Nuovo accordo sul bilancio di Enrico Singer

Nuovo accordo sul bilancio Nuovo accordo sul bilancio Tra Eltsin e Gorbaciov firmata la pace del rublo MOSCA porzione cospicua delle sue risorse. Ma è anche una concessione a Gorbaciov perché il Parlamento russo, dieci giorni fa, aveva deciso di destinare alle casse dell'Unione appena 27 miliardi di rubli. Il capo del Cremlino aveva definito la mossa del Soviet supremo della Russia «un colpo mortale all'economia dell'Urss» ed aveva avviato la trattativa con Boris Eltsin. L'intesa raggiunta ieri dovrebbe consentire al Parlamento centrale — che ha ripreso ieri i suoi lavori — di definire in extremis il bilancio federale. Quando questo scoglio sarà finalmente superato, i deputati affronteranno anche altri temi di grande attualità. Secondo il programma esposto dal presidente del Soviet supremo, Lukianov, dovrebbe essere decisa la data del referendum sulla proprietà della terra proposto da Gorbaciov al Congresso dei deputati prima di Natale e dovrebbe essere varata la lista del nuovo governo centrale. [e. s.] DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Michail Gorbaciov e Boris Eltsin hanno raggiunto un compromesso sulla «guerra dei bilanci» che ha paralizzato finora l'accordo economico tra le 15 Repubbliche dell'Urss per il 1991. Quello annunciato ieri sera, dopo un incontro di quasi tre ore al Cremlino, è l'ennesimo compromesso tra il Presidente dell'Unione e quello della Russia. Nelle ultime settimane altri «accordi» sono poi naufragati in un mare di polemiche, ma questa volta l'intesa sarebbe «definitiva e ragionevole per le due parti», come ha detto uno dei collaboratori di Gorbaciov al termine del colloquio. In base al compromesso, la Repubblica russa dovrebbe fornire al bilancio centrale dello Stato circa la metà dei 132 miliardi di rubli versati per il 1990. E' una riduzione importante che consentirà alla Russia di investire e di gestire direttamente una amento di Vilnius [FOTO AFP] terà di giocare tutte le sue carte perché alla testa del governo ribelle di Vilnius arrivino uomini più diposti al compromesso. Ma la partita non è ancora decisa. Da Helsinki, dove è in corso una riunione tra delegati baltici e scandinavi, il vice presidente della Lettonia, Dainis Ivans, ha detto che la sua Repubblica lo ha autorizzato a formare «un governo in esilio» se il braccio di ferro contro gli indipendentisti decretato da Mosca si trasformasse in scontro aperto. E questo pericolo resta in agguato. Enrico Singer

Persone citate: Boris Eltsin, Eltsin, Gorbaciov, Lukianov, Michail Gorbaciov

Luoghi citati: Helsinki, Lettonia, Mosca, Russia, Urss, Vilnius