Duelli aerei
Duelli aerei Duelli aerei Nel cielo di Baghdad La guerra è ora anche contro il disastro ecologico. Continua infatti a crescere la marea nera nel Golfo, alimentata dagli iracheni che da cinque giorni riversano in mare il petrolio da una piattaforma di carico al largo delle coste del Kuwait e da alcune petroliere alla fonda. Ieri è stata bombardata a lungo Bassora, dove dovrebbe essere concentrata la Guardia Repubblicana, mentre è stato confermato che 37 piloti dell'aeronautica di Baghdad si sarebbero rifugiati in Iran. ORE 8 Bassora La città irachena di Bassora e i suoi dintorni sono stati ripetutamente attaccati da missili alleati nel corso della notte. Secondo l'agenzia iraniana Ima, diverse esplosioni si sono sentite echeggiare dalla mezzanotte di ieri alle 6 di questa mattina dalla città iraniana di Khorramshahr, a 40 km da Bassora. ORE 14 Dhahran Una seconda ondata di petrolio, separata da quella che proviene dal Kuwait, ha provocato il disastro ecologico nel Golfo. Lo ha spiegato Abd el Aziz al Hokail, membro del consiglio di amministrazione deH'Aramco, la compagnia arabo-americana del petrolio. Secondo Hokail a tingere di nero le spiagge saudite e ad ammazzare pesci e cormorani è stata una chiazza di greggio lunga tre chilometri e larga duecento metri che si è formata a Khanji, dove si trovano grandi depositi di petrolio dell'Aram- ORE16 Gerusalemme Alcuni ministri- del governo Shamir stanno premendo per una risposta militare agli attacchi missilistici iracheni, mentre cresce il timore che Saddam Hussein finisca per ricorrere alle armi chimiche e batteriologiche. Vari esperti militari israeliani ritengono che se l'aviazione alleata non riuscirà ad annientare le rampe di lancio irachene, l'unica alternativa sarebbe rappresentata dall'impiego di truppe speciali per attacchi diretti alle basi missilistiche: «Se non possono o non vogliono farlo loro - scrive il colonnello Ron Ben Ishai su Yediot Aharonot - lascino almeno che lo fac¬ cia Israele». ORE 18 Washington Il segretario alla Difesa, Dick Cheney, ha annunciato che le forze armate Usa hanno intrapreso un'azione militare nel tentativo di bloccare la marea nera nel Golfo Persico. «Stiamo facendo tutto quel che possiamo per fermare la fuoriuscita di petrolio, ma ci sono dei limiti a quel che si può fare. E' lui, Saddam, che controlla il campo». ORE 18,30 Dharhan L'Iraq ha piazzato nel Kuwait 500 mila dei venti milioni di mine che si ritiene abbia ammassato nel suo arsenale. Gli ordigni sono stati deposti in gran parte a nord della frontiera con l'Arabia Saudita, rendendo ancor più micidiale il dispositivo di difesa iracheno. Che si avvale di fossati pieni di petrolio da dare alle fiamme in caso di attacco e di pozzi-trappola per carri armati. ORE 1» Riad Due caccia «F-15» americani hanno abbattuto a Sud-Est di Baghdad quattro «Mig-23» iracheni alzatisi a incontrarli. Lo ha annunciato a Riad il comandante in capo delle forze degli Usa in Arabia, Schwarzkopf. ORE 19,30 Baghdad La radio e la televisione irachena hanno improvvisamente e simultaneamente interrotto le trasmissioni. Lo riferisce l'agenzia ufficiale iraniana Ima, secondo la quale l'interruzione è probabilmente conseguenza di un attacco delle forze alleate contro il centro di telecomunicazioni di Baghdad. ORE 20 Riad Gli americani hanno fatto saltare istallazioni petrolifere controllate dagli iracheni nel Kuwait nel tentativo di bloccare il deflusso di greggio all'origine della marea nera nel Golfo. Un portavoce militare britannico annuncia che, per la prima volta dall'inizio delle ostilità, i caccia della Raf hanno individuato e distrutto senza subire perdite una postazione irachena per il lancio dei missili Silkworm antinave.
Persone citate: Aziz, Dick Cheney, Raf, Riad, Saddam Hussein, Schwarzkopf, Shamir
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