Somalia scontro tra dc e psi di Maria Grazia Bruzzone

Alla Commissione Esteri: un piano italiano punta a mantenere il dittatore Alla Commissione Esteri: un piano italiano punta a mantenere il dittatore Somalia, scontro tra de e psi De Michelis: bisogna trattare con Barre A Haiti BRUCIA LA CATTEDRALE Denudato e picchiato il Nunzio ROMA. E' scontro fra socialisti e de sulla politica italiana in Somalia, mentre è ancora incerta la decisione del governo di chiudere l'ambasciata d'Italia a Mogadiscio o, in alternativa, inviare cento soldati per proteggerla dai saccheggi, come richiesto dall'ambasciatore Mario Sica. Dovrebbe decidere oggi il Consiglio dei ministri. Ad accendere la miccia, nel dibattito alla commissione Esteri della Camera, è stata la lettera dell'ambasciatore Sica inviata alla Farnesina ma intercettata dai ribelli dell'Use e recapitata l'altra sera al presidente della commissione Esteri, il de Flaminio Piccoli. La lettera contiene un piano italiano di composizione del conflitto somalo: al primo punto prevede che il presidente Siad Barre resti capo di Stato costituzionale, pur lasciando la gestione degli affari correnti a un governo di unione nazionale composto da tutte le etnie del Paese. Un governo da nominare subito, che avrebbe il compito di riportare l'ordine e la pace. Respinto immediatamente dal movimento del Congresso per l'Unità Somala che guida la ribellione contro Barre, e dai suoi alleati che considerano ormai liquidato il regime, il «piano segreto» italiano ieri mattina ha fatto da detonatore nell'audizione del ministro Gianni De Michelis alla commissione Esteri della Camera, alimentando le accuse alla politica italiana di continuare a favorire il regime del dittatore ormai agonizzante. Il dibattito ha avuto toni aspri e battute polemiche. «Piuttosto che trattare con Barre preferisco l'anarchia», ha dichiarato il presidente Piccoli. Il ministro degli Esteri ha fatto propri i contenuti della propo■ MOGADISCIO. Attraverso un collegamento radio con l'ambasciata italiana a Nairobi, l'ambasciatore italiano in Somalia, Mario Sica, ha detto che secondo le informazioni in suo possesso Siad Barre sarebbe ancora a Villa Somalia, il suo quartier generale nel centro della capitale. «A noi non risulta che si sia rifugiato in un bunker nei pressi dell'aeroporto», ha detto l'ambasciatore. Sica ha confermato che la cattedrale di Mogadiscio è stata saccheggiata e incendiata. Secondo l'ambasciatore il bilancio dei morti della guerra civile si aggirerebbe tra i duemila e i quattromila morti. Il presidente Siad Barre ha lanciato ieri, dai microfoni di Radio Mogadiscio, un nuovo appello alla riconciliazione nazionale. Ieri due aerei militari italiani sono riusciti a raggiungere Mogadiscio per la quarta volta e a portare in Kenya un altro gruppo di stranieri. Lo Stato civile di Torino 8 GENNAIO 1991 NATI — Pensato Eloisa: Pilone Matteo: Ravlola Erika; Khammassl Samuel; Monasteri Giada; Vallone Giancarlo; Tarzla Valentina: Borea Jessica; Cirillo Denise; Ferigo Diego; Fracchia Alessandra Celeste; Placente Samuel; Stojanovlc Bruno. MORTI — Berretta Maria v. Botta, di anni 93, nata a Casale Monferrato, pens., abitante in via Genova 180; Pavan Antonio, a. 97, Nichelino, pens., via Piave 13; Chlapasso Costanza, a. 86, Torino, pens. corso E. De Nicola 28: Demartls Domenica in Ridolfi, a. 61, Sassari, pens., corso Traiano 7; Tromba Caterina v. Benussi. a. 95, Rovigno d'Istria, pens., strada Altessano 21 ; Peyron Teresa v. Ceresole, a. 86, Torino, pens., corso Re Umberto 30: Bertola Antonia