Assolto un imputato su due, i furti non puniti

Assolto un imputato su due, i furti non puniti Assolto un imputato su due, i furti non puniti // pg di Cassazione: non è un forcaiolo chi si batte per la linea dura ROMA. La criminalità organizzata sempre più in espansione che non esita ad uccidere anche i bambini, la recrudescenza della delinquenza comune con un aumento dei delitti compiuti dai minori, la stasi del terrorismo nostrano e il timore di una ripresa di quello mediorientale legato all'evoluzione della crisi nel Golfo, il mercato della droga in espansione, la riforma del processo penale che non riesce a decollare, le modifiche alla legge «Gozzini», il problema degli immigrati e dei nomadi e la giustizia civile ormai in stato di coma. Sono i temi di maggior interesse trattati dal procuratore generale della Cassazione Vittorio Sgroi all'inaugurazione del nuovo anno giudiziario alla presenza del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga e delle più alte cariche dello Stato. Ma per la prima volta non erano presenti molti giudici, compresa l'Anm (e il sindacato dei magistrati), ed avvocati, che hanno disertato la cerimonia per protesta contro le inadempienze del governo. Il pg Sgroi ha avuto parole dure nei confronti delle due categorie «astensioniste» ed ha anche apertamente criticato quei giudici che spesso rilasciano interviste a giornali su inchieste in corso di cui sono titolari. Sgroi ha, poi, tracciato un quadro desolante della profonda crisi che da anni attraversa la nostra giustizia ed ha lanciato una proposta che non mancherà di suscitare reazioni e polemiche: «Se lo Stato - ha detto - non può diventare un gigantesco organismo poliziesco-giudiziario, né può abbandonare la società a sé stessa, va decisamente imboccata una strada diversa. Occorre una illuminata deregulation, che lasci parte del fenomeno socio-economico alle leggi intrinseche, che riduca l'intervento penale ai soli crimini di rilevante impatto sociale e comunque di violenza e che per il resto instauri un sistema di sanzioni amministrative agile e severo». Dall'analisi del pg sono emersi, poi, due inquietanti dati statistici: 1) nell'89 su due imputati sotto processo uno è stato ritenuto colpevole, mentre l'altro scagionato. Difatti, sono state condannate 98 mila 893 persone e assolte 98 mila 494, di cui ben 31 mila 404 con formula piena; 2) i furti risultano in pratica «depenalizzati» perché viene identificato solo un colpevole su cento (nell'89 sono stati denunciati complessivamente ben 1 milione 367 mila furti). Legge Gozzini. Con un linguaggio effervescente Sgroi ha invitato il Parlamento a tener conto del «necessario rispetto dovuto alle vittime dei reati, obliterando il quale si acuisce quell'allarme sociale che l'esperienza quotidiana fa registrare e che non merita le reprimende delle anime belle, degli spiriti generosi e dei maestri elitari: non è lecito a costoro demon'zzare chi non e disposto a seguirli acriticamente negli spazi siderali dell'utopia e liquidare il dissenso come espressione di ottuso furore forcaiolo». Per il pg la concessione al condannato di benefici di vario genere, previsti dalla «Gozzini» non può equivalere a cancellazione del principio di serietà della pena. Ed è assurdo collocare sullo stesso piano «del ladruncolo o del piccolo truffatore i grandi nemici della società (terroristi, delinquenti organizzati, narcotrafficanti, sequestratori di persone)». Microcriminalità. L'aumento della criminalià minorile registra l'accentuazione di tre fenomeni già emersi in passato: l'aumento dei reati commessi da ra- gazzi sotto i 14 anni; la connessione fra microcriminalità minorile e tossicodipendenza; «il diffondersi della violenza come strumento di autoaffermazione, come reazione alla violenza altrui impunita, come tragico impiego del tempo libero». Legge sulla droga. Per il pg la nuova legge Vassalli-Jervolino, anche se è ancora presto per tirare un primo bilancio, è servita a poco perché non ha ottenuto una regressione nel consumo e nel traffico di stupefacenti, e sembra delineare «un impatto non agevole su Prefetture e Preture». Extracomunitari. Secondo Sgroi, nonostante la legge Martelli (al 31 ottobre scorso si sono messi in regola 218.705 cittadini provenienti da Paesi extra Cee), è molto estesa «l'area di clandestinità, fattore indubbio di potenzialità criminosa soprattutto verso la prostituzione e lo spaccio di droga». Nei primi 11 mesi del '90 ne sono stati denunciati 30 mila, di cui 11 mila in stato di arresto. Alto è risultato l'apporto dei nomadi, per lo più di origine slava, nel settore dei furti e delle rapine. Amnistie. Per il massimo rappresentante della pubblica accusa le amnistie sono servite solo a bloccare la giustizia con la moltiplicazione dei ricorsi sfruttando al massimo il triplice grado di giudizio fino in Cassazione con l'unico obiettivo di poter beneficiare di un'amnistia anche quando l'imputato non aveva alcuna chance. Terrorismo pseudoecologista. Nel '90 ci sono stati 9 attentati incendiari e dinamitardi, tutti al Nord, di cui uno di notevole gravità alla Montedison di Alessandria. Reati fiscali. Secondo il pg della Cassazione la legge dell'82 sulle «manette agli evasori» è stato un mezzo fallimento, che per di più rischia di paralizzare procure e tribunali. Sgroi ha auspicato che in futuro la giustizia penale si occupi solo dei grandi evasori. Processi civili. Si ha «la sensazione di una rassegnata accettazione di una situazione che in molti casi si risolve in un diniego di giustizia per il cittadino soprattutto per quanto riguarda le vertenze di lavoro». Pierluigi Franz 1 PR0CESS198TOTALE DELITTI 2.204FURTI 1.314VI0LENZA CARNALE 10MICIDI0 (a) 2RAPINA 42EST0RSI0NE 4SEQUESTRO Dl PERSONA A SCOPO Dl RAPINA OESTORSIONE TRUFFA 35ASS0CIAZI0NE Dl TIP0 MAFI0S0 MIN0RENNIDENUNCIATI 20DELITTI C0MMESSI OA IGN0TI 1.485(a) Compreso l'infanticidio. I IN C0RS0 DATI ASSOLUTI VARIAZIONI % 7 1988 1989 19S9/'88 .986 2.233.930 2.274.095 + 1,8 .696 1.343.443 1.360.996 + 1,8 .205 1.228 1.296 + 5,5 .173 2.133 2.687 + 26,0 .497 39.534 46.830 +18,5 .320 4.119 4.957 +20,3 175 127 162 +27,6 .914 32.909 31.940 - 2.9 - 32 57 +78,1 .386 22.862 26.364 +15.3 .842 1.505.891 1.569.498 + 4,2

Luoghi citati: Alessandria, Roma