Don Bosco di Luisella Re

Don Bosco Don Bosco L'aveva previsto? Anche se non c'è posto per guerre sante, in questa Torino magica un po' di mistero non guasta mai. Si spiega così l'attuale diceria, confermata da alcuni sconcertati lettori, per cui «don Bosco avrebbe predetto la guerra del Golfo». Arrivando addirittura a precisare che «sarebbe deflagrata in un anno composto solo da 1 e da 9», sarebbe durata «per un anno e mezzo dopo la festa di Sant'Antonio» e, infine, avrebbe avuto un lungo strascico nel millennio successivo. Il classico «troppa grazia Sant'Antonio»? Certamente sì dato che certe profezie troppo pignole, col senno di poi, rischiano di apparire decisamente sospette. Anche se questo presunto vaticinio ha quantomeno basi storiche fondate. La riprova a pagina 259 dei «Fioretti di don Bosco», e precisamente nella seconda edizione del testo (redatto da Michele Molineris ed edito dalla Elle Di Ci), che vanta un imprimatur del vicario generale salesiano risalente al '77. Titolo del capitolo: «Una predizione del 1871 che deve ancora avverarsi». Punto di riferimento: la basilica di Maria Ausiliatrice. Scrive l'autore: «Sulla cuspide dei campanili di Maria Ausiliatrice ci sono due angeli in atteggiamenti diversi. Uno regge una bandiera con sopra la data 1571, corrispondente alla vittoria riportata dalle forze cristiane contro i turchi lanciati ad occupare l'Europa; l'altro fa l'atto di porgere una corona all'Immacolata posta sulla cupola maggiore. Ed ecco il busillis. «In principio anche questo secondo angelo reggeva una bandiera su cui si leggeva in traforo l'inizio di una data con le decine e le unità sostituite da due puntini:"19.."». Per risolvere l'arcano, l'autore è andato a scartabellare l'oceanica agiografia di Giovanni Bosco firmata da don Lemoyne. E a differenza del cronista che ha speso un intero pomeriggio sulla stessa pista ma, punito per la sua laica diffidenza, è incappato in una matassa inestricabile, ha trovato ciò che cercava. Riporta: «Don Lemoyne lesse quella data, e precisa che poi non fu messa perché sapeva di presunzione e la previsione non sarebbe piaciuta a tutti». E cos'è che non sarebbe piaciuto? «Che nello spazio che ci separa dal Duemila la Madonna deve riportare contro il male, allora figurato dall'eresia musulmana, una vittoria simile a quella riportata contro i turchi a Lepanto». Protagonista: la flotta cristiana, allestita su iniziativa di san Pio V, che «il 7 ottobre 1571 ne arrestò definitivamente l'avanzata». Mentre da allora, «poiché tale vittoria è attribuita non senza fondamento alla protezione della Vergine», la festa del Rosario viene celebrata la prima domenica di ottobre. Di qui il mutamento di ruolo del secondo angelo dell'Ausiliatrice. «Con l'altra bandiera, che per non essere tacciato di presunzione Don Bosco sostituì poi con una corona, il santo avrebbe voluto prevenire i cristiani contro un'altra coalizione che si sarebbe organizzata entro il secolo XX. E da cui sarebbero riusciti parimenti vittoriosi con l'aiuto della Madonna». Tutto da dimostrare, come è ovvio, che questo sedicente cataclisma debba arrivare dal Golfo Persico. Ma avvalorate invece, sulla scia delle voci che oggi fan dire a don Bosco cose mai dette, le vecchie radici di certe attualissime angosce. E, insieme, di un'indefettibile ignoranza. Tagliò corto lo storico salesiano Ernesto Bellone, collaboratore dell'Associazione «Ca' Nostra»: «Conosco tale aneddoto e non mi meravigliano le panzane che ne stan derivando. In realtà il "19.." riportato sulla bandiera angelica poi abolita per non turbare gli animi riguardava, per don Bosco ed i suoi contemporanei dell'800, il mondo di là da venire. Esattamente come il Duemila per noi, che utilizziamo tale scadenza per indicare qualsasi tipo di futuro». E cosa c'è, di vero? «Giovanni Bosco si limitò a preannunciare altri futuri trionfi di Maria senza precisare né su cosa, né in quale occasione. Il "19.." che preoccupa tanti è dunque una data simbolica, un riferimento più letterario che cronologico». E come si giustifica la ridda di congetture che in proposito si stanno intrecciando a Torino? «Con il fatto che certa gente pretende dai suoi santi le risposte che spetterebbero invece ai patroni della politica e dell'ecologia mondiale». Luisella Re

Persone citate: Don Bosco, Ernesto Bellone, Giovanni Bosco, Lemoyne, Lepanto, Michele Molineris

Luoghi citati: Europa, San Pio, Sant'antonio, Torino