I Tornado attendono ordini

I Tornado attendono ordini I Tornado attendono ordini Nella base italiana: «Roma decida i nuovi compiti» AL PHAFRAH DAL NOSTRO INVIATO Domani dunque si saprà ed intanto Roma con i suoi tentennamenti resta lontana dalla realtà di spasmodica attesa vissuta qui entro i reticolati della base di Al Dhafrah a ridosso del giallo abbacinante del deserto incupito dalle folate dello «shamal». Nessuno ha voglia di ammirarne lo splendore, lo si odia in silenzio per i granellini di sabbia che ti si infilano dappertutto, in bocca, nelle narici, dentro i motori, sui delicati strumenti dell'avionica di bordo. La prima sortita operativa dal dopoguerra dell'Aviazione non poteva imbattersi in condizioni ambientali peggiori, i manuali d'addestramento non prevedevano il nemico naturale così costante, tanto ossessivo, quasi feroce per i cacciabombardieri del 6° Stormo di Ghedi e del 156° Gruppo di Gioia del Colle. Per oltre tre mesi hanno spiegato l'ombrello sulle unità della marina militare, una protezione preziosa sebbene simbolica mancata durante la spedizione tricolore nel Libano, assente due anni fa quando la flotta italiana partecipò allo sminamento del Golfo, modesta sotto il profilo numerico però essenzia- Prenderanno parte al conflitto antiiracheno, solidali al fianco degli aerei americani, inglesi, francesi, i 10 Tornado italiani dell'«Operazione Locusta» inviati da settembre nel Golfo o ne rimarranno ai margini? Domande cruciali, drammatiche, ultimative per ora prive di risposte precise, tutto resta avvolto nella nebbia delle decisioni sulle quali la Camera dei deputati sarà chiamata a pronunciarsi domani mattina a partire dalle 8, due ore dopo la scadenza dell'ultimatum delle Nazioni Unite. Un po' tardi ma sempre meglio di niente, in ogni caso è già il classico pasticcio che si poteva evitare adottando tempi più rapidi per far scattare il segnale di via libera. Spetterà a Montecitorio, su indicazione della volontà politica del governo, stabilire le regole dell'ingaggio bellico, se tramutarlo verso l'azione diretta in sostituzione del mandato attuale che prevede la copertura difensiva delle nostre navi impegnate nel rispetto dell'embargo marittimo stabilito dall'Ueo, l'Unione europea occidentale. IL TERMOMETRO DEI MERCATI

Luoghi citati: Ghedi, Libano, Roma