La Rai apre le porle ai libri ma a pagamento di Mario Baudino

Morto Protolini grande scrittore di poveri eroi Morto Protolini grande scrittore di poveri eroi La Rai apre le porle ai libri, ma a pagamento Chiesti centotrenta milioni a volume per una gara culturale Una lettera s'aggira per le case editrici, firmata dal direttore di Raidue, Giampaolo Sodano. Fa una proposta «per molti aspetti innovativa basata sul presupposto che il nostro Paese, rispetto ai Paesi europei, abbia un basso numero di lettori e che sia compito del servizio pubblico contribuire ad una maggiore diffusione del libro». La mano tesa si chiama «Serata d'Onore», il programma di varietà condotto il venerdì dopocena da Johnny Dorelli a partire da marzo, undici puntate durante le quali, fra le altre cose, ci sarà una «gara di libri». Il pubblico voterà con tagliandi da ritirare nelle librerie. Come dire di no? Gli editori chiedono spiegazioni, e in qualche caso si accasciano alla scrivania dopo aver appreso che è previsto un rimborso spese. Dipenderà dal numero dei partecipanti, ma le prime risposte parlano di 130 milioni per volume Vasco Pratolini, il grande scrittore fiorentino che legò il suo nome alla stagione del Neorealismo, è morto a Roma, dove abitava dal '51. L'autore di «Cronache di poveri amanti» si era chiuso da anni nel silenzio. Sarà sepolto a Firenze. G. Bàrberi Squarotti, F. Grignetti e A. Levantesi A PAGINA 19 presentato. Col passare dei giorni si arriva a un centinaio: è il costo di un'opera impegnativa, e supera l'investimento mensile in pubblicità di una media casa editrice. C'è chi si arrabbia. «E' scandaloso» dice Giulio Bollati. «Se non hanno altri moccoli per parlare del libro, vadano pure a letto al buio», tuona Mario Spagnol, gran patron del gruppo Longanesi. Altri decidono di Indice La crisi del Golfo 2-4 e 6-7 Estero 8-10 Interno 5, 11-13 Cronache 14-17 Società & Cultura 19-21 I giochi 22 Spettacoli 23-26 Dischi 27 Agricoltura 28 Economia 29-30 Sport 31-35 «vedere», come al poker: mercoledì andranno a Roma. Mano tesa, ma un po' onerosa? La domanda, posta alla Rai, provoca una reazione stupefatta: «Se anziché libri wessimo messo in concorso _i "colatini avremmo chiesto moì j più che il rimborso spese - ci risponde Lidia Sacerdoti, che organizza il programma -. Il problema delle spese è reale: ci sono i premi e le cartoline da distribuire nelle librerie. Questa parte è a carico degli editori: si aggirerà sui 100 milioni. Per loro è un'operazione di immagine». D'accordo, ma chi ha 100 milioni (per libro) nel bud^jt? L'editoria italiana quando non ha la febbre ha il raffreddore. Garzanti ha già fatto ricorso alla cassa integrazione, e potrebbe venire imitato da altri. Tira una bratta aria, dopo le «follie» degli ultimi anni, gli anticipi spropositati, i best seller invenduti. «Non bisogna sparare addosso a { chi vuol far qualcosa per il libro - commenta Giovanni Ungarelli, direttore editoriale della Rizzoli -. Però di soldi non ho ancora parlato. Certo che se la cifra è quella bisognerà studiare qualche soluzione...». Da Milano a Palenno: Elvira Sellerio ha dato la sua adesione, ma ammette che «la cifra è enorme». «Sono sicura che un'iniziativa del genere gioverà molto soprattutto a noi piccoli editori ma certamente io non potrei dare i miei 100 milioni». Ci vorrebbe un mecenate: «Banche e industriali illuminati stampano tanti libri inutili. Si potrebbe pensare a una sponsorizzazione. Oppure all'intervento di un altro ente pubblico, chissà, il ministero dell'Istruzione o ì Beni culturali. Ma queste cose non le faccia dire proprio a me, che parlo dalla Sicilia e posso essere accusata di invocare l'assistenzialismo...». Mario Baudino

Luoghi citati: Firenze, Palenno, Roma, Sicilia