Ultimo volo da Baghdad
Ultimo volo da Baghdad Ultimo volo da Baghdad Ma quasi tutti gli italiani vogliono restare in Giordania BAGHDAD. Un volo charter iracheno - ribattezzato «ultimo volo da Baghdad» - è arrivato ieri a Francoforte con 44 occidentali: tra questi, ci sono gli ultimi sei diplomatici dell'ambasciata americana, diplomatici e ambasciatori di Canada, Belgio, Olanda, Norvegia, Svizzera, oltre a un gruppo di cittadini olandesi, norvegesi, belgi, austriaci, irlandesi e finlandesi, brasiliani e turchi. Il Boeing dell'«Iraqi airways» ò partito con oltre un'ora di ritardo per aspettare un gruppo di giornalisti americani che avevano comunicato la loro partenza alle autorità irachene, ma che non si sono presentati all'aeroporto. Sull'aereo - ha detto un diplomatico americano - ci sono anche una donna irachena e un algerino, di cui non sono stati diffusi i nomi, né i motivi della partenza. «Sono contento di tornare a casa», ha esclamato l'incaricato d'affari americano Joseph Wilson appena sbarcato a Franco- forte. Il suo ultimo atto prima della partenza da Baghdad è stato di ammainare la bandiera a stelle e strisce dell'ambasciata, sebbene questa rimanga aperta grazie alla presenza del personale locale. Prima di imbarcarsi, Wilson aveva detto ai giornalisti che in un primo momento tra intenzionato a lasciare che la bandiera garrisse al vento, ma poi aveva cambiato idea per timore che venisse «profanata». Intanto, nonostante i venti di guerra ormai alle porte, qualcuno sceglie di restare in Medio Oriente. La nostra ambasciata, infatti, aveva chiesto ai circa 270 italiani che. risiedono in Giordania di allontanarsi a bordo di un «C-130» dell'Aeronautica militare. Ma hanno accettato di andarsene solo in 25. Oggi, per rilevarli, sarà sufficiente il jet messo a disposizione dalla presidenza del Consiglio: partirà da Amman a mezzogiorno. [Ansa-Agi]
Persone citate: Joseph Wilson
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