Terzo uomo e non gli dispiace

Il nuovo Schillaci: prima i gol mondiali, ora spalla di Baggio e Casiraghi Il nuovo Schillaci: prima i gol mondiali, ora spalla di Baggio e Casiraghi Terzo uomo e non gli dispiace «Tutti insieme in azzurro» Atene, azzurri battuti in amichevole Che figura in Grecia la Under di Molami Gli avversari (in 10) segnano all'80' Soltanto 25 gli spettatori paganti TORINO. Da egoista, come lo sono quasi tutti i grandi goleador, ad altruista. Salvatore Schillaci capisce e si adegua. Prima di diventare l'eroe del mondiale, pensava solo ad inquadrare nel mirino la porta avversaria, ora guarda anche i compagni smarcati. E li serve con assist puntuali, da eccellente rifinitore. Una qualità, non nuova, in evoluzione, una metamorfosi che Giampiero Boniperti ha sottolineato nei giorni scorsi mentre tutti celebravano la goleada di Casiraghi e Baggio a Pisa. Anche l'ex presidente bianconero, nato centravanti e vincitore di un titolo di capocannoniere agli esordi nella Juventus, con gli anni si trasformò in raffinata mezz'ala. Non è il caso di Schillaci, ma c'è qualche analogia. I piedi buoni, e non solo per tirare, il bomber palermitano li aveva già prima, sebbene Gigi Maifredi sostenga che, sotto la sua guida, Totò sia migliorato moltissimo tecnicamente: «Si muove meglio, a tempo, ed essendo marcato in maniera speciale, favorisce gli altri. Questa si chiama intelligenza calcistica». Pur riconoscendo i meriti di Maifredi, ricordiamo che nella scorsa stagione, quando al suo fianco Zoff piazzò stabilmente Casiraghi, Schillaci giocò di più in funzione della squadra e meno per sé stesso. Dopo Roma '90 è diventato l'uomo da fermare ad ogni costo. La sbornia di gloria da smaltire e lo stress da immensa popolarità, hanno reso difficile il suo ritorno a... terra. I problemi fisici, la crisi del gol, un brusco risveglio da una bella favola vissuta nella realtà. Schillaci sa di appartenere alla storia ma ha voltato pagina. E tutto è rientrato nella normalità grazie ai risultati ottenuti dalla Juventus malgrado la miseria di sei centri, quattro in campionato e due in Coppa delle Coppe, di Totò. «Pochi, davvero pochi per il re del mondiale ma sempre meglio di niente», sospira Schillaci ad Orbassano mentre Baggio lo sfotte affettuosamente, anche per sdrammatizzare l'atmosfera un po' tesa per le notizie minacciose che arrivano dal Golfo Persico: «Vai in Iraq a sparare con la... lupara». Schillaci sorride, ma subito si fa serio: «La guerra è una macchina terribile e in questo momento, pensando alle madri italiane che hanno un figlio laggiù, è difficile parlare di calcio». Ci riesce con un po' di fatica: «L'anno scorso ero solo davanti e inventavo io le situazioni da gol, adesso siamo in quattro e posso dialogare, tanto più che gli avversari, avendo paura di me, lasciano spazi a Casiraghi, Baggio e Haessler». Non invidia Casiraghi, anzi tifa perché il partner «con i suoi SPORT FLASH CALCIO ■ara Ceccarini arbitrerà Juve-Genoa ROMA. Gli arbitri di domenica. Atalanta-Torino: Nicchi; Bari-Cagliari: Bazzoli; Bologna-Napoli: Magni; Fiorentina-Cesena: Cesari; Inter-Lecce: Longhi; Juventus-Genoa: Ceccarini; Parma-Milan: Sguizzato; Roma-Pisa: Frigerio; Sampdoria-Lazio: Beschin. SERIE B: Ascoli-Reggiana: Pezzella; Avellino-Cremonese: Coppetelli; Brescia-Barletta: Bruni; Cosenza-Salernitana: Mughetti; Foggia-Reggina: Felicani; Verona-Taranto: Cardona; Messina-Ancona: De Angelis; Modena-Udinese: Quartuccio; Padova-Lucchese: