«Europei restate uniti» di E. N.

«Europei restate uniti» «Europei restate uniti» // segretario di Stato a Bonn «La forza? Non è automatica»» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Preoccupato da possibili defezioni dell'ultima ora nel fronte anti iracheno, il segretario di Stato americano Baker rivolge da Bonn un appello pubblico agli europei perché restino uniti. «E' importante che non inviamo segnali divergenti, ma facciamo al contrario tutto quel che è in nostro potere per convincerlo che la comunità internazionale è seria nelle sue intenzioni» ha dichiarato al termine dei colloqui con Genscher e Kohl. Un'allusione anche alle tentazioni tedesche, ai ventilati «piani segreti» messi a punto da Genscher per assicurare un'onorevole via d'uscita a Saddam? Il tono di Baker farebbe pensare di si, anche se il segretario di Stato ha poi smorzato i toni giudicando la comunità internazionale «unita di fronte alla risoluzione dell'Onu». Genscher ha sottolineato l'a¬ desione della diplomazia tedesca alle direttive Cee del 4 gennaio: i Dodici, in quell'occasione, si erano dichiarati disposti a lavorare per una soluzione di tutti i problemi del Medio Oriente se Baghdad accetterà di ritirarsi senza condizioni dal Kuwait. Il ministro degli Esteri tedesco ha tuttavia insistito, al termine dell'incontro con Baker, che «tutto deve essere fatto per conservare la pace», senza precisare se Bonn appoggerebbe eventuali iniziative europee se i colloqui di Ginevra falliranno. Quanto al comportamento americano dopo la scadenza dell'ultimatum del 15 gennaio, Baker è stato vago: «La risoluzione precisa che l'uso della forza è autorizzato. Non richiesto ma autorizzato». E oggi, che dirà ad Aziz? Accoglierà «ogni proposta di pace che non metta in causa la risoluzione Onu». In serata, Kohl e Genscher hanno ricevuto Re Hussein di Giordania. [e. n.]

Persone citate: Aziz, Baker, Kohl, Re Hussein

Luoghi citati: Baghdad, Bonn, Ginevra, Giordania, Kuwait, Medio Oriente