Berlusconi ha vinto la scommessa-Gullit
Il presidente rossonero è tra i pochissimi che hanno continuato a credere nel recupero dell'olandese Il presidente rossonero è tra i pochissimi che hanno continuato a credere nel recupero dell'olandese Berlusconi ha vinto la scommessa-Gullit E nessuno osa più parlare diRiedle MILANO. Adesso è fin troppo facile dire che la colpa era dei giornalisti, di quelli che non credevano nella resurrezione di Ruud Gullit. In realtà non ci credevano neppure in società, al Milan: altrimenti, perché avrebbero opzionato Riedle, considerato da Sacchi il sostituto ideale dell'olandese? Ora che Gullit è tornato ai livelli migliori, gioca e segna, gli esperti di dietrologia abbondano, dimenticando di essere stati fra quelli che scuotevano la testa: no, dicevano, è quasi impossibile recuperare dopo tanti malanni, Gullit farà la fine di Falcao e di Rocca. Invece Ruud è tornato quello di prima, scattante, potente, pronto a segnare: piedi e cervello sono in sintonia, non sono più scoordinati come all'inizio della stagione. Non erano neppure invenzioni i malumori che affioravano al Milan quando a fine novembre, neppure due mesi fa, si parlava di «amore sfiorito» fra Sacchi e Gullit, fra l'olandese e la società. Non ha più cuore, dicevano, altrimenti torino I granata, dopo aver subito dalla Fiorentina un altro gol nel finale di partita, si interrogano sui motivi di tanti risultati gettati al vento sarebbe sceso in campo in un momento di necessità, invece di nascondersi dietro l'alibi rappresentato da un semplice raffreddore. Il toto-mercato faceva già i nomi dei probabili sostituti, anzi alcuni scrivevano come se il Milan potesse cambiare già subito l'olandese. In realtà «treccina» stava passando un altro momento delicato della sua tormentata carriera: pochi giorni dopo il gol decisivo per il pareggio segnato a Napoli, confessava di essere stanco: «Ho le gambe pesanti, forse ho giocato troppo». Sembrava un episodio isolato quello di Napoli, poi, dopo un intervallo di sei partite, eccolo mettere dentro un altro gol pesante, non tanto perché decisivo, in fin dei conti era quello del 2 a 0, bensì per la fama dell'avversaria, la Juve. Poi Bologna, domenica il Bari: quattro gol in pochissimo tempo, quasi il bottino di Van Basten. Cosa è successo a Gullit per trasformarlo e rigenerarlo? Dicono che sia l'amore di Cristina, la sua nuova compagna che ha cancellato il ricordo della moglie Yvonne. Dicono che sia stata la fiducia del Dottore: quando qualcuno spingeva per tagliare Gullit e prendere Riedle, Berlusconi fece una scommessa a favore dell'olandese. L'ha vinta, alla grande. La prodezza di domenica dimostra la piena efficienza del campione, anche se è il primo a ribadire di avere avuto fortuna. «Il pallone - dice adesso - poteva anche finire in tribuna tanto ho calciato forte. Però era l'unico modo per segnare con quel campo infame: ho... seguito la freccia e calciato. Cosa è cambiato rispetto alle altre giornate? Ora lavoro meglio in allenamento, sto migliorando di gara in gara. Anche la muscolatura è ingrossata nel modo giusto; con la resistenza è migliorata la concentrazione. Quando calcio sono più sicuro, i risultati si vedono». Il medico rossonero, Tavana, e il preparatore, Pincolini, erano fra i più ottimisti sul conto di Gullit. «Non è più un giocatore a rischio» ripeteva Tavana mentre Pincolini si sbilanciava ancora di più: «Ora che conosciamo meglio il suo fisico, potremo lavorare nel modo giusto. E poi, non avendo giocato per quasi un anno, si è allenato ugualmente mettendo fieno in cascina. Sono pronto a scom- Gullit sempre a bersaglio nelle ultime tre partite mettere che questa sarà la sua migliore stagione da quando è al Milan». I quattro gol firmati da Gullit stanno dando ragione all'aiutante di Sacchi, al mago della preparazione dei rossoneri. Che abbia davvero una sfera nella quale scrutare il futuro? Anche Gullit guarda avanti. «Adesso - dice - dobbiamo vincere anche a Parma, ma non sarà facile. Oramai il campionato italiano si è livellato verso l'alto, ogni domenica anche le grandi rischiano. E' una bella lotta quella che ci vede impegnati nella corsa verso lo scudetto d'inverno ma chiunque lo vinca ci sarà poi tempo per rimediare. Anche perché a primavera molte squadre dovranno fare i conti con le Coppe. Certo, vincessimo il recupero col Pisa... Però non dovremo farci ingannare dai cinque gol presi dai toscani, sicuramente a San Siro faranno come le altre squadre che si mettono in difesa e non si muovono...». Giorgio Gandolf i
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