Fucci; Triestina-Pescara: Luci. MILAN on» Rinviata la firma di Rijkaard MILANO. E' stata rinviata la firma del rinnovo del contratto del rossonero Rijkaard per gli impegni dell'amministratore delegato Galliani, a Napoli come vice presidente della Lega. Comunque il nuovo accordo triennale è già stato definito in ogni dettaglio. Oggi amichevole (14,30) a Malnate contro la Pro Patria. SERIE C n ufi Le date dei recuperi in C/1 e C/2 FIRENZE. La Lega ha disposto, con inizio alle 14,30, i seguenti recuperi. Mercoledì 23, C/2 girone A : Cuneo-Pontedera; DerthonaMassese; Girone «D»: Castel di Sangro-Turris. Domenica 27, C/1, girone A: Como-Empoli; Spezia-Chievo; C/1, girone B: SiracusaCampania. Mercoledì 30, C/2, girone A: Cuneo-Sarzanese. FORMULA 1 mn La nuova Ferrari va forte LE CASTELLET. La nuova Ferrari 642 condotta da Jean Alesi ha ottenuto il miglior tempo dopo due giorni di prove al «Paul Ricard». Il francese ha percorso 82 giri dimostrando che la vettura va già forte, anche se ha ancora problemi di gioventù. Alesi ha anche girato con la monoposto con sospensioni attive, mentre Prost ha fatto test di motore con la 641. Oggi i due piloti si scambiano le vetture. I tempi: Alesi (Ferrari 642) l'5"97, Prost (Ferrari 641) l'6"40, Gachot (Jordan) l'6"63; Alesi (Ferrari sosp. attive) l'7"29, Comas (Ligier) l'7"72, Morbidelli (Minardi Ferrari) 1 '7"78, Capelli (Leyton Umor) l'8"29, Martini (Minardi Cosworth) l'8"20, Pirro (Dallara Judd) l'8"39, Lehto (Dallara Coswort) l'10"39. HOCKEY GHIACCIO wmmm Prima sconfitta del Milano Saima Nella 33a giornata della serie A di hockey ghiaccio il Bolzano Lancia ha inflitto la prima sconfitta alla capolista Milano-Saima, battuta in casa per 0-6. Gli altri risultati: Brunico-Fassa 1-4, AllegheDevils Mediolanum 3-6, Fiemme-Cortina 4-2, Varese-Asiago 9-4. TENNIS ma ii ii Lendl e McEnroe al torneo di Milano MILANO. Al «Muratti Time», il più importante torneo italiano indoor di tennis parteciperanno diversi fuoriclasse. Saranno infatti in gara, dal 4 al 10 febbraio al Forum di Assago, Lendl, gli statunitensi MecEnroe, Chang e Krickstein, lo jugoslavo Ivanisevic, i sovietici Chesnokov e Cherkasov e lo svizzero Hlasek. Al torneo parteciperanno 32 giocatori, 25 direttamente da «entry list», quattro dalle qualificazioni e tre da «wild card». Una delle «wild card» sarà tenuta a disposizione di Boris Becker, un'altra è per Cane. A 38 ANNI marnamt L'argentino Vilas torna alle gare BUENOS AIRES. L'argentino Vilas, 38 anni, ha confermato che tornerà all'attività professionistica dopo oltre un anno. Martedì Vilas ha giocato una gara di esibizione contro Noah, vincendo 7-6, 7-6. PUGILATO mm Umberto Branchini pronto a lasciare MILANO. Umberto Branchini, 76 anni, manager di Damiani, deciderà, dopo una riunione con i suoi collaboratori, se lasciare o no la direzione della sua scuderia. Gli subentrerebbe il figlio Adriano in società con l'istruttore Elio Ghelfi che sta per ottenere la licenza di procuratore. La decisione non prima del tentativo di riconquista del mondiale Wbo dei pesi piuma da parte di Maurizio Stecca contro il dominicano Reyes, il 26 a Sassari. gol ci faccia compiere un salto di qualità e conquistare lo scudetto». E vedrebbe bene il trio bianconero in Nazionale: «Farebbe comodo a noi, che ci conosciamo a memoria, e alla Juventus. Ma per rispetto ai colleghi delle altre squadre, tocca al et Vicini scegliere, non a me». Due gare consecutive al Delle Alpi, con