Verso il Duemila senza rivoluzioni
Le Case stanno preparando il domani Le Case stanno preparando il domani Verso il Duemila senza rivoluzioni Gli Anni Novanta si aprono lasciando spazio a una considerazione: il Duemila, mitizzato e associato in senso lato al termine «futuro», non porterà rivoluzioni nell'automobile. Da quando una vettura lascia il tavolo da disegno a quando si trasforma in prodotto acquistabile trascorrono ancora, nonostante si tenti di contrarre sempre più il ciclo costruttivo, quattro o cinque anni. Se a questi si aggiunge il ciclo di vita sul mercato emerge come la fantomatica auto del 2000 sia già oggi nei centri di progettazione, certo non troppo diversa da quella che guidiamo ogni giorno. La sua diversità, la sua evoluzione fatta non di una grande bensì di tante infinitesime rivoluzioni, nascerà, al contrario, proprio dalle diverse condizioni al contorno. Tra queste, la più immediata, ovvero il progressivo aumento del parco circolante, non sarà certo preceduta dalla crescita proporzionale di strade o parcheggi, in modo che i km od i metri quadri a disposizione per ogni vettura diminuiranno. Come risultato ultimo, anche la velocità media scenderà in anticipo sulle leggi. Tanto per offrire qualche dato macroscopico, possiamo riportare una stima statunitense che valuta in 46 miliardi di dollari la perdita annuale di produttività dovuta al tempo perso negli ingorghi. In Europa, si prevede per l'anno 2000 un incremento del 10% per il trasporto passeggeri e di ben 3040% per quello dei beni. In questa prospettiva è fuori dubbio che il principale obiettivo dell'industria dei trasporti nei prossimi anni sarà quello della compatibilità ambientale. Già da qualche anno si sta verificando un fenomeno di urbanizzazione alla rovescia. Le città, sempre più invivibili, verranno abbandonate a favore della provincia e rimarranno luoghi di lavoro a prezzo di pendolarismi dilatati. In un futuro più remoto, ciò potrebbe poi portare i centri storici, liberati dai gas di scarico e dal rumore, ad essere di nuovo privilegiate aree residenziali. Inoltre, la mobilità del lavoro, la minor durata dello stesso ed il sempre più frequente cambio di attività (anche ogni 2 o 3 anni per molte professioni) consiglierà i cittadini a non cambiare residenza ogni volta, ma a lasciare la famiglia in un luogo fisso e ad un pendo¬ larismo anche fra città e città. La ferrovia, alternativa energeticamente favorevole, evidenzia da tempo una fatica elefantiaca al potenziamento dei servizi e sulle spalle dell'automobile resteranno quindi le responsabilità e le potenzialità di miglioramento della mobilità. Alle porte del 1991 molti sono i segnali positivi che si stanno perfezionando e che fra qualche anno dovrebbero essere routine sulle nostre strade. Negli Usa, per migliorare la produttività delle autostrade e l'efficienza dei veicoli, si sta sviluppando un sistema avanzato di comunicazioni, monitoraggio e controllo del traffico denominato IVHS (Intelligent Vehicle Highway System) e strutturato per cumunicare con l'automobilista, per migliorare le operazioni commerciali e per un controllo automatico del veicolo. Alcuni esperimenti rivelano che anticipando di solo mezzo secondo la reazione del guidatore di fronte ad una situazione di pericolo la sicurezza aumenta a tal punto che circa il 60% degli scontri frontali potrebbe essere evitato. Ed il mezzo per raggiungere questi obiettivi è l'applicazione delle tecnologie avanzate nel campo delle informazioni e delle telecomunicazioni. Ad esempio lo scopo del tanto citato progetto Prometheus è proprio quello di predisporre un sistema intelligente a bordo del veicolo in modo che, sulla base delle informazioni ricevute dall'ambiente circostante, delle condizioni del veicolo e dei comandi forniti dal pilota al sistema di controllo, assicuri al guidatore il supporto necessario per l'ottimizzazione della condotta del veicolo. L'automobile potrà allora rimanere legata alle forme attuali e, perché no, recuperare le fascinose carrozzerie del passato, ma sarà profondamente diversa ed evoluta nella sostanza, migliorando vecchie valenze e offrendone nuove, specie sul terreno della sicurezza e del confort. Le mutate condizioni al contorno ci faranno vivere in automobile molto più che in passato; ed è logico attendersi da un'abitazione le più ampie possibilità di comunicazione e di intrattenimento possibili, perché questa volta non diventi guscio d'isolamento e d'aggressività. Roberto Piatti
Persone citate: Roberto Piatti
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