Vista con 3 uomini a Canelli due ore prima del massacro
Vista con 3 uomini a Canelli due ore prima del massacro Nuova pista nelle indagini sull'assassinio delle due astigiane Vista con 3 uomini a Canelli due ore prima del massacro CANELLI DAL NOSTRO INVIATO Lunedì scorso Giovanna Barbero è stata vista due ore prima della morte con tre giovani. Erano le 22 e il gruppetto è stato notato di fronte alla stazione di Canelli, accanto alla Fiat 127 della ragazza parcheggiata nel piazzale male illuminato. Giovanna si è allontanata con i tre conoscenti o solo con uno di loro per raggiungere la casa dell'amica Maria Teresa Bonaventura? Se così fosse ci sono ora due persone che sanno chi ha ammazzato le due amiche e magari si stanno tormentando nel rimorso se rivelarlo o meno. Nonostante lo stretto e comprensibile riserbo che circonda le indagini a una settimana dal duplice delitto è questa l'ultima novità venuta alla luce. In queste ore il dottor Ercole Armato sostituto procuratore della Repubblica di Asti, il capitano Mariano Bardi comandante della compagnia di Canelli e il tenente Luigi Tarantino comandante il reparto operativo del centro astigiano stanno facendo il punto della situazione riesaminando ogni indizio e passando al setaccio tutte le testimonianze. Si sa inoltre che l'assassino ha lasciato qualche indizio sul corpo di una delle vittime (un capello? il filo del tessuto di una giacca, un frammento di pelle? che altro?) e questo spiega perché nei giorni scorsi durante l'audizione di amici, parenti e conoscenti delle due ragazze uccise, a sorpresa, abbia fatto la sua comparsa il medico legale. Il perito settore Agostino Gaglio avrebbe eseguito sui vari testimoni degli esami. Ma è altrettanto certo che fra le persone sentite fino a quel momento l'omicida non c'era (diversamente sarebbe già stato identificato e arrestato). Si cercano dunque ancora altri amici delle due ragazze. Amici magari di vecchia data, spariti e poi riapparsi a distanza di anni. Prende inoltre corpo l'ipotesi che il furgoncino con le tendine -, sequestrato dai carabinieri nel cortile della casa di Maria Teresa Bonaventura e portato nella caserma di Canelli per essere sottoposto a minuziosi controlli -, sia importante per le complesse indagini. Gli stessi inquirenti hanno ammesso di aver trovato nel furgone del materiale utile alle indagini, ma di più non hanno voluto aggiungere trincerandosi dietro il segreto istruttorio. Frattanto conferme e smentite si rincorrono. Ieri qualcuno aveva ipotizzato fossero scomparsi i materassi nell'abitazione dove viveva Maria Teresa Bonaventura che era incendiata lo stesso giorno dell'omicidio. La circostanza, poi rivelatasi infondata, sembrava avallare l'ipotesi che il duplice omicidio fosse avvenuto nella casa della Bonanventura e che l'assassino in questo modo avesse cercato di far sparire ogni traccia, perché i materassi potevano essere sporchi anche del suo sangue. In realtà i materassi non erano due ma uno solo e questo permaflex era sempre lì, semicarbonizzato. Ivano Barbiero
Persone citate: Agostino Gaglio, Amici, Ercole Armato, Giovanna Barbero, Ivano Barbiero, Luigi Tarantino, Maria Teresa Bonaventura, Mariano Bardi
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