Genoa e Parma, a cavallo del giro di boa, offrono alla Juventus l'occasione di andare in fuga? «Non sarà facile, ma dobbiamo sfruttare al massimo il calendario: con il punto perso incredibilmente contro il Cagliari saremmo soli in testa, ora non possiamo più concederci il lusso di buttarne altri», taglia corto Schillaci che domenica guiderà la stessa squadra di Pisa, con la variante di Luppi per lo squalificato De Marchi. Controllato in modo duro, da avversari che raddoppiano la marcatura, diventa più difficile segnare anche se Totò non ha perso il vizio. «Non ho cambiato ruolo, né intendo farlo e mi auguro, in futuro, di essere meno sorvegliato e di trovarmi nella situazione dei miei compagni. Forse, per alcuni, è preferibile giocar male e segnare, invece il gol non è tutto». Non rinuncia ad andare a bersaglio ma sa che un passaggio decisivo può valere quanto un gol. Bruno Bernardi ATALANTA ATENE. Venticinque spettatori paganti: l'amichevole tra le nazionali Under 21 di Grecia e Italia cade nel disinteresse più completo, fors'anche per il ricordo recente di un incolpevole spettatore colpito da un razzo mortale. Manca dunque la «cornice» e gli azzurrini si perdono malamente, subendo una dura lezione agonistica dagli avversari. La Under di Maldini arranca per tutto il primo tempo subendo le iniziative avversarie. E nella ripresa, proprio quando la partita sembra mettersi bene anche grazie a una decisione arbitrale che lascia in dieci i greci espellendo Kalpakis (69'), subisce il gol della sconfitta. Neppure la presenza di tribuna di Azeglio Vicini serve come stimolo, tant'è vero che degli italiani nessuno riesce a mettersi in luce adeguatamente. Anche l'osservato speciale Meili appare spesso sottotono. A completare il malinconico quadro arrivano poi gli infortuni di Albertini (ferita lacero-contusa alla tibia destra) e Maniero (distorsione al malleolo destro). Insomma, per la squadra di Maldini una brutta serata. Tatticamente gli azzurri soffrono sin dall'inizio l'astuzia degli avversari che insistono nell'azione sulla fascia destra per poi aprire a sorpresa il gioco nella parte opposta. L'inizio dei greci è spumeggiante e dopo Sei gol. Schillaci a segno quattro volte in campionato e due in Coppa Coppe appena 2' Karassavidis si libera bene ma tira male. E così si prosegue, quasi a senso unico con gli italiani che solo raramente riescono ad affacciarsi nella metacampo avversaria. Sul finire del tempo l'unica, vera occasione azzurra grazie a un'intuizione di Buso, bravissimo, nel lanciare di esterno in verticale Albertini. Ma il centrocampista, solo davanti a Karagiannis, invece di tirare, cerca l'impossibile assist per Melli anticipato da un difensore. Nella ripresa la sofferenza azzurra pare scemare, tanto più dopo che i greci rimangono in dieci per l'espulsione di Kalpakis. Invece all'80' Georgiadis approfitta di un «liscio» di Rossini per mettere in rete di piatto destro. E tre minuti dopo Donis con un colpo di testa su cross dalla destra, fallisce di poco il raddoppio. [r. s.] Grecia: Karagiannis; Pavlopoulos (44' dodontzakis), Athanassiadis; Apostolou, Kalpakis, Zagorakis; Alexoudis (79' Georgiadis), Costis (61' Lagonikakis), Domis, Karassavidis (72' Sapountizis), Kassapis. Italia: Antonioli; Malusci, Rossini; Monza (46' Sordo), Baggio, Verga; Lantignotti (56' Orlando), Albertini (70' Negro), Melli, Corini, Buso (56' Maniero, 83' Favalli). Arbitro: Jokic (Jugoslavia). Rete: 80' Georgiadis.