Il colosso «Eastern Airlines» è arrivato al terminal

Il colosso «Eastern Airlines» è arrivato al terminal Il colosso «Eastern Airlines» è arrivato al terminal Una delle più vecchie compagnie aeree Usa costretta a chiudere per bancarotta Scalata a Continental Pesenti rafforza Pirelli La Eastern Airlines, una delle maggiori e più vecchie compagnie aeree americane, è arrivata al terminal: venerdì sera ha cessato tutti i voli, ha invitato i 18 mila dipendenti a non presentarsi più al lavoro ed ha lasciato aperti solo gli uffici prenotazioni per il rimborso dei biglietti già pagati; per questo utilizzerà gli ultimi 50 milioni di dollari rimasti in cassa. Dopo una lunga lotta contro le difficoltà economiche crescenti, due anni di amministrazione controllata e uno sciopero del personale tecnico che durava ad oltranza dal marzo '89, la compagnia fondata con il nome di Norlh American Aviation nel 1928 quasi contemporaneamente a Twa, Pan Ani, United, American si è arresa davanti ad una perdita giornaliera che aveva toccato i tre milioni di dollari e ad oltre un 1,4 miliardi di dollari di debiti nei confronti dei fornitori. Le difficoltà della Eastern, che è oggi, dopo vari tagli (tra l'altro ha venduto il suo collegamento «shuttle» tra New York e Washington al costruttore Donald Trump) all'ottavo posto tra le compagnie Usa, sono cominciate in seguito alla deregulation del trasporto aereo decisa da Carter nel '78; secondo gli analisti il management non fu in grado di reagire con iniziative aggressive al nuovo clima di feroce competizione che si era instaurato negli Usa; proprio una nuova compagnia-meteora, la People Express, nata per effetto della deregulation, contribuì in maniera decisiva a mettere alle corde la Eastern scatenando proprio sulle principali linee della compagnia di Miami, quelle Nord-Sud lungo la costa orientale degli Stati Uniti, una implacabile «guerra» a base di tariffe supersconlatc che sottrassero alla rivale una grossa parte del traffico. La vicenda ò esemplare del clima creato negli Usa dalle nuove norme sull'aviazione commerciale: la People Express crebbe in pochi mesi fino a sfidare le vecchie e solide compagnie americane, creò un nuovo modo di viaggiare, quello dei saccopelisti del cielo che accettavano condizioni magari più che spartane pur di spendere poco, salvo poi a sgonfiarsi come un pallone, fallire e sparire completamente dalla scena. Dopo le prime difficoltà la società passò nelle mani del raidcr Frank Lorenzo, che nel frattempo aveva acquisito anche la Continental per costituire il gruppo Texas Air; già allora Lorenzo aveva chiesto la protezione dell'articolo 11 della legge fallimentare Usa attuando licenziamenti e riduzioni di stipendio. Questo provocò un duro braccio di ferro con i dipendenti, in particolare con i tecni- ci di terra, che praticamente non ò mai cessato; alcuni tentativi da parte dei piloti e dei manager di prendere il controllo della società erano sempre falliti per l'intransigenza di Lorenzo. Il colpo di grazia è arrivato ad agosto, dopo l'invasione del Kuwait e il raddoppio, nel giro di pochi giorni, del costo del carburante. Un evento che ha creato problemi a tutte le compagnie ma che ha avuto un effetto disatroso su quelle più fragili; un mese fa anche la Continental, ormai abbandonata da Lorenzo, aveva chiesto l'applicazione dell'articolo 11 e infine due settimane fa era stata la volta della Pan Am. Tra i creditori della Eastern ci sono, tra gli altri, i grandi costruttori di aerei, come Boeing e Airbus, di motori come General Electric e Pratt and Whitney, alcune banche e il fondo pensioni dei dipendenti. Le MILANO. Leopoldo Pirelli ha un altro importante alleato nella corsa alla Continental: Giampiero Pesenti. Attraverso una controllata estera dell'Italmobiliare, l'imprenditore bergamasco ha acquisito una partecipazione del 3% della casa tedesca di pneumatici pagandola circa 64 milioni di marchi, oltre 48 miliardi di lire. La notizia ò contenuta nella semestrale relativa al periodo aprile - settembre 1990 della holding di Pesenti che sarà a disposizione degli azionisti a partire da domani, come annunciato dalle inserzioni apparse ieri sui quotidiani. Pesenti, dunque, si aggiunge agli altri compagni di cordata già usciti allo scoperto, ossia Mediobanca e Jody Vender con la Sopaf, che hanno acquistato entrambi per circa 100 miliardi una quota pari al 5% che, tra 1' altro, rappresenta il tetto di possesso azionario consentito dallo statuto della Continental. Proprio il documento statutario sarà al centro dell'attenzione nell'assemblea straordinaria della casa tedesca, convocata per il 13 marzo su richiesta di Alberto Vicari, un professionista tedesco di origine italiana, a nome di un gruppo di piccoli azionisti proprietari di un altro 5%. Obiettivo dichiarato di Vicari e dei suoi rappresentati ò quello di costringere la società a compiere una scelta definitiva: unirsi a un partner estero, come ad esempio Pirelli, oppure sancire l'indipendenza futura del gruppo di Hannover elevando al 75% il «quorum» assembleare per l'abolizione della clausola che limita al 5% il diritto di voto per ogni socio. Stamane, per la preparare 1' assemblea che potrebbe spianare la strada al gruppo italiano, si riunisce ad Hannover i! consiglio di sorveglianza della Continental. possibilità che i creditori possano essere pagati dipende in gran parte dall'atteggiamento delle altre compagnie nei confronti dell'eredità della Eastern; sembra vi sia un certo interesse di Delta, United ed American per le linee ora rimaste libere; la American, in particolare, ne ha già chieste alcune; anche i 190 aerei sono un grosso patrimonio ma il fatto che molti di essi siano dei vecchi B-727 che consumano molto carburante e che questo resti caro ne diminuisce notevolmente il valore. Infine il brusco calo dei paseggeri sulle linee internazionali provocato negli ultimi giorni dai combattimenti nel Golfo potrebbe consigliare alle altre compagnie di restare per il momento alla finestra anche nella prospettiva di raccogliere in seguito i cocci della rivale con poca spesa. Vittorio Ravizza

Persone citate: Alberto Vicari, Donald Trump, Frank Lorenzo, Giampiero Pesenti, Jody Vender, Leopoldo Pirelli, Pesenti, Pratt, Vittorio Ravizza