Acqua sfruttata fino all'ultima goccia

Il Comune di Saint-Rhémy ha approntato un piano per utilizzare al meglio le sue sorgenti Il Comune di Saint-Rhémy ha approntato un piano per utilizzare al meglio le sue sorgenti Acqua sfruttata fino all'ultima goccia // progetto prevede l'ott«Sarà comunque posta SAINT-RHEMY. Il consiglio comunale di Saint-Rhémy en Bosses ha approvato, per renderlo operativo, uno «studio sulle possibilità di utilizzazione delle acque» che interessa tutto il territorio municipale. E' un progetto-pilota, il primo del genere realizzato in Valle d'Aosta che, come spiega il sindaco Nestore Ettore Ronc, si articola in tre punti fondamentali. Il primo riguarda la localizzazione delle sorgenti di acqua potabile a servizio dei vari centri abitati, con indicazioni delle opere di captazione da eseguire, le misure di portata dei vari corsi d'acqua seguendo l'andamento stagionale e la loro distribuzione sul territorio e la possibile utilizzazione ad uso antincendio. Dopo questo lavoro di «catalogazione» delle risorse, il secondo punto dello studio ha individuato le possibili utilizzazioni delle acque per la produzione di energia idroelettrica (per illuminazione pubblica e riscaldamento di edifici comunali) con il metodo della «deri¬ I giovani protagonisti. I bambin imizzazione della rete idrica, la produzióne di elettricità e l'uso della fonte ferruginosa di Citrin la massima attenzione per salvaguardare la fauna ittica e per non guastare i delicati equilibri» vazione semplice» e cioè senza invasi e opere di captazione tali da creare danni all'ambiente. Il terzo punto del progetto prevede un'utilizzazione più intensiva della fonte di acqua minerale ferrugginosa che sgorga da secoli in località Citrin, molto nota ai valdostani e frequentata a scopo curativo. Il sindaco Ronc ha detto: «Nella fase esecutiva dei vari punti del progetto sarà comunque posta la massima cura per salvaguardare la fauna ittica, per non guastare i delicati equilibri del deflusso al di sotto dell'alveo dei vari corsi d'acqua e dell'alimentazione dei canali irrigui. L'acqua è un bene prezioso e vogliamo razionalizzarne l'utilizzo puntando anche a migliorarne la qualità». Lo studio di fattibilità che entra adesso nella fase operativa è durato due anni e potrà di sicuro servire come valida «traccia» per analoghi approfondimenti da eseguire in ambiti territoriali anche più vasti di quello del*Comune nella valle del Gran San Bernardo. Una cura particolare è stata posta nello studio dei corsi d'acqua da utilizzare per produrre energia elettrica. Nel Comune è già in corso la costruzione di una centrale idroeletrica di 2000 watt a cura di una società a capitale misto con maggioranza azionaria del Comune. A lavori terminati sarà costituito un consorzio al quale si potranno associare tutti i residenti con la possibilità di sfruttare la corrente elettrica prodotta in loco. Lo studio però ha evidenziato anche nuove possibilità: la costruzione di una centralina di media potenza (alcune centinaia di watt) che sfrutti le acque dei torrenti Artanavaz e Gran San Bernardo, l'installazione di micro centraline di piccola potenza (alcune decine di watt) per sfruttare le acque dei «ru» nei periodi non utilizzati in agricoltura e, infine, idea questa del tutto originale e non ancora sperimentata, la realizzazione di una «rete» di microcentraline mobili che potranno essere spostate da un alpeggio i che governeranno la città durante il Carnevale: sindaco, assessori e vigili [foto agnello) all'altro assieme al bestiame, lasciando in opera in modo permanente le piccole vasche di captazione e le condotte in polietilene. Il Comune si è comunque autoimposto un vincolo che prevede che le centraline a derivazione semplice, pur essendo tali da non creare danni all'ambiente, non abbiano una «proliferazione» eccessiva e in ogni caso tale da rischiare di creare scompensi alla fauna ittica e all'equilibrio dei «ru». Il Comune già negli ultimi anni ha privilegiato l'utilizzazione degli antichi acquedotti consorziali e frazionali contribuendo a salvaguardare e recuperare parecchie strutture esistenti sul territorio, che sarebbero state altrimenti abbandonate, come vecchi fontanili in legno o in pietra. E' stata molto importante la vecchia formula della collaborazione, con lavori eseguiti in accordo, fra gli abitanti di frazioni o agglomerati vicini. Bruno Baschiera Si apre oggi, con la le tt LE CENTRALI SAINT-RHEMY. L'uso «plurimo» delle acque e il loro razionale utilizzo è uno degli obiettivi più importanti dei Comuni, visti i problemi causati dalla siccità causata dalle scarse precipitazioni. La maggior parte delle amministrazioni comunali ignora quale sia la potenzialità delle risorse idriche sul suo territorio. Lo studio fatto a Saint-Rhémy en Bosses è quindi un esempio che in molti potranno seguire. Per l'aspetto energetico, nessuno pensa più ai grandi bacini come Place Moulin (100 milioni di metri cubi d'acqua) ma ad una «rete» sul territorio di piccole centrali che utilizzano e «restituiscono» subito l'acqua. L'apporto di energia non sarà mai sostitutivo del gasolio, ma unito al metano e al «gpl» può far calare di molto il consumo del derivato dal petrolio che oggi costa quasi 1200 lire al litro. [b. bas.] ura del proclama, il p