Cocciante va alla riscossa

Cocciante va alla riscossa La rassegna della canzone apre quest'anno ai cantautori, da Jannacci a Bertoli all'autore di «Margherita» Cocciante va alla riscossa «Ho scelto il festival e la tradizione» PARIGI, E' un Riccardo Cocciante felicissimo quello che incontriamo al suo rientro da Miami dove ha abitato negli ultimi tre anni con la deliziosa moglie Katherine (Kathy) e dove, soprattutto, è nato quattro mesi fa il figlio David. «La mia felicità porta chiaramente il nome di David - confida - è meraviglioso essere padre, vivere quest'esperienza così bella. Mi sento pieno di gioia e di serenità anche se questi sono giorni tristissimi per l'umanità invischiata in una guerra che drammaticamente ci riguarda tutti». Capelli ancor più lunghi e ricci che in passto, tanto da farne una sorta di simpatico leone hollywoodiano, in ottima forma fisica e con molta voglia di fare dopo tre anni di «isolamento» (durante il quale ha comunque lavorato al suo ultimo album: uscita prevista a metà marzo), Cocciante si rifà all'intervista che ci concesse nel settembre dell'88 quando, appunto, annunciò la sua intenzione di fermarsi «forse per due anni» dopo il grande successo del bell'album «La Grande Avventura» scritto con Ruggeri, Ron e Dalla. Allora ci dichiarò anche che: «Il festival di Sanremo sarebbe meglio dimenticarlo per realizzare cose nuove che finalmente ci consentano di uscire dagli stereotipi di chitarra, spaghetti e mandolini che da Sanremo sono alimentati». Ma nel prossimo fe¬ stival, fra i discussi «big», ci sarà per la prima volta anche lui: Perché? «I perché sono più di uno. Intanto avevo voglia di essere più normale del normale in questo momento di grande confusione planetaria, con crisi ideologiche e guerre distruttrici ma anche di tensioni morali e sconcerti intimi. Così ho deciso di partecipare, dopo molte riflessioni, alla manifestazione più "normale" che ci sia, ovvero la normalissima rassegna sanremese anche per contribuire a riqualificarla e rilanciarla: non dobbiamo dimenticare che questo festival è indubbiamente la manifestazione musicale più conosciuta all'estero. Me ne sono reso conto di persona nelle mie tournée in Sudamerica e negli Stati Uniti: c'era un continuo chiedere "Sanremo? Sanremo?". Bene, sono pronto a fare questo mio debutto». E gli altri «perché» quali sono? «Più personali, se vogliamo. Avevo, ho, voglia di ripresentarmi al pubblico italiano e alla grande platea televisiva. In molti me l'avevano chiesto già lo scorso anno, ma non mi sentivo ancora sicuro mentre adesso credo d'esserlo anche perché ho un intero album nuovo da proporre». Si discute molto su presunti «big» presenti alla manifestazione: cosa ne pensi? «Io partecipo per raggiungere una vasta platea internazionale, non ho altre mire e non voglio, ora, parlare del cast né di altre polemiche. E' certo che se vedrò cose che non mi convincono lo dirò apertamente, senza problemi, ma in questo momento non ho altri pensieri che per il mio album e poi ho voglia di ritornare a cantare in Italia, fra il pubblico, faccia a faccia: le ultime tournée sono state per me davvero esaltanti, soprattutto nei concerti teatrali». A Sanremo Cocciante presenterà «Se stiamo insieme» un brano che, a detta del suo entourage, sarà di grande presa sulla scia della celebre «Margherita». Ma l'album, cui Cocciante e i suoi musicisti e discografici stanno febbrilmente lavorando in uno studio di registrazione parigino, presenterà varie facce del cantante/cantautore con escursioni nel blues e nel rock. I testi sono di Mogol e, al momento, non c'è ancora un titolo certo così come non viene annunciato il partner straniero che canterà con il sereno e adrenalitico Riccardo. «A Miami ho abitato in un grattacielo in faccia all'oceano con vicini di casa come José Luis Rodriguez ("El Puma" che partecipò anche a Sanremo) e i Bee Gees: può darsi che quest'atmosfera mi abbia contagiato, anzi sicuramente è stato così. Vedremo se anche il pubblico sarà d'accordo con queste scelte che abbiamo operato: per intanto lo sono Kathy e David...». Tre anni fa dichiarasti a «Stampasera», nell'intervista che preludeva al riposo: «Sono felice perché sono contento di quello che ho fatto: posso fare di più e questo mi serve come stimolo per guardare avanti, però felicità (come direbbe Snoopy) è anche accontentarsi di quello che si ha. E io lo sono anche perché so di avere, professionalmente, la coscienza a posto». «Confermo: è sempre così, ho lo stesso stato d'animo ma con in più la grande felicità per la nascita di David: Kathy ed io l'aspettavamo da tempo». La famiglia Cocciante sarà in copertina sul prossimo numero di «Sorrisi e Canzoni Tv»: un portafortuna per Sanremo, si augurano in molti, mentre il fixing del borsino pettegolo del festival indica in rialzo le azioni di Al Bano e Romina Power, tallonati da Umberto Tozzi e Amedeo Minghi. Al contrario i «Ladri di Biciclette», visto come sono andate le cose due anni fa, confidano nell'ultimo posto in classifica. Si vedrà, ascolterà, dibatterà con tutta la «dietrologia» del caso. Alberto Gedda uesto guarcome ccon. E io avere, ienza sì, ho con in a nao l'afamiertina orrisi rtuna no in borsindica ano e a Umghi. Al ette», cose l'ultivedrà, tta la edda Cocciante, rientrato in Italdopo una lunga permanenza negli Usa, sarà per la prima volta a Sanremo con «Se stiamo insieme». (Disegno di Franco Bruna) Cocciante, rientrato in Italia dopo una lunga permanenza negli Usa, sarà per la prima volta a Sanremo con «Se stiamo insieme». (Disegno di Franco Bruna)