Manager, dal grigio al verde scuro

Manager, dal grigio al verde scuro Milano Collezioni: in quattro giorni, le proposte degli stilisti per l'inverno Manager, dal grigio al verde scuro La moda maschile punta al futuro ma guarda al '68 il uomo in passerella. La " grande kermesse della moda maschile iniziata i giovedì scorso a Firenze LI al Pitti si è trasferita da ieri pomeriggio a Milano Collezioni, dove i maggiori stilisti presenteranno per altri quattro giorni, le proposte di prèt-àporter per l'autunno-inverno 1991-'92. Dal mattino alla sera, dal casual al rappresentativo, dall'abito da lavoro al tempo libero, niente resta inesplorato. La voglia di eleganza dell'uomo d'oggi è un dato ormai assodato e giustamente non stupisce neppur più; certo, per lui, molte volte si tratta solo di sfumature, di un bottone in più o in meno, di una tasca applicata anziché a taglio. E a dirlo sembrano sciocchezze. L'effetto tuttavia cambia, eccome. La moda maschile insomma, pur nella sua apparente staticità, si evolve e rinnova di continuo, ed è in definitiva più difficile di quella femminile, creata molte volte solo per stupire. Per l'uomo lo stile è una questione di dettagli non di stravolgimenti. E infatti su questi si accentrano l'attenzione e gli sforzi della quarantina di stilisti presenti alla più prestigiosa vetrina italiana. Sotto i riflettori tutti i temi di maggior attualità, con un occhio di particolare riguardo all'ecologia e al nuovo manager che, accanto al taglio sartoriale e raffinato, oggi pretende anche praticità, colore e scioltezza. La classe dirigente non si veste più in grigio e in blu, ma anche in verde scuro, in rosso prugna, in viola, in indaco e in petrolio e se si rivolge alle fantasie classiche, come i rigati, le quadrettature, il Principe di Galles, i fenestrati e i «pied-de-poule», le vuole rinnovate, con accostamenti cromatici che mischino i toni cupi con quelli più luminosi e delicati: grigi in diverse sfumature, toni pastello, gamme di marrone con tinte solari e calde, e «mélange» su fondi scuri, indefinibili. Per il tema ecologico, molto sentito, tutte le sfumature della terra, dai verdi ai marron, e fibre naturali e pregiate come lana, alpaca, mohair e cachemire mescolate alla seta o alla viscosa. Abbinamenti che tra l'altro permettono effetti di grande morbidezza. L'altra indicazione su cui quasi tutti gli stilisti concordano sta nelle proporzioni più contenute, nelle spalle leggermente arrotondate, nei fianchi più puliti e nel punto vita appena accennato, segnato talvolta, come nel caso di Valentino, da una martingala. Da Laura Biagiotti, che ha inaugurato ieri pomeriggio la manifestazione con una presentazione statica nella sua sede di via Montenapoleone, si respira aria inglese. Giacche, caban, parka e spolverini si appoggiano su pantaloni leggermente più stretti che nel passato; inserimenti di cachemire ammorbidiscono le flanelle e i tasmania degli uomini d'affari; le giacche sportive guardano alla vita dei clubs e si colorano di azzurri porcellana, di verdi bottiglia o muschio, di senape e di rossi che ricordano i campi da golf scozzesi. Per Enrico Coveri, lo stilista recentemente scomparso, l'uomo del prossimo inverno deve dare l'immagine del «grande freddo» attraverso cappotti avvolgenti e dall'aspetto pesante, ma in realtà leggerissimi e morbidi, deve abbinare il lusso alla praticità e al comfort. Ancora praticità e linee morbide per Romeo Gigli, lo stilista italiano che l'anno scorso in Francia è balzato ai primi posti dell'apprezzamento, e che da quest'anno proporrà una nuova linea per uomo e donna, denominata G Gigli, prodotta in collaborazione con la Stefanel. Valentino invece divide nettamente le due linee Couture per l'uomo e Oliver per i giovani. Rigorosa la prima e classica «spolverata di disinvoltura» la seconda. Rilancia il giubbotto in tessuto gommato e in nero lunare per un ritorno al futuro che riprenda anche le emozioni del '68, punta sul Nord nelle giacche alla tirolese, nei parka e nella maglieria che riprendono i temi norvegesi. Ricompaiono un po' ovunque capi in camoscio, bordature in cuoio, intarsi in pelle. Tiziana Longo Per l'uomo lo stile resta questione di dettagli, non di stravolgimenti. E i quaranta stilisti presenti a Milano ne indicane le linee di tendenza

Persone citate: Couture, Enrico Coveri, Gigli, Laura Biagiotti, Romeo Gigli, Tiziana Longo

Luoghi citati: Firenze, Francia, Galles, Milano