v. Bernocco, a. 88. Marene, pens., via Piava 59. Deceduti in ospedale: Loslto Domenico, a. 66, Canosa di Puglia, pens., Molinette; Quattrocolo Teresa v. Maffeo, a. 93. Poirino, pens., Cottolengo; Fava Maria, a. 77, Conioio, pens., Molinette; Macario Michele, a. 68, Barge, pens., Cto; Mantovani Ida v. Gardini, a. 63. Portotolle, pens., S. Giovanni Antica Sede: Dalulso Nicola, a. 55, S. Margherita di Savoia, manovale, Cto; Santoro Francesca, a. 70, Minervino Murge, pens., G. Bosco; Druetta Caterian v. Negri, a. 84, Vigone, pens.. corso Casale 56: Burel Spartaco, a 84, pens., G. Bosco; Boffa Franco, a. 41, bastino, Molinette; Sacca Anna v. Origlia, a. 90, Reggio Calabria, pens., Molinette; Lopresti Paolo, a. 46, Tricarico, commerciante, Molinette; Galliano Angela, a. 86, Mombasiglio, casal., Molinette; Rlchlero Mary in Ferrari, a. 37, Susa. casal., Molinette; Malagoll Pietro, a. 70, Novi di Modena, pens., Molinette; Piccirillo Maria Rosa in Selle, a. 58. Casalba. pens.. Molinette; Milano Maria v. Giunipero. a. 82. Lanzo Torinese, pens.. Vecchia Astanteria; Gruden Maria v. Salassa, a. 90. Torino, pens.. Mauriziano; Messe Amedeo, a. 67, Calscibetta, pens., Martini; Burzlo Maria v. Tavella, a. 82, Beinasco, pens., Cto; Castellani Ernesta, a. 72, Sampierdarena, pens., via Millefonti 23 (M.L.); Calò Marco Gabriele, a. 13. Torino, studente, Cto; Sada Bambina Angelina, a. 81, Lainate, religiosa, Cottolengo; Bianco Alfredo, a. 66, Agliano. pens., I.go Po Antonelli 41 pressi fiume Po (M.L); Parollni Anna, a. 92 Busnago. religiosa. Cottolengo; Manetta Domencio, a. 60. Coassolo, pens., Molinette; Adt Erminia v. Bullio, a. 84, Torino, pens., Mauriziano; Berta Margherita v. Arrobbio, a. 81. Torino, pens., Mauriziano; Tessore Natalino, a. 43, Penero, pens.. Molinette; Gentile Michelina v. Giuliani, a. 83, Lavello, pens., Maria Vittoria. Nati 13-Morti 37 E' mancato Ernesto Pagliassotto anni 53 Lo annunciano la moglie Elsa con Laura, il fratello Maurizio con Rita e Donatella. Funerali venerdì 11 gennaio ore 10. Parrocchia Ascensione, via Bonfante 3. — Torino, 8 gennaio 1991. La famiglia Angeleri partecipa al lutto dell'amico Maurizio per la scomparsa del fratello ERNESTO. Giancarlo Macchia con i genitori ricorda commosso il caro zio ERNESTO. E' mancato Raimondo Violini Addolorati lo annunciano: sorella, zii, zie, nipoti, cugini, cugine, parenti tutti. Un particolare ringraziamento al personale medico, paramedico, operativo, dell'Istituto Carlo Alberto per le amorevoli cure prestategli Funerali sabato 12 ore 11,45 da corso Casale 56. Torino, 8 gennaio 1991 - Laura Botta Sancasclanl, a funerali avvenuti, comunica a quanti la conobbero che la sua adorata mamma Maria Berretta ved. Botta e tornata alla Casa del Padre. La cara salma riposa nel cimitero di Due Sture (Al). — Torino, 7 gennaio 1991. « ::::-s;-;:;:;::::;:-:-r-:::::::-::::::.-;:-: ;:::>;:::::3«S«8»k3!SSS presentanti diplomatici significa smontare l'ambasciate lasciando gli italiani residenti laggiù, fra i quali molti religiosi, completamente abbandonati a se stessi». Ma i rappresentanti dell'Use, presenti nella stessa mattinata di ieri a Montecitorio con una delegazione dell'opposizione somala invitata dai Verdi, hanno già dichiarato che l'invio di militari italiani «sarebbe sgradito» e farebbe loro correre «alti rischi». «Non siamo terroristi né sequestratori- ha detto il responsabile degli Esteri del movimento Abdulquaziz Abdullah - siamo in grado noi stessi di difendere gli stranieri dalle bande di saccheggiatori». «Del resto - ha aggiunto - lo