«Io, presidente scomodo»

«Io, presidente scomodo» «Io, presidente scomodo» Libro di Nesi sullo scandalo Lraq-Bnl TORINO. Chi ha paura del caso «Banca Nazionale del LavoroAtlanta-Iraq»? Per il socialista Francesco Forte, membro della commissione d'indagine, il compagno di partito Nerio Nesi, ex presidente della Bnl, è responsabile «per colpa o per dolo degli affari con l'Iraq, condotti per anni dalla filiale di Atlanta». Forte attacca Nesi in un'intervista pubblicata da Panorama. Tempo fa, la sinistra lombardiana aveva già scritto a Craxi per chiedere se era censurabile il comportamento dell'ex ministro che, al termine di un'audizione in commisione, aveva definito «ciniche e irresponsabili» le dichiarazioni di Nesi. Sabato, per «voci incontrollate provenienti dalla direzione nazionale del psi su misure disciplinari che si sarebbe in animo di prendere nei riguardi del compagno Nesi», la sinistra lombardiana del Piemonte ha inviato un telegramma al segretario del partito per chiedere immediata smentita. Dottor Nesi, a che punto è il suo libro sul caso Atlanta? Il libro, edito dalla Sperling & Kupfer, è pronto, ho già le bozze, uscirà in estate. Avrei volu- Nel suo libro accusa qualcuno? In Prima di Atlanta e dopo Atlanta non faccio nomi, ma indico categorie. Che significa? Penso che togliermi di mezzo facesse comodo per qualche disegno e che si sia preso spunto dell'occasione offerta del caso-Atlanta. E il movente? Il progetto Bnl-Ina-Inps fu firmato il 21 giugno '89 (una data molto vicina a quel 4 agosto di cui ho detto prima): un polo fi- nanziniio di eccezionale import • !nza per il sistema del credito ■ delle assicurazioni del nostro Paese. Sarà una coincidenza, ma dei protagonisti di quel disegno nessuno è rimasto al suo posto: Amato non è più ministro del Tesoro, Longo presidente dell'Ina, Militello dell'Inps, io della Bnl. E penso anche ai difficili rapporti che avevo con il mio partito. Ma io appartengo alla vecchia guardia socialista, non mollerò. Luciano Borghesan to si intitolasse Al servizio del Paese, ma perché abbia più impatto sui lettori è stato preferito Prima e dopo Atlanta. Che cosa ha scritto sul capitolo più scottante? Parto da quella sera del 4 agosto '89 quando alle 22,30 fui chiamato dal governatore della Banca d'Italia. Mi avvertì: «Guardi, signor presidente, che ora della sua banca si occupa l'Fbi». Per la prima volta sentii parlare di rapporti BnlIraq... Non ne aveva mai avuto notizia prima di allora? Mai. Ho potuto dimostrarlo all'apposita commissione parlamentare e a maggior ragione mi stupì quel commento di Forte a seduta conclusa senza che lo stesso mi avesse posto una sola domanda. Inoltre ricordo che il presidente del Consiglio, quando io annunciai le dimissioni da presidente della Bnl, mi disse che il governo quel gesto non me l'aveva richiesto. Ribadii: questa scelta fa parte della mia etica. Nesi, chi ce l'ha con lei? L'ex presidente della Banca Nazionale del Lavoro, Nerio Nesi

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