Il sindacato copia Bossi per richiamare Cipputi in fuga verso i Lumbard

La Fiom chiede più autonomia La Fiom chiede più autonomia Il sindacato copia Bossi per richiamare Cipputi in fuga verso i lombard Più autonomia... Più Lombardia e meno Roma? Non è tanto e solo un problema geografico. Bisogna abbandonare la logica centralistica e darsi una nuova organizzazione. Non è esclusivamente un problema di base territoriale, ma di rappresentanza. Per esempio? Dobbiamo cominciare, continuare, a pensare che gli impiegati sono con noi, come noi, hanno i nostri problemi. Autocritiche? Finora l'unico modello organizzativo che il sindacato ha espresso è piramidale. Ora serve più un sistema federativo. Come dice la LegaAttenzione, per ora almeno, la Lega e il suo sindacato non propongono niente, ma smontano tutto. Criticano, criticano e questo gli basta per tirar su consensi. In fabbrica come in politica. E, intanto, crescono. Non esageriamo: Al momento c'è soltanto qualche traccia di attività sindacale della Lega. I discorsi sulle pensioni dei lombardi che vanno gestite in Lombardia sono appena slogan e propaganda. Come la storia dei posti di lavoro da riservare ai nostri figli e non ai figli dei terroni. Ma se per trovare operai si assumono gli extracomunitari! Il malcontento per il recente contratto dei metalmeccanici non è slogan. E la Lega lo cavalca... In Valcamonica i leghisti hanno fatto volantinaggio in fabbrica: mesi fa li avrebbero cacciati. Bene. Noi siamo per il dialogo, il confronto. Bisogna fare i conti con loro, ma non sono mica il cancro. Li aspetto al momento di cimentarsi sui problemi veri. SESTO SAN GIOVANNI Ì DAL NOSTRO INVÌATO Contro la Lega, come la Lega. «Più autonomia, meno centralismo, alleanza con altre categorie sociali»: questa volta non è (soltanto) la Lega lombarda a indicarli come obiettivi, ma anche la «Federazione impiegati operai metallurgici». Com'è successo? Metti che un giorno nella sede regionale della Fiom a Sesto, la «Stalingrado d'Italia», arrivino i dati di un'inchiesta tra quella che una volta si chiamava «classe operaia». Metti che quasi la metà dei Cipputi lombardi dica: «Giudico in maniera positiva» la presenza di un nuovo sindacato in fabbrica. Metti che quel nuovo sindacato sia il «Sai» (sindacato autononomista lombardo), il «Sai dell'avvenir», il gruppone di operai-impiegati-artigianipiccoli imprenditori che Umberto Bossi sta mettendo insieme. Metti, insomma, che la Lega lombarda sia entrata - e accettata - in fabbrica. Che fa il sindacato vero, quello che i lumbard chiamano «la triplice»? Come si difende? Non muro contro muro, ma riconoscendo che «qualcosa eli giusto» c'è anche nelle idee dei leghisti. Spiega Giampiero Castano, segretario regionale Fiom, responsabile della ricerca: «Il fenomeno Lega ha il solo pregio di rendere esplicita la fine della pura opposizione amico-nemico». Nel senso? Che la società è cambiata: non ci sono più gli operai contro tutti. Lavoratori e imprenditori, su certi temi, sono dalla stessa parte. Lo pensano i metalmeccanici, lo pensano i cittadini. E voi dirigenti sindacali che fate per stare al passo? Bisogna riformare il sindacato. Avete idea da che parte cominciare? Francesco Cevasco 1990 1991 1990 1991 geom. Giovanni Martini comm. Rodolfo Gay Vicine con amore ed esempio indimenticabile. S. Messa 10-1 ore 18 chiesa succursale Maria Ausiliatrice. 1988 1991 Ricordandoti sempre. 1988 1991 Maria Assunta Ferrarese ved. Primon Ludovico Rossi Vivo è il ricordo nel cuore dei tuoi cari. S. Messa 10 gennaio 1991 ore 18 Duomo di Torino. Sempre ricordata con tanto amore. 1988 1991 Giovanna Ceselin in Grillo 1991 1971 Irene Comoglio Il marito e i suoi cari la ricordano con infinito rimpianto S. messa giovedì 10 gennaio ore 18 santuario S. Teresina. Sei sempre profondamente viva nel cuore delle tue figlie Valeria, Clelia, Ester.

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