Dall'alba il Papa prega di M. Tos.

DaiPalba il Papa prega DaiPalba il Papa prega // Vaticano: non si può fare altro CITTA' DEL VATICANO. L'ora X trova il Papa in preghiera, nella sua cappella privata in Vaticano, davanti alla riproduzione della Madonna di Czestochova. Giovanni Paolo II si è svegliato all'alba del «K Day», e alle 7 ha celebrato la Messa quotidiana, alla presenza del segretario particolare monsignor Stanislao Dziwisz c delle suore polacche. «Pregare - dicono in Vaticano - ò l'unica cosa che si può fare in questo momento, per continauare a mantenere in vita la speranza, anche quando umanamente la speranza sembra diventata impossibile». La Santa Sede non ha creato un'«unità di crisi» per seguire l'evoluzione della crisi nel Golfo, ma «è prevedibile che si creerà spontaneamente un gruppo informale intorno ai massimi responsabili»; in particolare il pro-segretario di Stato, arcivescovo Angelo Sodano, e il «ministro degli Esteri», monsignor Jean-Louis Tauran. Entrambi sono stati nominati da poco. Ricoprono i rispettivi incarichi da circa un mese e mezzo: un battesimo del fuoco immediato, il loro, per la più grave crisi internazionale degli ultimi anni. Se qualcosa succede, il Papa sarà informato direttamente, tramite il pro-segretario di Stato, dai nunzi apostolici: monsignor Cacciavillan a Washington, e monsignor Marian Oles, che ha voluto rimanere al suo posto a Baghdad. Ma in Vaticano si ritiene possibile che, come è accaduto in altre occasioni, il Pontefice venga contattato direttamente da alcuni dei Capi di Stato interessati alla crisi. La Radio Vaticana e l'Osservatore Romano, intanto, continuano a lanciare messaggi e richieste di pace: l'emittente pontificia, che trasmette in decine di lingue - arabo compreso - in tutto il mondo, afferma che esistono ancora spazi per una possibile soluzione pacifica. Un intervento diretto di Giovanni Paolo II nella crisi è stato chiesto da Mario Capanna, in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio e pubblicata oggi dal manifesto: «E' indispensabile - scrive il deputato Verde - che il governo italiano chieda ufficialmente al Papa di assumere un ruolo di mediazione volto a determinare una soluzione che sia onorevole per tutte le parti interessate». Veglie di preghiera per scongiurare la guerra si sono svolte questa notte in migliaia di chiese cattoliche in tutto il mondo. A Roma migliaia di persone hanno partecipato, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, alla veglia guidata dal cardinale Johannes Willebrands e organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio. L'intero mondo cattolico è mobilitato contro il conflitto' sul prossimo numero del Sabato apparirà un'intervista al cardinale Joseph Bernardin, di Chicago: «Supplico George Bush e Saddam Hussein di fermarsi sull'orlo della guerra», [m. tos.]

Luoghi citati: Baghdad, Chicago, Citta' Del Vaticano, Roma, Sant'egidio, Washington