Mondonico sul suo palcoscenico

L'allenatore del Toro torna a Bergamo, dove portò la squadra in Europa L'allenatore del Toro torna a Bergamo, dove portò la squadra in Europa Mondonico sul suo palcoscenico «Atalanta in Coppa, valeva uno scudetto» TORINO. Si celebra il ritorno a casa di Emiliano Mondonico. Porta il Toro, domani, nella sua Bergamo, dove con l'Atalanta ha ricevuto applausi e la consacrazione europea con le applaudite presenze in Coppa Uefa. «Certamente è un periodo della mia vita che ricorderò sempre con piacere, ma non è il caso di farne un romanzo. A ben pensarci, a Bergamo mi hanno visto pochissimo. Abitavo ancora a Rivolta dAdda, dove sono nato. Nei giorni di allenamento facevo quindici chilometri e mi fermavo a Zingonia, solo una domenica su due andavo a Bergamo per la partita. Trenta chilometri. Mi vedevano di schiena, in panchina, quelli della tribuna... Ecco, magari in città andavo a far compere. La frequentava di più mia moglie, che si forniva a Bergamo per il suo negozio di Rivolta. Finita anche questa storia». Il tecnico del Torino non è uno smitizzatore per scelta, o per professione. Semplicemente, lo infastidiscono molto le iperboli, i sogni, le ipotesi e le fantasie. Piedi per terra e vai. «Al punto che non sarà un caso - ricorda - se sono finito da allenatore nelle squadre che mi hanno avuto come giocatore. Cremonese, Atalanta e Torino. Ammetto che al momento delle offerte loro e delle scelte mie, il fatto di aver già vissuto in un CALCIO FLASH Legittima l'amnistia per Paolo Casarin ROMA. Il ministero del Turismo e Spettacolo ha giudicato legittima la procedura seguita dalla Fcdercalcio per la concessione dell'amnistia a Paolo Casarin per le sue funzioni di designatore arbitrale, rispondendo alle questioni sollevate dall'esposto di Renato Corsini. Il Coni avrebbe infatti autonomia per organizzare uno specifico sistema di giustizia e lo stesso principio di autonomia si applica alle federazioni sportive. Quattro anticipi oggi in serie C2 Programma e arbitri dei quattro anticipi odierni in C2 (ore 14,30): girone B: Leffe-Cittadella (Morello), Ospitaletto-Centese (Contu); girone D: AstreaSangiuseppese (Grimaldi), Ostiamare-Potenza (Bonfrisco). Milan, Donadoni forse in panchina MILANO. La pubalgia che affligge Donadoni ormai da alcuni mesi gli ha concesso un po' di tregua: ieri il rossonero ha potuto allenarsi e domani potrebbe andare in panchina. Il suo posto in squadra sarà preso da Stroppa, con Ancelotti sulla fascia sinistra, mentre Rijkaard comanderà il centrocampo. Inter, Pellegrini ha sgridato Berti MILANO. Novità per San Siro: ieri è stata completata anche la rizollatura delle fasce laterali del manto erboso. Contro il Lecce Trapattoni schiererà la formazione tipo con Battistini mediano e Berti in posizione più avanzata. Il centrocampista, che è stato invitato dal presidente Pellegrini a impegnarsi maggiormente, promette un'Inter arrembante contro i pugliesi. Anche sette donne al corso allenatori FIRENZE. Ci saranno anche sette donne tra i 31 partecipanti al corso per allenatori di terza categoria, con specializzazione per il calcio femminile, da lunedì a Coverciano. Tra le sette donne iscritte figurano alcune protagoniste del calcio femminile degli ultimi anni. Prima tra tutte, Elisabetta Vigiiutto, plurivincitrice di campionati italiani, Mundialito e Coppa Italia, 109 presenze in maglia azzurra. C'è poi la veneziana Carolina Morace, quattro scudetti e 84 presenze in nazionale. E ci sono due straniere da anni in Italia: la danese Augustesen (5 scudetti) e la spagnola Sanchez Freire (8 scudetti). LA FORMAZIONE uomini speciali. Amano la natura, una libertà personale che non è mai prepotenza, un modo di vivere aperto e sincero. Forse è tutto questo che ha stabilito un rapporto fra di noi». «Anche perché - sottolinea Mondonico - non si può essere mai sicuri che un atleta diventi un buon calciatore se prima non è un uomo. Stromberg prima è un uomo». Gli ricordiamo che anche Gigi Radice la pensava così, al punto da «cancellare» chi lo tradiva. «Radice è stato mio allenatore, sono fra quelli che l'hanno deluso se non tradito. Ho capito dopo». Radice «cancellò» presto Muller, lei dimostra maggiore pazienza. «Se cerco di offrirgli comprensione, non è solo per il presente. Mi piacerebbe che questa esperienza nel Toro servisse almeno a lui». Una missione? «Non esageriamo. Ma sia chiaro che il motivo economico non conta. Non lo seguo perché, semplicamente, è un capitale della società». Adesso, per Mondonico, il revival bergamasco. Di nuovo Policano e Benedetti fuori per squalifica. I problemi non finiscono mai. «Calma, in undici giochiamo sempre. Il Toro è giovane, ha vocazioni offensive. Poi magari si sbaglia, si rallenta. Nessun segreto. Ormai ci conosciamo bene». Bruno Perucca ngerà la squadra