L'Urss non vuole rinvìi
L'Urss non vuole rinvìi L'Urss non vuole rinvìi «L'ultimatum resta fisso al 15» Messaggio di Mosca a Saddam MOSCA. Anche l'Unione Sovietica è contraria all'idea che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sposti la data-limite del 15 gennaio per il ritiro iracheno. «Non vi sono ragioni per rivedere i termini di tale ultimatum», ha detto il portavoce del presidente Gorbaciov, Vitaly Ignatenko, incontrando i giornalisti. Rispondendo a una domanda su quali risultati l'Unione Sovietica si aspetti dal vertice, Ignatenko ha affermato che «la dirigenza sovietica è convinta della necessità di fare tutto il possibile per risolvere pacificamente la crisi nel Golfo», ina ha aggiunto che «esistono ormai scarse possibilità di raggiungere una soluzione negoziata, e stanno diminuendo man mano che passa il tempo. L'ultima opportunità è che Saddam Hussein prenda coscienza del pericolo reale che sta correndo» ha detto Ignatenko, che ha concluso l'incontro coi giornalisti precisando che la posizione sovie¬ tica nel Golfo «resta immutata» (un'assicurazione non rituale, dopo le dimissioni di Shevardnadze e i timori che hanno fatto nascere in Occidente). Il presidente Saddam Hussein ha ricevuto ieri un messaggio della leadership sovietica. Lo ha reso noto l'agenzia ufficiale di Baghdad «Ina», senza però precisare chi ne sia il firmatario e quale sia il suo contenuto. Il messaggio, secondo la Ina, è stato consegnato a Saddam dall'ambasciatore sovietico in Iraq durante un incontro al quale ha assistito anche il viceprimo ministro e ministro degli Esteri, Tarek Aziz, che oggi deve incontrarsi a Ginevra con il segretario di Stato americano James Baker. Riguardo a tale incontro, il portavoce di Gorbaciov Ignatenko ha detto a Mosca, nella citata conferenza-stampa, che l'Unione Sovietica ha contribuito attivamente alla sua organizzazione. [Agi-Efe-Ansa]
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