Questa è un'Italia che lega davvero bene

A Napoli la rappresentativa guidata da Bigon riesce a divertire e batte nettamente i rivali britannici A Napoli la rappresentativa guidata da Bigon riesce a divertire e batte nettamente i rivali britannici Questa è un'Italia che lega davvero bene Van Basten e Careca, gol di classe Di Simeone nella ripresa la terza rete NAPOLI DAL NOSTRO INVIATO Sul campo dove l'Argentina delle mezze figure carpì agli azzurri dello sbadato Vicini la finalissima mondiale, la nostra rappresentativa di Lega è tornata alla vittoria dopo quasi ventisette anni. Ne ha fatto le spese la selezione inglese (in realtà una mista Arsenal-Liverpool con due estranei) che s'è battuta con caparbietà e dignità, in qualche occasione addirittura con furore, contribuendo a regalare spiccioli di serietà a una partita .ihe non poteva svolgersi nel giorno più sbagliato. Una scelta sfortunata. Sugli spalti quindicimila coraggiosi hanno sfidato il vento gelido, evento raro da queste parti, e hanno dimenticato per qualche ora le ansie della guerra annunciata. Ma c'è da ricordare che gli organizzatori avevano distribuito gratuitamente parecchie migliaia di biglietti, alcuni dei quali sarebbero finiti nelle mani degli immancabili bagarini. E poi c'era la diretta tivù... A sorpresa Bigon, il tecnico della nostra selezione, ha schierato nell'undici di partenza Aldair al posto di Branco, che benissimo non stava, e Bianchi in luogo di Lentini per consentire all'interista di rientrare anzitempo negli spogliatoi e volare in serata a Milano in compagnia di Matthaeus e Van Basten. Per la gioia di Trapattoni e Sacchi. E poi non veniteci a dire che le società hanno collaborato con sollecitudine all'iniziativa della Lega di cui fanno parte. Un mezzo autogol, se permettete, come dimostrano anche i tanti e ingiustificati (!) forfait dei giorni precedenti. Aspettavamo alla prova l'inedita coppia Careca-Van Basten e i due non hanno tradito l'attesa dopo aver faticato un poco per trovare la necessaria intesa: nel volgere di 100 secondi, a metà del primo tempo, hanno firmato le due reti che hanno impresso la svolta al match. L'occasione è servita all'attaccante milanista per CHIETI Per scorrettezze e abb gustare la soddisfazione del gol dopo due mesi di digiumo; suo il primo lampo con un tiro al volo dall'interno dell'area dopo che il portiere Southall aveva ribattuto con bravura una conclusione di Careca. Questo al 25'. Due minuti più tardi il brasiliano del Napoli, che in precedenza non aveva sfruttato un delizioso assist dell'olandese, ha infilato in velocità l'allegra difesa inglese (che pena l'ex gigliato Hysen) e ha fatto centro con un preciso diagonale. Due a zero per gli azzurri in maglia bianca, autori di bei ricami a metà campo dove Mickailicenko e Matthaeus, sorretti da Bianchi, non si sono tirati da parte. Anzi. Ma il risultato sarebbe stato diverso se Limpar (ricordate lo svedesino ceduto dalla Cremonese all'Arsenal?) non avesse sprecato due palle-gol, di cui la prima proprio in apertura. E qui dobbiamo ricordare anche il tempestivo intervento di Galli, impeccabile anche nelle altre occasioni in cui è stato chiamato alla prova. Dimentivamo: di Rush, perfettamente controllato dal granata Benedetti, neppure una traccia nella prima parte della gara. La partita è cambiata, e di tanto, nella ripresa per le sei sostituzioni apportate da Bigon nell'intervallo che hanno caratterizzato lo schieramento della lega italiana. Fuori Galli, Aldair, Jozic, Bianchi, Matthaeus e Van Basten; dentro Taffarel, Branco, Minotti, Lentini, Simeone e Di Canio. Ed è stata subito gloria per l'argentino Simeone, pupillo di Anconetani, che ha superato (65') Southall con uno splendido proietto dal limite dell'area che ha fatto giustizia del precedente atterramento di Di Canio a cavallo dell'area di rigore. Un colpo da ko per gli inglesi, volenterosi, grintosi, ma imprecisi e anche sfortunati. Qualche istante dopo la terza rete azzurra, Taffarell ha fatto il prestigiatore per evitare che la palla varcasse la linea dopo i tocchi di Rush e Barnes. A questo punto la partita s'è andono del campo virtualmente chiusa perchè i britannici, un poco provati sul piano atletico, non hanno spinto come in precedenza e gli «italiani» hanno addomesticato la partita a metà campo. Per fortuna le cadenze sono sempre risultate accettabili. Di Canio s'è fatto apprezzare in un paio di incursioni, e così Branco, mentre Lentini ha toccato il suo primo vero pallone al 34' apparendo sempre ai margini della manovra. E' stata solo routine, senza scintille, e i fischi del pubblico infreddolito non sono mancati. Le stelle erano già sulla strada di Capodichino per prendere la via di casa. D'altra parte una partita di questo tipo non ha senso quando a giocarla sono attori di buon livello ma non di prima scelta. Il napoletano Careca, davanti al pubblico della «sua» città ha propiziato la prima rete di Van Basten realizzando poi la seconda con una bella azione personale

Luoghi citati: Argentina, Italia, Lentini, Liverpool, Milano, Napoli