Vacilla il referendum sul Senato

Stasera il verdetto sull'ammissibilità delle tre consultazioni popolari Stasera il verdetto sull'ammissibilità delle tre consultazioni popolari Vacilla il referendum sul Senato L'Alta Corte pare orientata a respingerlo ROMA. Stasera, o al massimo domani, la Corto Costituzionale emetterà il suo verdetto sui tre referendum elettorali. Lo ha confermato ieri il presidente della Consulta Giovanni Conso al termine della seduta in cui sono stati ascoltati a porte chiuse l'avvocato generale dello Stato Giorgio Azzariti, in rappresentanza del governo, e i professori Paolo Barile, Massimo Severo Giannini e Valerio Onida, per conto dei Comitati promotori. Anche se il riserbo dei 14 giudici costituzionali è strettissimo, a Palazzo della Consulta si è avvertita la netta sensazione che il referendum sul sistema elettorale del Senato, il quale rappresenta il principale punto di scontro da cui potrà dipendere l'anticipato scioglimento delle Camere e la conseguente fine della decima legislatura, avrebbe pochissime chances di ottenere via libera dalla Corte. Ieri mattina, dopo una permanenza di un'ora e mezzo in ^camera di consiglio, la Corte Costituzionale ha respinto due richieste preliminari. La prima, presentata dal «Comitato per la difesa della Costituzione» (di area vicina a Dp) che intendeva intervenire contro le consultazioni popolari, è stata dichiarata «irricevibile», perché l'art. 33 della legge istitutiva del referendum (è la n.352 del '70) «prevede che possano deposita- Il presidente della Consulta Giovanni Conso, riunito da ieri con gli altri giudici per deci alla Corte il definitivo lasciapassare per la chiamata dei cittadini alle urne entro il 9 giugno prossimo (sarebbe quella, per legge, l'ultima domenica utile). Anche l'avvocato generale dello Stato Azzariti è stato ugualmente ammesso, per conto del Governo, ed ha replicato, con una raffica di eccezioni di inammissibilità, che i tre referendum devono essere bocciati dalla Consulta, perché violano tivo: lo stesso art. 33 della legge 352 del '70 «prescrive la deliberazione in camera di consiglio, così escludendo qualsiasi forma di pubblicità in ogni sua fase». Alle 11 in punto i quattro legali delle due parti sono entrati nell'aula «pompeiana», ma, va sottolineato, solo grazie ad una «prassi» introdotta dalla Corte nel '78, e non in base alla legge del '70. I professori Barile, Giannini e Onida hanno chiesto re memorie solo i delegati, i presentatori e il governo». La seconda istanza, che voleva invece consentire ad almeno due giornalisti di agenzie di stampa di assistere alla seduta in rappresentanza degli altri colleghi di radio-tv e carta stampata, per una corretta e completa informazione su un tema di grande interesse per i cittadini, è stata bocciata a maggioranza dalla Corte, dopo un'approfondita disamina. Mo¬ TENZA DELLA CONSULTA dere l'ammissibilità dei tre referendum in più punti la Costituzione. Ecco quali sono le finalità dei Comitati promotori. Elezione del Senato. La proposta, lunga 31 righe della Gazzetta Ufficiale, v noie assicurare che in ogni singolo collegio l'elezione avvenga esclusivamente col sistema maggioritario, eliminando il limite minimo del 65% dei voti e prescrivendo l'elezione del candidato che nel collegio abbia avuto un numero di voti validi maggiore di quelli ottenuti da ciascuno dei suoi concorrenti, quale ne sia la percentuale di questi voti rispetto al numero dei votanti. Elezione della Camera. Il quesito referendario, lungo 30 righe della Gazzetta Ufficiale, contiene dieci domande con cui si chiede di ridurre da 4 (o 3 a seconda delle Regioni) ad una soltanto il numero delle preferenze che ogni elettore può attribuire. Si vuole, poi, eliminare la possibilità per l'elettore di indicare con il solo numero di lista la preferenza per un candidato. Elezioni nei Comuni. Il quesito, lungo 63 righe della Gazzetta Ufficiale, contiene in realtà 39 diverse domande agli elettori. Si prefigge di estendere il sistema maggioritario a tutti i Comuni con più di 10 mila abitanti, unificando così il sistema elettorale in tutti i Comuni. Pierluigi Franz

Persone citate: Azzariti, Giannini, Giorgio Azzariti, Giovanni Conso, Massimo Severo Giannini, Onida, Paolo Barile, Pierluigi Franz, Valerio Onida

Luoghi citati: Dp