Denunciò i brogli trasferito

Il dirigente che avvisò la Lega Nord aveva accusato di negligenza anche i colleghi Il dirigente che avvisò la Lega Nord aveva accusato di negligenza anche i colleghi Denunciò i brogli, trasferito Dall'ufficio elettorale al mercato del pesce I MOSTRA MERCATO D'ANTIQUARIATO FIERA INTERNAZIONALE DI GENOVA 12-20 GENNAIO 1991 Trasferito per «incompatibilità ambientale». E' il destino che l'assessore al Personale del Comune, Ricciotti Lerro, ha riservato a Roberto Curione, fino a due giorni fa dirigente dei Servizi demografici. Curione è l'uomo che avvertendo la Lega Nord di presunte irregolarità nella presentazione delle liste fece scattare l'esposto, e quindi l'inchiesta sui brogli pre-elettorali. Le indagini proseguono e sembrano confermare i dubbi espressi dal segretario della Lega, Gipo Farassino. Ma, intanto, Curione è stato invitato a fare fagotto. Dal bel palazzo di via Giulio si trasferirà alla 34a ripartizione: mercato del pesce, del bestiame, civico macello. Manterrà la qualifica, e quindi, sul piano formale, non si tratta di una «retrocessione», ma di un provvedimento «che tiene conto del clima creatosi negli uffici». Il tono della lettera inviata da Lerro per conto del sindaco Zanone non lascia, però, spazio a dubbi: «Lei ha disatteso i doveri richiesti a ogni dipendente» si legge. E più avanti: «Ha contibuito alla diffusione di notizie destituite di ogni fondamento». Una lavata di capo in piena regola, accompagnata da un trasferimento coatto che Curione non ha certo gradito. Lo si «punisce» per aver rivelato le presunte irregolarità nella presentazione della lista Piemont? «Niente di tutto ciò», smentiscono i dirigenti del Comune. A far scattare il trasferimento sono state le accuse rivolte all'ufficio elettorale; tra gli aventi diritto al voto, ad esempio, avrebbero figurato secondo il dirigente anche gli impediti per aver subito condanne, o i morti: «Fatti che io avevo già denunciato ai mici superiori, senza essere ascoltato». «Tutto falso - dice oggi il segretario Lorenzo Circosta -. Abbiamo chiesto e ottenuto un'ispezione della Prefettura, che ha dimostrato come gli uffici del Comune avessero svolto il proprio dovere senza commettere errori». Con una simile pezza d'appoggio, i dirigenti municipali sono passati all'attacco: «Ma non per punire o perseguitare Curione. Più semplicemente abbiamo constatato che la sua presenza negli uffici demografici, fianco a fianco con i dipendenti che lui stesso aveva accusato quanto meno di negligenza, non era più tollerabile». Un sémplice problema interno? Macché. Gli uomini della Lega Nord sono immediatamente passati al contrattacco e Mario Borghczio, braccio destro di Farassino, lancia gravi accuse: «Questa è una vera e propria intimidazione. Si vuole punire chi fa il proprio dovere. La giunta non la passerà liscia: il nostro segretario ha già chie¬ sto spiegazioni all'assessore, presenteremo una interrogazione. E siamo pronti a sostenere Curione in un eventuale giudizio amministrativo». Intanto prosegue l'inchiesta dei carabinieri per accertare se le 3800 firme di appoggio a Piemont siano effettivamente inventate, o comunque non fornite dagli elettori in vista del voto dello scorso maggio. I primi risultati confermerebbero i sospetti: in via Valfrè sono, fino a ieri sera, sfilati circa 500 firmatari. Dueccntocinquanta avrebbero dichiarato ai carabinieri del Nucleo operativo di non avere appoggiato la presentazione della lista. Una parte aveva firmato per precedenti presentazioni di Piemont, altri non avrebbero mai sottoscritto documenti elettorali. Il movimento doveva produrre 3500 firme, ne ha depositate 3800: se le indagini portassero a scoprire anche soltanto 301 sostenitori «ignari», cadrebbero i presupposti che consentirono a Piemont di partecipare al voto ed a Roberto Grommo di essere eletto. Quindi si porrebbero seri dubbi sulla legittimità del Consiglio comunale. Per non dire, poi, dell'aspetto penale della vicenda, che rischia di coinvolgere il vertice degli autonomisti e i notai che certificarono l'autenticità delle firme. Giampiero Pavido I controlli della funzionarla della Prefe NUOVO PADIGLIONE B2 ttura nell'ufficio elettorale ORARIO DELLA MOSTRA: FERIALI ORE 15,00 - 20,00 SABATO E FESTIVI 10,00 - 21,00 PARCHEGGIO RISERVATO A! VISITATORI DELLA MOSTRA DENTRO IL QUARTIERE FIERISTICO SOCIETÀ ORGANIZZATRICE: