Paura o leggerezza? Siamo squadra giovane che deve maturare

Paura o leggerezza? Siamo squadra giovane che deve maturare Paura o leggerezza? Siamo squadra giovane che deve maturare Cravero: è soltanto questione di mentalità; Fusi: non riusciamo a portare il colpo del ko ULTIMI 15'STREGATI: 7 PUNTI IN MENO 2GI0RNATA BARI-T0RIN0 2-1 89'J0A0 PAULO [2-1] -1 4 GI0RNATA B0LQGNA-T0RIN0 1-0 78' ILIEV [1-0] -1 7 GI0RNATA CESENA-T0RIN0 2-2 82' BARCELLA [2-2] -1 10 GI0RNATA TORINO-MILAN 1-1 90' MALDINI [1-1] -1 11 GI0RNATA NAP0LI-T0RIN0 2-1 79'MARADONA rig. [1-0] 89' INC0CCIATI [2-1] -1 12 GI0RNATA TORINO-jJVENTUS 1-1 77'BAGGI0 [1-1] -1 15 GI0RNATA SAMPD0RIA-T0RIN0 1-2 89'VIALLI rig. [2-1] 16 GI0RNATA T0RIN0-FI0RENTINA 1-1 84" SALVAT0RI [1-1] -1 Il Torino ha subito in campionato 14 reti, cinque nei primi 45' e le altre nove tutte nell'ultimo quarto d'ora: nessuna, dunque, nella mezz'ora iniziale del secondo tempo. Le reti nei primi tempi sono così ripartite: una nei primi 15' (Padovano in Pisa-Toro 2-0); due tra 15' e 30' (Silas in Cesena-Toro 2-2 e aut. Fusi in Cagliari-Toro 1-2); due tra 31' e 45' (Raducioiu in Bari-Toro 2-1 e Piovanelli in Pisa-Toro 2-0) TORINO. E' tempo per il Torino di analizzare i motivi per i quali così frequentemente il finale di gara diventa sinonimo di sofferenza. Impresa difficile, perché una spiegazione chiara e univoca non c'è e si deve procedere per interpretazioni personali. Esiste per i granata una maledizione degli ultimi minuti? Provano a rispondere Cravero e Fusi, concordi e allo stesso tempo divergenti nella loro analisi. «Se andiamo avanti di questo passo - osserva tra il serio e il faceto il primo - va a finire che ci credo anch'io. Arriviamo al termine della partita con il Milan e Maldini ci piazza il pallone nel "sette"; andiamo a Napoli e a Incocciati, sempre nei minuti conclusivi, riesce lo stesso colpo. Per non parlare di altri episodi. A questo punto non vorrei che subentrasse in noi una specie di panico da chiusura. Ma la verità è che domenica siamo rimasti vittime del terreno ma anche della nostra dabbenaggine perché certe occasioni non si dovrebbero fallire. I "se" e i "ma" non possono appartenere al mondo del calcio». Gli statistici ricordano che in otto gare quest'anno il Toro ha pagato pedaggio alla conclusione della partita: come reagite a questi infortuni? «Innanzitutto proviamo tanta rabbia ma se ci voltiamo indietro dobbiamo ammettere che va abbastanza bene così. La squadra c'è e con quel contropiede che sa mettere in atto si fa anche sentire. Purtroppo contro la Fiorentina Lentini è stato frenato molto bene da Di Chiara e così il giochetto non ha funzionato come altre volte». Se Cravero paventa il sopraggiungere nell'animo del Toro di una specie di angoscia da finale, Fusi crede che questo sia ormai una realtà. «Purtroppo - afferma l'ex partenopeo - quando non riusciamo a chiudere per tempo la partita, veniamo colti dal timore di essere raggiunti. Si tratta di una formazione giovane e, in determinati frangenti, finisce per diventare succube dell'avversaria». Debolezza di carattere? «No, semmai questione di mentalità». Il rimedio? «Maturando, cresceremo, ovviamente. Ma sarà importante applicarci negli ultimi dieci minuti con una concentrazione ben superiore a quella manifestata negli altri ottanta. Sempre che, questo è naturale, si continui a non dimostrare la dovuta concretezza quando c'è la possibilità di mandare definitivamente al tappeto i rivali». Torniamo a Cravero per delineare il futuro. Sesti in classifica, con alle spalle prodezze di cui vantarsi e disavventure da scordare, i granata continuano a guardare all'Europa cioè all'obiettivo d'inizio stagione. «Possiamo farcela - mormora il "capitano" - ma saranno decisive le prossime due partite quando dovremo rendere visita a due avversarie dirette, Atalanta e Lazio. Strappare un punto alla prima e un altro alla seconda costituirà una premessa valida per il conseguimento del nostro scopo». Valutato l'avvenire nell'ottica-Toro, diamo un'occhiata alle altre. Chi vincerà il campionato? «Dò il Milan per favorito, tanto più che ha a disposizione una partita da recuperare». E la Juve? «Renderà la vita dura a tutti ma non al punto da conquistare lo scudetto». Se batterete l'Inter, in Coppa Italia vi ritroverete davanti la Sampdoria. Cravero sorride. «Forse ai blucerchiati è stata fatale proprio la partita con noi che è loro costata diversi uomini oltre che i due punti». Piercarlo Alfonsetti