SPIRANO DAL NORD VENTI DI KHOMEINISMO

SPIRANO DAL NORD VENTI DI KHOMEINISMO SPIRANO DAL NORD VENTI DI KHOMEINISMO "~~Ty] UESTE ventate che pro11 vengono dagli albori del i I Risorgimento italiano e 11 che diffondono le lonta- Y Ine e dimenticate voci di V Cattaneo, di Gioberti o di Ferrari, ci rituffano in quell'Italia «vestita d'Arlecchino», definita da Metternich una pura espressione geografica. L'idea mazziniana di unità nazionale fece un bel boccone dei sogni federali e confederali di tanti bravi patrioti; tuttavia qualche scoria di quelle antiche convinzioni è sopravvissuta: i pronipoti degli intellettuali che all'epoca volevano un'Italia disegnata su modello svizzero o su quello degli Stati Uniti, hanno riscoperto nei loro genii quelle antiche aspirazioni. E questo è avvenuto dopo aver giudicato completamente fallimentare l'esperienza unitaria e dopo essersi convinti che l'Italia Unita, al contrario di quanto si studia a scuola, non è stata il frutto di un dirompente e romantico spirito nazionale, ma dell'esatto contrario: proprio l'incapacità di «sentire» l'unità nazionale avrebbe spinto gli italiani alla facile soluzione dell'unitarismo. Temi affascinanti, senz'altro. Nessuno è in grado di dire oggi se in effetti un'altra forma istituzionale nel nostro Paese ci avrebbe portato ad una realtà sociale meno squilibrata e meno afflitta da ingiustizie. Ma il senno di poi lascia il tempo che trova. Se la Storia è andata come è andata, è segno che non poteva andare diversamente. La rinuncia di Cattaneo D'altra parte Cattaneo rinunciò a far valere le sue idee di libertà e federazione nel momento in cui si rese conto di quanto potenti fossero i vecchi capi della Municipalità. Una conferma che la politica è puro pragmatismo e che le sue scelte vengono condizionate dal presente. Sono molte e complesse le ragioni che impedirono il nascere di una lega degli Stati italiani: il modello del centralismo monarchico piemontese, forse perché più facile da capire, riuscì ad avere la meglio. Ma tutto questo disputare sarebbe simpatica e utile acca¬ demia se in realtà non nascondesse ben altre e più meschine mire. C'è da chiedersi se il fenomeno delle leghe e le diffuse tentazioni federalistiche dei nostri giorni abbiano realmente qualcosa da spartire con le polverose idee dei nostri bisnonni. I segnali che scendono dal Nord hanno piuttosto sapore di khomeinismo, di un integralismo non dissimile da quello messo in atto dagli algerini che vietano l'insegnamento del francese nelle scuole. I «leghisti» mandano segnali inquietanti e pericolosi; il loro antimeridionalismo ha un'anima criminale, triviale e ipocrita. Certo, se i partiti non si fossero mangiato lo Stato, se lo Stato funzionasse e rendesse veramente i cittadini tutti uguali di fronte ai diritti sanciti dalla Costituzione, se la giustizia invece di partorire talpe e corvi generasse giustizia, se la burocrazia non avvelenasse il sangue di tanti cittadini, se ospedali e ferrovie non fossero allo sfascio, a nessuno verrebbe in mente di andare a sputare sulla tomba di Mazzini. Vincenzo Cerami

Persone citate: Cattaneo, Cattaneo D', Gioberti, Mazzini, Vincenzo Cerami

Luoghi citati: Italia, Metternich, Stati Uniti