abbiamo già fatto permettendo a molti di loro di lasciare la capitale incolumi». Funerali giovedì 10 c.m. ore 15 Pieve di San Sebastiano Po. — San Sebastiano Po, 9 gennaio 1991. Ieri 9 gennaio è mancata all'affetto dei suoi cari DAL MONDO Albania, l'opposizione vuol boicottare il voto VIENNA. Il partito democratico albanese, la maggior forza d'opposizione, potrebbe boicottare le elezioni parlamentari fissate per il 10 febbraio se il regime comunista non acconsentirà a posticipare la consultazione. Lo ha anticipato Petrit Dodbeba, uno dei massimi esponenti del partito. Il presidente Ramiz Alia si è finora rifiutato di concedere un rinvio, dicendo che la crisi economica e politica del paese si fa di giorno in giorno più acuta e che una soluzione potrà essere trovata soltanto dopo «libere elezioni pluralistiche». [Agi] SANTO DOMINGO. Il nunzio apostolico ad Haiti, monsignor Giuseppe Lenza, sarebbe stato aggredito, malmenato e denudato da un gruppo di dimostranti a Port-au-Prince dopo la presa del potere, durata poche ore, da pane dell'ex ministro duvalierista Roger Lafontant. Lo dicono testimonianze pervenute nella capitale della confinante Repubblica dominicana. Non sarebbe chiaro, però, se l'aggressione sia stata perpetrata da seguaci del presidente eletto Jean-Bertrand Aristide per protesta contro l'atteggiamento della Chiesa nei confronti dell'ex salesiano, o se invece si sia trattato di un'azione da parte di sostenitori di Lafontant. Egualmente oggetto di un attacco è stata la sede dell'arcivescovado da parte di dimostranti che volevano aggredire l'arcivescovo monsignor Wolf LiGondo che però sarebbe riuscito a sfuggire all'aggressione. L'attacco contro il nunzio, secondo le informazioni pubblicate dalla stampa di Santo Domingo sarebbe avvenuto lunedì dopo il colpo di Stato compiuto da Lafontant. Anche il segretario del nunzio, monsignor Leonce Calenga sarebbe stato malmenato insieme ad alcune suore. Sia monsignor Lenza che gli altri si sarebbero rifugiati successivamente presso alcuni conoscenti e non avrebbero subito ferite gravi. Secondo fonti di agenzia, il popolo haitiano ha di fatto preso il potere ad Haiti, mentre il presidente eletto Jean-Bertrand Aristide rimane nell'ombra, mantenendo una mobilitazione totale per difendere le conquiste democratiche dopo il fallito colpo di Stato dell'ex ministro duvalierista Lafontant. Gli Usa sbloccheranno i fondi per il Salvador WASHINGTON. Il presidente Bush ha deciso di sbloccare uno stanziamento di 42 milioni di dollari facente parte del pacchetto di aiuti militari destinati al Salvador, a causa del mancato rispetto dei diritti umani da parte dei guerriglieri locali. Il denato tuttavia non sarà utilizzato subito, per via della crisi del Golfo. L'anno scorso il Congresso «congelò» la metà degli stanziamenti per gli aiuti militari al Salvador per incoraggiare il governo del paese centroamericanu a trattare con i guerriglieri del Fronte di liberazione nazionale Farabundo Marti. ii ministro Gianni De Michelis [Agi] La Germania apre agli ebrei sovietici BONN. La Germania consentirà 1' immigrazione di altri cittadini ebrei provenienti dall'Unione Sovietica. La decisione è stata presa all'unanimità dalla conferenza dei primi ministri dei 16 laender, tenutasi ieri a Bonn e si basa sulla legge per gli aiuti umanitari. Non è stata indicata ufficialmente la cifra degli ebrei che potranno entrare in Germania, ma il ministro dell'interno della Renania settentrionale-Westfalia ha parlato di circa 10 mila l'anno. [Ansa] Maria Grazia Bruzzone [Ansa]