Tir anche la domenica contro gli speculatori di Flavia Amabile

Tir anche la domenica contro gli speculatori Tir anche la domenica contro gli speculatori Scatta l'allarme prezzi, zucchero a 4000 lire il chilo a Roma ROMA. Negozi e supermercati giorno dopo giorno tornano alla normalità: dopo essersi svuotati di alcuni generi alimentari si svuotano lentamente anche dei clienti. Rimane, però, l'allarme distribuzione. Proprio per assicurare l'arrivo dei prodotti alimentari agli esercizi, i Tir circoleranno, in via eccezionale, anche domani sulle autostrade e strade d'Italia. E rimane l'allarme prezzi. Ieri a Roma lo zucchero è stato venduto anche a 4 mila lire al chilo. Per questo, sono al lavoro diversi osservatori: quello dell'Unioncamere provvedere ad effettuare ogni settimana un'indagine campionaria sulle scorte e sui prezzi dei generi di largo consumo. La Coop, invece, ha deciso di bloccare i prezzi in tutti i suoi punti di vendita per i prossimi dieci giorni. L'asso Gpl (l'associazione che riunisce tutte le aziende private del settore) ha definito i prezzi massimi da applicare sulle bombole di gpl per conse¬ gna franco negozio dettagliante: 16.250 lire per le bombole da dieci chili, 24.375 per le bombole da 15 chili e 43.450 lire per le bombole da 25 chili con propano. Tutti i prezzi comprendono già l'Iva, ma non i costi di consegna a domicilio. Sempre sul fronte energetico, sarà in vigore fino al 31 dicembre di quest'anno la maggiorazione di 5 lire al litro del prezzo della benzina destinata ad incrementare il margine unitario dei gestori delle pompe di benzina. E' quanto emerge dalla delibera del Cip (Comitato interministeriale prezzi) del 15 gennaio, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 17 gennaio. All'opera anche la guardia di finanza e una decina di numeri «antispeculazione» che stanno permettendo di portare alla luce gli episodi di sciacallaggio che, inevitabilmente, si stanno verificando in tutt'Italia. Per le Fiamme gialle la situazione è tranquilla: su oltre cin¬ quemila controlli effettuati, sono state riscontrate tre irregolarità. Denunciato anche un altro negoziante. Si tratta di Felice Andricciola, di 38 anni, proprietario del supermercato «Gamma» di Lamezia Terme che ha rifiutato la vendita al pubblico di zucchero, nonostante disponesse nel deposito del supermercato di cinque quintali di merce. Lo zucchero è stato sequestrato dai militari e per il gestore il reato contestato è stato di manovre speculative su merci. La pena che rischia ò la sospensione dell'autorizzazione amministrativa per la vendita al pubblico. Nel frattempo, altri quattro numeri «antispeculazione» sono stati istituiti. Due da Confesercenti e Adoc (Associazione difesa e orientamento consumatori): 06/4819028-4742608. E altri due dalle Acli: 06/5840486-02/48302611. In campo, poi, è sceso anche il prefetto di Roma, Alessandro Voci, che ha minacciato di colpire con la chiusura dell'esercizio e, nei casi gravi, con il ritiro della licenza, le speculazioni nei negozi della capitale. La situazione, comunque, sta tornando tranquilla. Nei negozi sono comparse le prime locandine della Confesercenti che invitano i consumatori alla calma, a non lasciarsi prendere dal panico negli acquisti. Per quel che riguarda gli accaparramenti - riassume il presidente dell'associazione, Gianluigi Bonino - «il massimo dell'isteria è stato raggiunto martedì 15, per poi calare progressivamente nei giorni successivi. Non ci sono più segnalazioni di accaparramenti». Ancora qualche problema, invece, per i prezzi. In particolare, per lo zucchero su cui vengono segnalati aumenti dalle 100 alle 250 lire al chilo all'ingrosso. Con ripercussioni rilevanti sui prezzi al dettaglio. «Un altro dato preoccupante è la distribuzione - continua Bonino -. Gli scaffali in molti casi rimangono vuoti perché i commercianti hanno lavorato al normale ritmo di approvvigionamenti. La corsa agli acquisti ha messo in crisi questo sistema e ha creato buona parte della psicosi». Il presidente della Confesercenti tiene, invece, a ribadire che non c'è alcun problema di scorte per qualsiasi tipo di prodotto, alimentare e non. E che, in realtà, le conseguenze della guerra del Golfo sull'economia italiana non saranno immediate. «Indubbiamente, i consumatori ora sono più tranquilli. Quello che pochi hanno capito, però, è che per l'Italia i veri problemi inizieranno solo al termine della guerra. Perché la follia di questi giorni scatenerà una serie di rincari a catena e, di conseguenza, l'inflazione a fine '91 aumenterà di circa un punto». Flavia Amabile

Persone citate: Alessandro Voci, Bonino, Gianluigi Bonino

Luoghi citati: Confesercenti, Italia, Lamezia Terme, Roma