Bombe sulla marea nera

Bombe sulla marea nera Gli Usa; tentano di argiikare la catastrofe ecologica scatenata nel Golfo dall'Iraq ì Bombe sulla marea nera Saddam minaccia di usare armi non convenzionali Guerra aperta contro la «morte ecologica». I bombardieri americani hanno attaccato e reciso la fonte del pompaggio di greggio nel Golfo, intervenendo con una precisione chirurgica. La catastrofe ambientale non può più essere scongiurata, ma fa un po' meno paura: le sue dimensioni vengono prese sotto controllo, almeno per il momento. L'ottimismo è infatti molto precario: secondo Abd El Aziz Al Hokail, vice presidente deU'Aramco, la compagnia arabo-americana del petrolio, le maree nere nel Golfo sono due e quella che si è vista finora sarebbe soltanto la punta di un iceberg. Contro di essa, comunque, si è fatto il possibile. «Dovevamo evitare che il disastro diventasse una catastrofe ancora più grave - spiega il generale Nor- man Schwarzkopf - Le soluzioni erano due: bruciare alla fonte il flusso di greggio oppure bloccare direttamente la fuoriuscita. Abbiamo scelto questa soluzione. Non posso ancora garantire che il flusso sia cessato del tutto, ma certo lo abbiamo ridotto di molto». Schwarzkopf ha anche confermato che nelle ultime 24 ore altri 23 aerei iracheni sono atterrati in Iran. Con queste nuove diserzioni, sale a 39 il numero degli aerei iracheni fuggiti. Nell'interno, un commento di Igor Man e servizi di Mimmo Candito, Guido Rampoldi, Filippo Donati, Franco Pantarelli, Paolo Passarini, Roberto Patruno, Fabio Galvano, Stefanella Campana, Paolo Negro. Aerei americani hanno bombarbato le installazioni dalle quali fuoriesce il greggio per fermare la marea nera nel Golfo

Luoghi citati: Iran, Iraq, Usa