Aule troppo strette

A Verrès strutture scolastiche ormai insufficienti A Verrès strutture scolastiche ormai insufficienti Aule troppo strette Ipresidi dei 3 istituti superiori chiedono soluzioni dignitose Un nuovo polo culturale sorgerà al posto di un'ex filatura VERRES. L'inadeguatezza dell'edilizia scolastica verrezziese è da tempo un problema in Bassa Valle. Con una popolazione complessiva di 647 studenti (rispettivamente 187 l'Istituto magistrale, 130 l'Istituto professionale regionale e 330 l'Isttuto tecnico industriale) le attuali strutture scolastiche sono ai limiti della capienza. In attesa della ristrutturazione dell'ex-filatura «Brambilla», che diverrà il futuro polo scolastico della Bassa Valle, i presidi hanno sopportato disagi e carenze, ma ora tutti concordano come sia necessario trovare soluzioni «tampone» più dignitose. Dice Linda Janin, preside dell'Istituto tecnico industriale. «Noi occupiamo diciotto locali distribuiti su tre aree diverse anche se con distanze limitate: in parte siamo ospitati all'interno dell'asilo nido, praticamente nuovo in quanto mai reso operativo, di proprietà dell'amministrazione comunale; alcune aule si trovano in piccoli chalet prefabbricati e altre ancora sono nell'ex-palazzo degli uffici della "Brambilla", dove un tempo si trovava l'Asa». Problemi? «C'è quello dei laboratori, pure se non gravissimo: alcuni locali li abbiamo recuperati ai piani superiori dell'asilo nido, dove le aule erano troppo piccole per ospitare un'intera classe. Per le materie di fisica e di chimica, invece, usufruiamo di quelli dell'edifi¬ cio dell'Istituto professionale regionale. Il numero degli studenti è stabile. E' una situazione difficoltosa anche se non insostenibile». Prosegue Vilma Cout Jacquin, preside dell'Istituto delle magistrali, che dal 1982 si trova nel medesimo stabile delle scuole medie: «Siccome siamo in continua espansione, la nostra sistemazione si presenta sempre più difficoltosa. Lo scorso anno abbiamo riutilizzato un'ala delle scuole medie». «Inoltre - aggiunge la preside Jacquin - nel retro ci sono dei prefabbricati che però vengono utilizzati come classi opzionabili: gruppi di alunni vi seguono materie come inglese o pedagogia». Una proposta arriva dal preside dell'Istituto professionale regionale Roger Vuillermin. «La scorsa settimana gli assessori regionali Pier Carlo Rusci (Pubblica Istruzione) e Marizio Martin (Lavori Pubblici) hanno visitato la "Brambilla" e gli istituti superiori di Verrès. Ne ho approfittato per esporre loro una possibilie risoluzione del problema: l'Istituto professionale regionale, attualmente in contrazione come popolazione scolastica, si vedrà costretto a ristrutturare alcuni locali per adeguarsi a una nuova esperienza promossa dal ministero con la quale è stato eliminato l'indirizzo elettro-meccanico, lasciando a Verrès quello elettrico e dislocando a Pont-Saint- a ssaggio dei poteri e l' Martin il meccanico». «Si prospetta così la possibilità che tale operazione possa venire realizzata tenendo pure conto delle esigenze degli altri istituti - continua il preside Roger Vuillermin -. Insomma, sacrificandoci un po' tutti, le magistrali potrebbero trovare una collocazione all'interno della nostra attuale sede». La soluzione ha trovato favorevoli gli assessori regionali. «Si tratta - ha spiegato Maurizio Martin - di un'ipotesi valida anche se deve ancora essere valutata con attenzione. E' certo che l'Istituto magistrale sta letteralmente scoppiando nella struttura dove è attualmente ospitato e che con la nuova ristrutturazione delle scuole medie bisognerà trovare nuovi spazi». «In attesa della "Brambilla" ha continuato l'assessore regionale ai Lavori Pubblici - perciò è necessario trovare una soluzione temporanea in grado però di assicurare un più sereno e regolare svolgersi dell'attività didattica». Naturalmente - conclude Maurizio Martin - si dovrà affiancare alla sede dell'Istituto professionale regionale, anche se riadeguata, dei prefabbricati in grado di garantire per quattro, cinque anni al massimo, una sistemazione soddisfacente finché la "Brambilla" non sarà pronta». investitura del sindaco Fabrizio Favre