia e confusione. «E' così da ieri sera», aveva spiegato la moglie. Non c'era da sospettare, allora. Raffaele aveva avuto da giovane un incidente in moto: oltre a deturpargli il volto aveva lasciato anche strascichi nella sua mente. Figlio glaciale e distaccato. L'atteggiamento di Valter? «E' anche conseguenza di quel che che ha svolto fino a poco tempo fa - spiega un altro parente stretto -. Era addetto a un'impresa che riforniva le pompe funebri. Ed è anche di pochi giorni orsono l'acquisto di una Mercedes («10 milioni di anticipo e il resto rate»), dotata di radiotelefono». Con ogni probabilità acquisti fatti con i soldi del padre che cominciavano a uscire, finalmente, dalla banca (visto che il conto di Raffaelle Pelletto era intestato anche alle moglie e mamma di Valter). Perché Avigliana? La spiegazione può essere trovata, ancora una volta, nel passato di Valter. Morto il suocero, l'uomo ha ereditato assieme alla moglie, anche una barca al mare; il natante potrebbe essere stato «parcheggiato» e riparato d'inverno nei paraggi del lago. La scoperta del caso. I carabinieri hanno fatto le prime indagini, difficili, ma la polizia ha risolto il caso, difficilissimo. Però gran parte del merito va a una donna, moglie di un poliziotto. Costei lavora nell'agenzia di assicurazioni della moglie di Valter Pelletto. In ufficio ha sentito parlare della sparizione, anomala, e a casa ne ha parlato con il marito. A questo punto il poliziotto ha sommato circostanze e analogie ed ecco che il caso ha cominciato a svelarsi. C'è infine il particolare, buffo, dei due agenti andati in via Monte Cintone 28: la donna ha chiesto se nell'attesa del figlio volevano gradire per caso un caffè. Un terzo complice? E' un dubbio di molti. «Angela è uno scricciolo - dicono i parenti -. Il figlio Valter non è una roccia. Come hanno potuto solo loro due fare tutto da soli». Ivano Barbiero Il cadavere di Raffaele Pelletto viene recuperato nel lago di Avigliana la mattina del 7 dicembre

Persone citate: Cortina, Ivano Barbiero, Pelletto, Raffaele Pelletto, Valter Ferilli, Valter Pelletto

Luoghi citati: Avigliana