Una sera in discoteca a vele spiegate di Irene Cabiati

Una sera in discoteca a vele spiegate Domani al «Big» l'iniziativa organizzata da La Stampa in collaborazione con Equinoxe viaggi Una sera in discoteca a vele spiegate Ci saranno filmati inediti e protagonisti dell'avventura in mare Domani sera, al Big di corso Brescia 28, gli appassionati di vela incontrano alcuni dei protagonisti della velocità e dell'avventura in mare. La serata è offerta dalla Stampa e da Equinoxe Viaggi: la discoteca sarà traformata in un palcoscenico spumeggiante di blu per la proiezione di filmati inediti in Italia e per accogliere il racconto dei protagonisti di esaltanti esperienze. Si comincia con l'avventura della Dame du Canton, una giunca di 25 metri costruita in tek e bambù, su commissione del governo cinese, e affidata ad un equipaggio internazionale di velisti e scienziati. Lo skipper, Vincent Clouseau, commenterà le immagini della rotta di trentamila miglia attraverso il Mare della Cina, l'Oceano Indiano, il Capo di Buona Speranza e l'Oceano Atlantico fino a Parigi. La storia dei tre anni di esperienze umane e nautiche vissute a bordo della giunca aprirà il varco al racconto di alcuni partecipanti al Giro del Mondo. Al film di Gatorade, l'unica barca italiana al Giro, seguiranno le immagini della rotta di Charles Jourdan, il veliero dell'imprenditore piemontese Sandro Buzzi. Al suo fianco ci sarà lo skipper Alain Gabbay. Racconteranno come è nata la barca (un gioiello di tecnologia), descriveranno gli «scontri» con le balene, il passaggio a Capo Horn e come hanno salvato altri concorrenti che stavano per affondare. Bruno Peyron sarà invece l'ospite della velocità pura. In Francia è considerato quasi un eroe nazionale: appartiene al gruppo di sportivi, il cui maestro si chiama Eric Tabarly, per i quali la sfida con il vento e il mare è un fatto quotidiano. I francesi hanno ormai trasformato l'Atlantico in una grande pista su cui correre, mi¬ surarsi, sperimentare nuovi, costosissimi materiali. I multiscafi sono i mezzi più spericolati di questa sfida infinita: capaci di raggiungere velocità impensabili e suddivisi in tre grandi classi (75, 60 e 40 piedi) rappresentanto la più recente tappa della ricerca tecnologica nel campo dei materiali e del design. Lo scopo è sempre soltanto uno: vincere, battere record, avere meno danni allo scafo e alle attrezzature. L'ultimo grande exploit è di Florence Arthaud, la donna che ha attraversato l'Atlantico in 14 giorni, 10 ore, 8 minuti e 28 secondi, lasciando stupiti, ammirati e anche un po' invidiosi i suoi avversari di sempre, fra cui Bruno Peyron. Dice lo skipper: «Florence è riuscita a dimostrare di essere non soltanto una donna-skipper ma anche la migliore di tutti noi». Irene Cabiati In mare aperto con il vento in poppa

Persone citate: Bruno Peyron, Canton, Charles Jourdan, Eric Tabarly, Florence Arthaud, Horn, Sandro Buzzi, Vincent Clouseau

Luoghi citati: Francia, Italia, Parigi