I segreti di Nusco Peaks

I segreti di Nusco Peaks r >:;■:■; .;™s.< «ss;;.; ■:;-;:-hs mtmm SEGRETISSIMO -~i I segreti di Nusco Peaks IL momento, come si sa, è carico di presagi funesti. E quindi non è il caso di scherzarci troppo su. Ci ha comunque provato Cossiga, trovando il tempo di sdrammatizzare tra un annuncio di dimissioni e l'altro. Ma il suo tentativo è purtroppo caduto nel vuoto. E pensare che la battuta, per una volta, era proprio buona. Perché al commissario dell'Inquirente che gli rammentava di quel piccolo conto ancora da sistemare con Gladio, ha risposto con prontezza: Segni! Ma il figlio di quel primo Presidente isolano si è subito risentito. Ed ha dato le dimissioni, sbattendo la porta con nuragica freddezza. Meglio quindi lasciar perdere. Perché, evidentemente, gli influssi malefici di Saddam (uno invece che si diverte a predere il mondo intero per il Kuwait) sono giunti negli strati bassi dell'atmosfera. E costringono metà Italia a funzionare a targhe e spiriti alternati. Per cui se un giorno si ride in Gallura, si può star sicuri che all'indomani tocca alla Barbagia. Riducendo i fatti nostri ad una piccola storia di eroici tamburini sardi che gareggiano nel far trincea contro gli odiati maestrini dalla penna rossa. E ne sa qualcosa Garrone Occhetto che, appollaiato tra i rami della quercia, non riesce più a compiere una buona azione. Tipo quella di far attraversare la strada al solito vecchietto. Che, anzi, fa di tutto per attraversarla a lui. Continuamente. Per cui, a ragione od a tortorella, non sa più che pesci pigliare. Soprattutto in vista di un congresso che dovrebbe sancire definitivamente la svolta. Ed il taglio totale con Togliatti e con tutti gli spalloni gonfiati del passato che, summa cura gladio, si dice addirittura si siano deliziati a giocare a Mosca cieca con gli americani. Ma tornando al tema iniziale, a quello cioè che riconosceva nell'oggi un momento in cui la voglia di sorridere va scemando di giorno in giorno, c'è da riconoscere tuttavia che non tutti vanno messi nello stesso calderone. 1 Andreotti ad esempio. Le I cui doti di umorista di razza gli hanno immediatamente procurato un ingaggio a CrèmeCaramel. In prima serata, al sabato sera, al posto di Baudo. Con repliche alla domenica mattina, subito dopo la messa che, si sa, non ha mai avuto spunti di grande ilarità. Con la conseguenza che tutta la politica italiana, per esorcizzare i venti di guerra, ha deciso di scegliere la tv come antidoto al domani. De Mita, ad esempio, ha appena consegnato le pizze di Nusco Peaks, uno sceneggiato a puntate che, si dice, sarà il giallo più giallo dell'anno. Cariglia ha invece preferito un'apparizione straordinaria in Chi l'ha visto nella parte dello scomparso. Craxi ha scelto Radio Londra, il mono talk show girato a taglie forti in via Del Corso. La Malfa ha puntato su Quark e sul misterioso mondo dell'edera rampicante. Ed Altissimo si è deciso a fare un programma verità, dal titolo Telefonino cellulare giallo, che tratterà della optional che un uomo di successo deve sempre avere con sé: dall'abbronzatura portatile, al sorriso estraibile. Chiaro che in una situazione del genere la corsa all'audience può farsi frenetica e provocare la fine. anticipata della legislatura. Ma sono i rischi che la società dei media comporta. Perché c'è una parte d'Italia che, pur di arrivare almeno a Blob o a Striscia la notizia, è disposta a tutto. Anche ad iscriversi alle Leghe. Dal momento che Bossi promette di distruggere Roma, viale Mazzini e Bruno Vespa. A proposito del quale, oltre al noto detto Che Saddam fa per campa, oggi si può tranquilla mente aggiungere: T'Hussein na cosa grandepe' mme... ulla-

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