Bimba travolta dal treno
Bimba travolta dal treno Bimba travolta dal treno CUNEO. Una bimba di 8 anni è morta a Garessio, travolta da un treno. La madre che l'accompagnava a scuola è rimasta gravemente ferita. L'incidente è avvenuto verso le 8 di ieri. La vittima è Sara Lorenza Bottero. Insieme con la mamma, Maura Riolfo Bottero, 37 anni, stava camminando lungo la massicciata della ferrovia Ceva-Ormea. Era il tragitto più breve per raggiungere la scuola elementare del paese. Probabilmente la neve ha attutito il rumore dell'automotrice proveniente da Ceva. Il convoglio ha travolto entrambe. E' stato lo stesso conducente a dare l'allarme. Con un'autoambulanza madre e figlia sono state portate all'ospedale di Ceva: la donna è stata ricoverata in prognosi riservata per fratture multiple; la bimba è invece giunta cadavere. La magistratura ha aperto un'inchiesta per stabilire l'esatta dinamica della disgrazia. [Ansa] già sicura verso un luogo prestabilito da tempo, che parcheggia l'auto nella piazza da sempre luogo di incontri, una delle mete abituali dei giovani canellesi. Un luogo che anche Giovanna Barbero ha utilizzato spesso per appuntamenti. La ragazza ha molti amici, le sere trascorse nelle discoteche della zona hanno negli ultimi tempi allargato questo giro di amicizie, di conoscenze anche superficiali. E dietro queste conoscenze si nasconderebbero gli assassini. Quanti? L'ipotesi più probabile è che siano due. Con loro Giovanna Berbero avrebbe trascorso il tardo pomeriggio di lunedì scorso, assieme a loro avrebbe imboccato la strada che porta a un'altra casa. Quella dove abita l'amica di sempre, Maria Teresa Bonaventura. Le due hanno un appuntamento, è certo: si sono telefonate a lungo nel pomeriggio, la visita di Giovanna Barbero non è inaspettata. Dalla casa di Pian del Salto cominciano così le ultime ore prima della morte. Le ipotesi si accavallano, il luogo esatto dove sarebbe avvenuto il delitto è ancora un punto interrogativo. Anche se si fa sempre più strada quella del duplice omicidio avvenuto nel campo dove poi sono state trovate. Ipotesi confermate dalle tracce di lotta lasciate sul terreno innevato, su una ciocca di capelli che era accanto al corpo di una delle due giovani, sul sangue sparso in più parti del terreno. «Una storia torbida, diversa da quelle che l'hanno preceduta, che hanno insanguinato Asti e la provincia», dice Mario Bozzola, procuratore della Repubblica, oltre vent'anni di lavoro in questa città che da tempo è nel mirino del crimine. Dalle sue parole si delinea il ritratto di una provincia in nero, che ha alle spalle una piccola catena di delitti insoluti, su cui pesa come un macigno l'ombra di un altro giallo, quello dell'ottobre dello scorso anno, quando sotto i colpi di uno o più killer cade un prete di Il campo dove sono stati trovati i corpi delle due ragazze e, di fianco, il procuratore di Asti, Mario Bozzola campagna. «Quello è un delitto che ha una matrice diversa, è l'ombra di una malavita organizzata, di una banda, quella degli slavi, che si allunga sulla nostra provincia», dice il procuratore. E aggiunge: «L'omicidio di Giovanna Barbero e Maria Teresa Bonaventura è in fondo più preoccupante, ha radici esclusivamente locali, è la punta di un iceberg di una delinquenza quotidiana, implacabile, che trova nella droga un terreno favorevolissimo». Asti e provincia fanno in questi giorni di paura i conti con la propria criminalità. E le cifre sono rosso sangue: aumentano le rapine, crescono i furti e gli scippi, sale il numero dei giovani che cadono nella trappola mortale degli stupefacenti. Asti si specchia in questa realtà e l'immagine che si proietta qual
Persone citate: Giovanna Barbero, Maria Teresa Bonaventura, Mario Bozzola, Maura Riolfo Bottero, Sara Lorenza Bottero
Luoghi citati: Asti, Ceva, Garessio, Pian Del Salto
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