«Salvate il circonflesso» Cinque Nobel insorgono di Enrico Benedetto

«Salvate il circonflesso» Cinque Nobel insorgono «Salvate il circonflesso» Cinque Nobel insorgono PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Anche 5 premi Nobel sono scesi in campo contro la riforma dell'ortografia, pubblicata a inizio dicembre sulla Gazzetta Ufficiale ma non ancora esecutiva. Claude Simon (Letteratura), Maurice Allais (Economia), Louis Neel (Fisica), Francois Jacob e André Wolff (Medicina) hanno sottoscritto nelle ultime ore il battagliero appello Aslaf (Association sauvegarde de la iangue francaise), che giudica le innovazioni una vera barbarie e ne rivendica il boicottaggio. La resa dei conti potrebbe scattare già dopodomani, quando l'Académie si riunirà per discutere ancora una volta su accenti, dieresi, trattini. Nel maggio scorso furono proprio gli «Immortali» ad approvare unanimi la riforma, ma oggi i «pentiti» abbondano nei saloni di Quai Conti. Tra gli altri, Eugène Ione- sco, Claude Lévi-Strauss, Jean d'Ormesson, Alain Peyrefitte, André Frossard, persino la sovietologa Carrère d'Encausse, l'ultima arrivata. C'è chi auspica addirittura il ricorso al voto segreto, sperando d'impallinare il «segretario perpetuo» Dmon, rimal sto fautore della nuova ortografia. Se l'Académie emettesse verdetto negativo, il ministro Jospin (Istruzione), tiepidissimo verso questi cambiamenti, bloccherebbe le circolari che li rendono operativi nelle scuole dal settembre '91. Il presidente Mitterrand già prende le distanze: «Il progetto mi spaventava un po', e ho salvato qualche accento. Bisogna essere prudenti. Ora mi accorgo come fra i detrattori ci sia molta gente simpatica». Queste parole non rallegreranno il premier Rocard, che al nuovo uso del circonflesso aveva già incautamente plaudito. Enrico Benedetto

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