I'ordine di Pasquarelli

I/ordine di Pasquarelli I/ordine di Pasquarelli «Telegiornalipiù controllati per non alimentare il panico» ROMA. Alla Rai si cambia. Il direttore generale, Gianni Pasquarelli, «ha indicato ai direttori delle testate televisive e radiofoniche alcuni criteri operativi riguardanti la linea editoriale dell'azienda». «Le testate televisive e radiofoniche - spiega una nota - sono chiamate a fornire un'informazione tempestiva, completa ed equilibrata degli avvenimenti anche attraverso l'allargamento degli spazi informativi qualora si presenti una reale necessità». I telegiornali-fiume in occasione prima della crisi e poi della guerra del Golfo, vanno cioè meglio controllati e disciplinati. Questo almeno sembra il senso dell'iniziativa del direttore generale Pasquarelli. «Compito del servizio pubblico - aggiunge la nota - è quello di dare una informazione capace di approfondimento e analisi ma attenta a non suscitare inutili allarmismi. Il particolare impatto dell'informazione radiotelevisiva sull'opinione pubblica richiede una ancor più rigorosa attenzione nella verifica delle notizie e delle fonti». Pasquarelli, dopo le recenti polemiche, ha deciso insomma di dare il segnale di una inversione di tendenza e ha annunciato che nei prossimi giorni convocherà la conferenza dei direttori di testata «al fine di rendere possibile il costante coordinamento operativo che eviti ingiustificate modifiche al palinsesto e che dia concretezza alla strategia unitaria in campo informativo». La decisione di Pasquarelli sembra ritagliata quasi per intero sulle critiche avanzate martedì dal socialista Ugo Intini. «La televisione - aveva osservato Intini - va gestita con maggiore prudenza rispetto ad altri strumenti di comunicazione: non è concepibile generare panico ingiustificato nella parte più sprovveduta dell'opinione pubblica. E sulle vicende del Golfo la Rai sta contribuendo a creare panico».

Persone citate: Gianni Pasquarelli, Intini, Pasquarelli, Ugo Intini

Luoghi citati: Roma