I carri l'arma in più contro i bunker

I carri, Parma in più contro i bunker I carri, Parma in più contro i bunker GUAbramspossono combattere di notte e sparare tra la polvere E adesso si pensa all'offensiva terrestre: conquistata la supremazia aerea, salvo sorprese, visto che l'aeronautica irachena rosta latitante, e terminata la prima fase dei bombardamenti strategici, mentre continua la caccia alle postazioni mobili degli Scud, tocca ora alle truppe corazzate e alle fanterie della coalizione superare la triplice e complessa linea fortificata realizzata nel Kuwait dai generali di Saddam Hussein, che qui hanno concentrato le forze migliori. Le divisioni di volontari sono state sostituite da quelle formate dai professionisti della guerra, con dieci anni di esperienza in battaglia contro l'Iran. Nel Kuwait ci sarebbero ora 5-600 mila soldati di Saddam Hussein, con 4000 carri armati, 3000 cannoni, 2700 blindati trasporto truppe e 160 elicotteri da combattimento. La fanteria è schierata lungo un'immensa trincea che si estende per tutto il confine del Paese a Sud, mentre il grosso delle truppe corazzate si troverebbe sia intorno alia capitale, sia sulle alture di Mutla, che dominano Kuwait City, sia a Nord, al confine iracheno, dove c'è la guardia repubblicana. Il compito dello schieramento alleato è difficile perché gli iracheni hanno realizzato un sistema difensivo a bassissima tecnologia, in grado però di rallentare l'avanzata e quindi di tenere i carri sotto il fuoco delle postazioni di artiglieria. Centinaia di vecchi T55 sovietici sono stati insabbiati in posizione difensiva, con la sola torretta allo scoperto, mantre davanti a loro sono state realizzate collinette e canali che costringono i corazzati alleati a mostrare la parte inferiore, la meno protetta dal fuoco dei missili anticarro. Vi sono poi buche per rallentare la marcia, alcune allagabili con petrolio che può essere incendiato, altre dotate di sistemi fumogeni per disorientare i piloti. Inoltre sono stati preparati larghi campi minati e barriere di filo spinato. Una bonifica preliminare a settori è indispensabile. In quei punti però potrà essere concentrato il fuoco delle artiglierie irachene. Gli americani hanno già fatto capire che ci sarà una dura preparazione affidata all'aviazione, con gli aerei A-10 Thunderbolts armati di un cannoncino da 30 mm a fuoco rapido, da missili Maverick e da bombe a guida laser particolarmente precise. Poi sul terreno, nella caccia ai carri, opereranno anche gli elicotteri AH-64 Apaches con missili Hellfire. Alle spalle dello schieramento iracheno, da alta quota potrebbero martellare le linee di rifornimento i bombardieri B-52, in modo da disarticolare il sistema difensivo. Gli strateghi dei comandi alleati paiono molto preoccupati dai bunker costruiti a difesa dell'Iraq, dove occorrerà un'operazione molto complessa di «pulizia» che potrebbe provocare perdite rilevanti. Certamente saranno impiegati, in preparazione all'assalto, i lanciarazzi multipli Mlrs, che a 40 km possono battere sistematicamente il terreno. Anche i problemi logistici preoccupano il Pentagono: una divisione di 350 carri MI Abrams consumerà più di 2 milioni di litri di carburante il giorno, circa due volte quanto bruciò nel '44 l'intera tei za armata del generale Patton nella conquista della Francia. I protagonisti della battaglia, se ci sarà, prima dei carri americani, inglesi e francesi, saranno i mezzi speciali del genio. I «topi del deserti»'» del contingente britannico si sono portati alcuni equipaggiamenti specia¬ li come i Centurion e il Chieftain Avre, che vengono impiegati per bonificare i campi minati con un sistema anteriore che fa esplodere gli ordigni prima del passaggio del carro. Ci sono anche trattori corazzati (Cet), per abbattere le collinette di sabbia e riempire le trincee scavate per rallentare l'avanzata. Un Chieftain è anche in grado di lanciare un ponte di 13,3 o 24,4 metri in meno di 5 minuti. Infine, sempre per neutralizzare i campi minati, gli Avre e i Cet possono sparare la «vipera gigante», un nastro di 230 metri di lunghezza che si allunga sul terreno grazie a 8 piccoli razzi e porta decine di cariche esplosive che fanno detonare il 90 per cento dei tipi conosciuti di mine. In pochi minuti può essere «pulito» un corridoio lungo 185 metri e largo 7, quanto basta per il passaggio di un carro. Lo scontro sul terreno desertico si giocherà comunque sulla

Persone citate: Abrams, Centurion, Patton, Saddam Hussein

Luoghi citati: Francia, Iran, Iraq, Kuwait, Parma